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Le vacanze – per chi ha avuto modo di farle, sono ormai un ricordo. A pochi giorni da settembre, è ora di tornare nei ranghi e riprendere le attività quotidiane interrotte prima della meritata pausa estiva.
Non si è mai fermato dagli impegni lavorativi e sportivi Danilo Goffi, impegnato nell’organizzazione della sua CORRIconDANILO per salutare definitivamente la carriera agonistica. Il prossimo 3 ottobre saranno molti gli amici di lungo corso in arrivo a Nerviano per partecipare a questa festa lunga 8km tra le vie della cittadina che ha visto il maratoneta crescere e muovere i primi passi sulla locale pista di atletica.
Tra loro, Anna Carmela Incerti.
Atleta siciliana che lo scorso anno ha partecipato ai Campionati Europei di Zurigo conquistando il sesto posto individuale in maratona (2:29’58”) e l’oro a squadre, Anna vanta un palmares ricco di successi a livello nazionale e internazionale. Come Danilo, al debutto sui 42km – Firenze 2003, si aggiudica il titolo italiano di specialità in 2:34’40”; oro europeo a Barcellona nel 2010, per la sua correttezza e legalità viene nominata ambasciatrice di sport pulito dalla Federazione Europea di Atletica Leggera. “Vengo volentieri a Nerviano a festeggiare Danilo”, ci racconta l’atleta che a tutt’oggi vanta la quinta miglior prestazione italiana di maratona con un crono di 2:25’32” siglato a Berlino nel 2011; “E’ un gran burlone, si presta alla grande per nomignoli vari; mi son sempre divertita ad affibbiargliene diversi, aggiornandoli regolarmente. Uno dei tanti è Mutolo. In tutta onestà, non so cosa significasse veramente: un po’ mi ricordava un possibile ottavo nano; un po’ per la scritta a caratteri cubitali di una delle magliette che indossava spesso in altura; un po’ per assonanza con la Mutola, non esile ottocentista sudafricana, lui che invece è così secco! Un domani mi piacerebbe averlo come lepre; anche perché finora è sempre stato lui a starmi dietro nelle serate dopo gara!”
Le fa da eco il marito Stefano Scaini: “Danilo è un grande: forse non somiglia molto a Brad Pitt, ma quanto a simpatia non lo batte nessuno, è il numero uno! Battute a parte, per me che ho qualche anno in meno è stato un esempio importante di atleta che spesso e volentieri ho preso come punto di riferimento: ha una capacità atletica che non è da tutti ed é uno stimolo per dare sempre il massimo.”
Purtroppo l’atleta friulano classe 1983 non sarà a Nerviano poiché impegnato ai Campionati Italiani di Mezza Maratona in programma proprio il primo fine settimana di ottobre a Telese Terme dove difenderà i colori del G.S. Alpi Apuane. Atleta eclettico, Stefano si è distinto fin nelle categorie giovanili in varie specialità, dalla pista alla strada passando per la montagna e la corsa campestre. Nel 2000, da Allievo, ha conquistato il Campaccio a San Giorgio su Legnano, aggiudicandosi poi il bronzo ai Campionati Europei Juniores di Thun, Svizzera, l’anno successivo; nella medesima categoria è stata la corsa in montagna a dargli le maggiori soddisfazioni: oro individuale ai Campionati Mondiali ad Innsbruck, Austria, nel 2001 bissato l’anno successivo ad Arta Terme, Italia. Molti i titoli italiani conquistati in varie discipline, e numerosi i podi europei, soprattutto nella corsa campestre. Rigoroso e corretto, è stato il primo atleta ad aver firmato il “contratto etico dello sport” proposto dall’Associazione Bavisela nel luglio del 2013.
Oltre a loro, Nerviano ospiterà un’altra coppia nella vita e nello sport da anni amica del portacolori del biancorosso Monza Marathon Team: quella formata da Deborah Toniolo e Giovanni Ruggiero.
