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21 Nov, 2017
Joy Club 6060, il viaggio di Daniele Cesconetto, ha raggiunto la Maratona numero 29 su tapis roulant, in altrettanti giorni, dall'8 gennaio scorso, per raccogliere fondi per la Via di Natale ONLUS di Aviano (PN).
La strada per arrivare alla numero 60, mercoledì 8 marzo, è ancora lunga 31 volte la distanza della Maratona, 42 km e 195 metri. E domani, 06 febbraio, è previsto il giro di boa del percorso.
Daniele ha percorso 1.223 chilometri e 655 metri complessivi e ha concluso ogni Maratona sempre entro le 7 ore di tempo, assegnate dal Guinness World Record per completare le prove giornaliere e tentare così di fissare il record di questa specialità di corsa.
La media di tempo impiegato per concludere la Maratona su tapis roulant è di 4 ore e 33 minuti, le ultime tre concluse tutte in 4 ore e 32 minuti.
Verso Lisbona a bordo tapis
Dopo ogni Maratona, Daniele pubblica sulla sua pagina Facebook (@DanieleCescoCesconetto) alcune foto della giornata di corsa, un pensiero dei pazienti del CRO di Aviano, raccolti nel libro "Continueranno a fiorire stagioni", e calcola sulla cartina geografica l'ideale meta raggiunta, chilometro dopo chilometro, nell'ipotetico tragitto tra il Joy Club di San Vendemiano e Lisbona. Dopo la Maratona di oggi, Joy Club 6060 è arrivato in Catalogna, nei dintorni di Barcellona.
Compagni di viaggio
Tanti piedi continuano a incrociarsi con quelli dell'ultramaratoneta trevigiano, anche solo per un saluto e un incoraggiamento, come ha voluto fare il mitico il ciclista Marzio Bruseghin, terzo al Giro d'Italia del 2008 con la Lampre e sette volte con la maglia azzurra ai Mondiali (comprese le edizioni vinte da Paolo Bettini nel 2006 e nel 2007) oltre alle Olimpiadi di Pechino 2008, sia nella prova in linea che in quella a cronometro.
Ci sono stati Nicola Zamuner, campione del mondo di canoa, e Nicola Giovannelli, punto di riferimento dello skyrunning e ricercatore in Scienze Motorie, presso l'Università di Udine. Poi l'olimpionico sui 3.000 siepi a Rio2016 Abdullah Boumussa e lo specialista di mezzo fondo Fabio Bernardi.
E anche Gianni Bertoli e Giulio Borean, maratoneti ottantenni, senza alcuna voglia di smettere.
C'è stato Fabio Bolzan, triatleta per passione, che ha raccontato come è nata la specialità del Triathlon a Kona nelle Isole Hawaii nel 1977, curiosamente stesso anno di nascita di Daniele e della fondazione della Via di Natale. Con lui ha corso Marilisa Peruch, che salita sul tapis roulant per la prima volta all'esordio di Joy Club 6060 e ogni settimana adesso corre almeno una mezz'ora.
E Morena Dal Pos, campionessa italiana di Maratona nella categoria Master, capace di correre la distanza regina dell'Atletica Leggera al di sotto delle 3 ore, grazie anche al bellissimo stile di corsa che esprime, che ha stupito che stava seguendo la Maratona a bordo tapis.
Angela Sanson che pratica pilates, sala pesi, corsa e fa lunghe passeggiate. E ha 86 anni.
Da Monaco di Baviera per Joy Club 6060 e ritorno
E un pezzettino di Germania è arrivato sulla strada di Joy Club 6060.Barbara Salamon è originaria di San Polo di Piave e vive a Monaco di Baviera da 11 anni. Ha saputo del viaggio di Daniele dai colleghi e dai media locali e ha contattato il fratello Riccardo, che vive a Cordignano.Barbara venerdì sera, finito il lavoro, ha preso la macchina ed è ritornata in Italia. Sabato Barbara e Riccardo hanno corso insieme a Daniele. Poi, Barbara che corre due Maratone all'anno e sogna di partecipare a quella di Stoccolma, ha ripreso la macchina ed è tornata dalla famiglia a Monaco. "Quello che sta realizzando Daniele è già un record, che dovrebbe essere raccontato ovunque, è un'impresa sportiva pazzesca, ma è la finalità benefica che mi ha convinto a guidare così tanto in 24 ore per correre mezz'ora con lui."
La dieta di Daniele
Molta è la curiosità attorno alla dieta che Daniele sta seguendo durante Joy Club 6060. E lui con naturalezza ammette la passione per i dolci, di solito non consigliati negli sforzi di endurance. "Non ho variato molto la mia dieta né prima né ora durante Joy Club 6060 - dice Daniele - preferisco i primi piatti, pasta e pizza, soprattutto. E dolci a volontà, di cui sino ghiotto, purtroppo. Non mangio molta carne, questo in generale nei miei normali regimi alimentari. Bevo moltissima acqua durante tutto il giorno e durante le Maratone tre litri come minimo. E in generale non tocco alcolici."
Il vero traguardo non è quello sportivo
L'obiettivo reale di Joy Club 6060 non è il record, ma raccogliere fondi per le attività dell'Associazione Via di Natale ONLUS, che assiste i malati in cura presso il Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano (Pordenone) e i loro familiari.
Questo è il traguardo reale, se il record arriverà sarà una soddisfazione sportiva in più.
La Via di Natale
L’Associazione via di Natale ONLUS opera nei seguenti ambiti: Assistenza con una presenza sanitaria qualificata per le cure palliative caratterizza Hospice Via di Natale. Ospitalità dei pazienti che sono seguiti dal punto vista sanitario al Centro Riferimento Oncologico o ai familiari dei pazienti ricoverati. Formazione degli operatori palliativisti, gestione dei tirocini e/o stage. Ricerca con l’erogazione di borse di studio per medici dell’Istituto Mario Negri di Milano. Gruppo A.M.A. "aver cura della famiglia che cura". Divulgazione della cultura delle cure palliative, della prevenzione e promozione della salute attraverso le conferenze, gli incontri con la cittadinanza.