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Dal mondo

Calcutta (IND) - Tata Steel Kolkata 25k

17 Dicembre, 2017 Pasquale Venditti - Redazione Podisti.Net
Il favorito della vigilia l’etiope Kenenisa Bekele ha vinto a Calcutta in India la “Tata Steel Kolkata 25k” con il nuovo record del percorso di 1h13’49”, ad una media di 2’57”16 al km, Bekele oltre ad essere il Primatista mondiale dei 5.000 e 10.000 mt vanta…
Battocletti Alfierii foto Roberto Mandelli

Triangolare Europa, GBR e USA di cross: convocati Battocletti e Alfieri

14 Dicembre, 2017 Pasquale Venditti - Redazione Podisti.Net
Dopo la disputa a Samorin in Slovacchia dei Campionati Europei di corsa campestre i due giovani mezzofondisti azzurri, nati nel 2000 e appartenenti alla categoria Allievi, Nadia Battocletti (Atletica Valli di Non e Sole) e Luca Alfieri (PBM Bovisio Masciago)…
Si ferma a 101 anni (102 ad aprile) la corsa di Fauja Singh, prodigioso indiano riconosciuto da tutti per il turbante e la barba bianca, protagonista in diverse maratone negli ultimi anni. Domenica scorsa, infatti, Singh, dopo aver partecipato e concluso in 1h32:29 la 10 km di Hong Kong, a margine dell’omonima maratona, ha annunciato di voler smettere di gareggiare. "E’ uno dei giorni più felici della mia vita", ha dichiarato l’anziano uomo al traguardo, dove è giunto sventolando la bandiera di Hong Kong; ad accompagnarlo sul percorso un centinaio di fans che si sono definiti ironicamente ‘Sikhs in the City’. Fauja ha comunicato che comunque continuerà a correre per 15 km al giorno, per mantenere il suo stato di salute (sta benissimo e pesa 52 km!) e raccogliere fondi per alcune associazioni benefiche (notevoli le somme raccolte e donate durante le sue performances).  
Incredibile la storia di quest’uomo, agricoltore per tutta la vita, divenuto maratoneta a 89 anni, dopo la morte della moglie e di un figlio; trasferitosi a Londra da un altro figliolo ha cominciato a correre per dimenticare e per scaricare la rabbia. Ben presto si è scoperto maratoneta e ha partecipato a quella di Londra (2000) concludendola in 6 ore e 54 minuti. Poi, ancora Londra, per altre 3 volte, e nel 2003 si migliora di 52 minuti; di lì a Toronto dove stabilisce il pb in 5h40. Decide così di andare a New York, ma è una delusione: mal visto dal pubblico per via del turbante, quasi fosse un arabo (la ferita dell’ attentato alle Torri Gemelle è ancora troppo aperta…) e sofferente per una ferita ad un piede, riesce comunque a concludere la gara (7h35). Nove le maratone concluse dall’uomo, soprannominato “Turbaned Tornado”,  per via del tipico copricapo indossato, con l’ultima corsa da centenario nel 2011, ancora a Toronto, in 8h11:06. Da aggiungere, infine, che Fauja, da bambino, aveva cominciato a camminare solo a dieci anni a causa di una malattia che lo portava a non avere forza nei muscoli e a non riuscire a stare dritto.
Purtroppo, però, le imprese di Singh non potranno essere registrate nel Guinness dei primati, perché l’uomo non è in possesso di certificato anagrafico che attesti l’esatta data di nascita: “Non sono nel Guinness, ma io so quanti anno ho vissuto”, il commento dell’uomo.

 
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