“Danilo è buffo e un po’ scombinato – come talvolta lo sono anch’io; ogni tanto parla così velocemente che si fatica a comprenderlo; ma, sicuramente, mette tanta, tanta allegria: fa stare bene!”. Le parole a caldo di Deborah Toniolo, specialista della maratona. “Con lui è praticamente impossibile non sentirsi a proprio agio. Ricordo il primissimo raduno insieme nell’estate del 2006 in preparazione degli Europei di Goteborg, quando proprio Danilo fu considerato una specie di salvatore della patria: grazie al suo undicesimo posto, con la vittoria di Baldini, siamo riusciti a conquistare la Coppa Europa sia al maschile che al femminile. Era il mio primo Campionato Europeo, e non c’era ancora molta confidenza né con lui, né con Stefano che, a quel tempo, avevano già vinto medaglie importanti; ma, complici la simpatia e la semplicità di Danilo, non c’è voluto molto sia per me che per Anna, (Incerti, altra new entry del gruppo, ndr) a dare inizio ad un bel rapporto di amicizia che tutt’oggi ci unisce. Ricordo poi volentieri un raduno in Namibia, durante il quale Danilo cantava serenate a me e ad Anna; o quando riusciva a mangiare un intero "seefoodplatt", il nostro piatto preferito a base di pesce: delizioso, ma consigliato per minimo due persone; lui era l'unico a riuscire a mangiarlo da solo, con tanto di applausi a fine cena!”
La bionda azzurra di Schio, che lo scorso anno a Zurigo ha conquistato l’oro a squadre in maratona, è un fiume in piena di ricordi. E la maratona è il filo conduttore tra lei e Danilo; quella maratona alla quale l’atleta della Forestale è arrivata in modo curioso: è il 2003 quando vince un viaggio premio a New York alla Fiera del Fitness; e nella Grande Mela corre i suoi primi 42km chiudendo 19.a assoluta in un tranquillo 2:45’08”. L’anno seguente, l’esordio più che positivo sulla distanza: terza a Milano con un promettente 2:34’24” che migliora poi due anni dopo ai già ricordati Campionati Europei di Goteborg – è la migliore delle azzurre,
settima assoluta in 2:31’31”. Vanta un personale di 2:28’31” siglato a Vittorio Veneto nel 2006; “e chissà che non possa migliorarlo con una lepre di qualità. Per il momento a Danilo, che stimo molto per i risultati ottenuti, faccio un grosso in bocca al lupo per la nuova vita che lo attende; ma a buon intenditore…”
Prende a fatica la parola Giovanni Ruggiero, atleta sorrentino che vanta un personale di 2:09’53” in maratona siglato a Napoli nel 2001 quando è salito sul gradino più alto del podio; anche per lui, molti i ricordi dei momenti vissuti con Danilo. “In ambito sportivo Danilo non ha mai avuto paura di niente, conscio del fatto che il lavoro paga sempre, tanto che i risultati, con le debite proporzioni, si sono visti anche in questi ultimi anni di attività quando, pur non facendo più il professionista a tempo pieno, ha comunque raccolto ottimi risultati.”
Un aneddoto buffo da condividere coi tifosi? “Come dicevo, Danilo nello sport non teme nulla; al di fuori della corsa, ha il terrore dell’acqua, quindi… Campionati Mondiali di Siviglia, anno 1999: il giorno dopo la vittoria dell’oro a squadre eravamo tutti nella piscina del nostro hotel a festeggiare con abbondante cerveza. Io so che Danilo non sa nuotare e, d’accordo con Silvano Ciotti, il terapista che ci seguiva all’epoca, lo butto in acqua: Danilo si sbraccia, urla, strepita e noi a morire dalle risate…tutto ciò accadeva in un metro di acqua, e lui era talmente panicato da non accorgersi nemmeno che toccava!”
Ma ci sono anche molti altri ricordi sportivi che i due maratoneti hanno condiviso: raduni con la nazionale, Campionati Italiani, Europei e Mondiali, e maratone corse a staffetta a favore di onlus – la SuisseGas Milano Marathon per Medici con l’Africa CUAMM prima, e per la Fondazione Theodora Onlus poi. Ma è forse la maratona dei Campionati Europei di Budapest 1998 quella che rimarrà sempre impressa nella mente e nel cuore degli sportivi: quella della tripletta individuale azzurra Baldini-Goffi-Modica che, grazie al prezioso settimo posto proprio di Ruggiero, ha centrato anche l’oro a squadre; quella che, a tutt’oggi, nessuna nazione ha saputo ancora eguagliare.