Ieri a New York è stato stabilito il nuovo record di atleti classificati con 51.250, di questi gli italiani al traguardo sono stati 2708. (guarda l'intero file excel con tutti i parziali)
Tra gli azzurri, i migliori uomini sono stati Giovanni Gualdi (2h22'10"), Bernard Dematteis (2h27'46"), Carlo Agostinetto (2h34'40") che vive negli USA, Martin Dematteis (2h37'57") e Piergiorgio Conti (2h38'39").
Tra le donne, le prime italiane sono state Nadia Tade (3h08'12"), Rita Mascitti (3h15'06") e Alessandra Magosso (3h15'38").
Tra gli italiani ve ne sono alcuni che hanno ottenuto favolosi piazzamenti nelle rispettive categorie, ad esempio Giovanni Gualdi è primo nella categoria 35-39, Piergiorgio Conti ha vinto la categoria 45-49 davanti ad Hermann Achmueller (2h39'26"), terzo Fabio D'Atanasio in 2h41'01". Nella categoria 60-64 bella prova per la triade azzurra composta da Leandro Sgro giunto 6° in 3h07'03", Adriano Algeri giunto 7° in 3h09'36" e Fulvio Micheli giunto 8° in 3h10'40".
Nella categoria 70-74 fantastica prestazione per Sergio Bartolini che è giunto 3° in 3h39'12" mentre il meno giovane tra gli italiani al traguardo è stato il 79enne bresciano Vito Vento in 6h26'45".
Tra le donne, da segnalare il 4° posto di categoria 70-74 per la 70enne Eugenia Del Barba con un notevole 4h43'19" e il 2° posto per la savonese Porzia Gattullo nella cat. 75-79 in 5h31'03".
Risulta 2^ di categoria 80-89 la romana Malvina Filomena Pozzi con il tempo di 6h38'20", nutriamo seri dubbi sulla regolarità della sua prova, infatti non è stata rilevata da tutti i tappeti ad esclusione di quello posto al 5° chilometro dove è transitata dopo 1h04'04", probabilmente non ha resistito ed ha tagliato il traguardo per avere la medaglia, non immaginando che sarebbe finita in classifica addirittura come seconda di categoria.
Tra i personaggi conosciuti ricordiamo il ritiro di Maurizio Enzo Lupi che dopo aver portato a termine diverse edizioni della NYCM, ha dovuto arrendersi verso il 18° miglio.
Non risulta nemmeno partito il vocalist di Radio 105 Max Brigante, mentre l'ex Iena Mauro Casciari ha chiuso in 4h48'19"; il migliore tra i personaggi conosciuti è stato l'ex giocatore del Milan Massimo Ambrosini che ha chiuso una gara molto regolare in 3h40'57" (passaggio alla mezza in 1h49'03").
Da segnalare l'eccezionale regolarità di alcuni italiani, in due hanno corso la prima mezza nello stesso tempo della seconda, i loro nome sono il brindisino Fabio Ducoli (3h13'18" finale e 1h36'39" alla mezza) e l'anconetano Luciano Angelini (3h52'12" finale e 1h47'36" alla mezza).
Altri due atlete hanno "sbagliato" il tempo tra le due mezze di 1 solo secondo, i loro nomi sono quelli della brianzola Laura Michelucci (4h09'47" finale e 2h04'53" alla mezza) e della trevigiana Manuela Pezzutto (4h45'25" finale e 2h22'42" alla mezza).
Tra i "negative split" (seconda mezza più veloce della prima il migliore è stato Marco Zambon, il 50enne bolognese ha coperto la prima mezza in 2h39'52" e la seconda in 2h18'29" con delta negativo di ben 21'23".
Tra i "positive split", in sintesi lo scoppio più eclatante tra coloro che hanno portato a termine la gara, da segnalare quello del potentino Vincenzo Esposito che dopo esser passato in 1h50'07" alla mezza e in 3h20'24" al 35°, ha fatto una lunghissima pausa (oltre 3 ore) per poi ripartire e transitare stoicamente al 40° in 6h21'29" e chiudendo in 6h50'30".
E' con la fantastica prova di caparbietà di Vincenzo Esposito che vogliamo chiudere questo pezzo senza andare a elencare i nomi dei podisti sui quali nutriamo dubbi a proposito della loro prestazione, rispetto agli anni scorsi il loro numero è calato drasticamente limitandosi a pochissime unità e senza casi clamorosi, almeno per quest'anno mi eviterò la querela.

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