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Dal mondo

Calcutta (IND) - Tata Steel Kolkata 25k

17 Dicembre, 2017 Pasquale Venditti - Redazione Podisti.Net
Il favorito della vigilia l’etiope Kenenisa Bekele ha vinto a Calcutta in India la “Tata Steel Kolkata 25k” con il nuovo record del percorso di 1h13’49”, ad una media di 2’57”16 al km, Bekele oltre ad essere il Primatista mondiale dei 5.000 e 10.000 mt vanta…
Battocletti Alfierii foto Roberto Mandelli

Triangolare Europa, GBR e USA di cross: convocati Battocletti e Alfieri

14 Dicembre, 2017 Pasquale Venditti - Redazione Podisti.Net
Dopo la disputa a Samorin in Slovacchia dei Campionati Europei di corsa campestre i due giovani mezzofondisti azzurri, nati nel 2000 e appartenenti alla categoria Allievi, Nadia Battocletti (Atletica Valli di Non e Sole) e Luca Alfieri (PBM Bovisio Masciago)…

Zurigo Diamond League 2015

Prima delle due finali di Diamond League, ieri sera a Zurigo, sulla mitica pista del Letzigrund: forse troppo vicino ai Mondiali di Pechino, il Weltklasse non ha offerto i soliti risultati e primati, nonostante la spettacolare atmosfera di 30.000 lumini accesi, uno per spettatore presente.

Partiamo dal lungo femminile: il bronzo di Pechino, la serba Ivana Spanovic vince con 7,02 all’ultimo salto, record nazionale migliorato di un centimetro rispetto alla misura realizzata, per due volte, nella finale mondiale, e quarta misura stagionale. Prima nella Diamond Race è però la statunitense Tianna Bartoletta-Madison, seconda con 6,97.

Nuova sconfitta per Genzebe Dibaba superata, come a Pechino, dalla connazionale etiope Almaz Ayana che vince i 3000 in 8:22.34, record del meeting e secondo tempo dell'anno (8:22.22 della stessa Ayana). Dibaba è seconda in 8:26.54, sulla terza etiope Teferi (8.34.32), al pb. Questi i passaggi: 2:50 al 1° km, 5:53 ai 2000. Genzene Dibaba vince comunque la Diamond Race.

Si conferma Asbel Kiprop, il keniano tre volte campione del mondo dei 1500 metri, rimonta tutti gli avversari, compreso il fuggitivo norvegese Ingebrigtsen (poi finito sesto in 3:37.37), e si impone in 3:35.79 sui keniani Elijah Motonei Manangoi (3:36.01) e Robert Kiptoo Biwott (3:36.04), conquistando anche la Diamond Race.

Sorprese, rispetto alla finale dei Mondiali di Pechino, nella gara dei 400 metri uomini: vince LaShawn Merritt in 44.18 sul grenadino Kirani James (44.28) e sul campione mondiale, il sudafricano Van Niekerk, solo terzo in 44.35. Kirani James vince la Diamond Race (come nel 2011) davanti a LaShawn Merritt.

Troppo forte la giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce che domina i 100 metri in 10.93 (-1,4), conquistando la Diamond Race. Seconda la nigeriana Blessing Okagbare (10.98), terza la statunitense Bowie in 11.06. Nella serie B vince l’altra giamaicana, argento mondiale sui 200, Elaine Thompson in 11.06 (+0.1).

Il panamense Alonso Edward vince i 200 in 20.03 (0.4) e, al contempo si afferma nella Diamond Race (secondo successo consecutivo) ai danni del sudafricano Anaso Jobodwana, terzo, come ai mondiali, in 20.24. Secondo è il giamaicano Rasheed Dwyer in 20.20.

Come da pronostico, la ceka campionessa del mondo Zuzana Hejnova vince i 400 hs donne in 54.47 aggiudicandosi anche la Diamond Race, sulla danese Sara Petersen (54.57) e sulla statunitense Georganne Moline (54.89). Quinta il bronzo di Pechino, la statunitense Cassandra Tate in 55.50.

Sui 3000 siepi uomini vince il keniano Paul Kipsiele Koech in 8:10.24, la la Diamond Race è tutta del connazionale Jairus Birech, secondo in 8:15.64, al secondo successo di fila. Terzo lo statunitense Evan Jager in 8:18.39.

Successo odierno e tris di vitttorie nella Diamond Race per la keniana Eunice Sum sugli 800m: in rimonta s’impone in 1:59.14 sulla britannica Lynseu Sharp (1:59.37) e sulla tedesca Fabienne Kohlmann (1:59.68). Quinta campionessa del mondo, la bielorussa Marina Arzamasova in 2:00.69.

Ripete il trionfo di Pechino il russo Sergey Shubenkov che vince i 110hs in 13.14 (0.4), solo terzo però nella Diamond Race appannaggio dello statunitense David Oliver, già vincitore nel 2010 e nel 2013, stasera secondo in 13.30, stesso tempo del cubano Orlando Ortega, superato anche nella “generale”.

Gara non valida per la Diamond League, ma parziale delusione dal keniano, primatista mondiale degli 800 e oro di Pechino David Rudisha, che chiude solo in quarta posizione in 1:45.91 alle spalle del polacco Adam Kszczot, vincitore in 1:45.55, dell’algerino Taoufik Makhloufi (1:45.62) e dell'etiope Mohammed Aman (1:45.62).

Altra gara non valida per la Diamond League, i 400hs maschili, dove il campione d'Europa, lo svizzero Kariem Hussein ha vinto in 49.16 sull’estone Rasmus Magi (49.37) e sull’irlandese Thomas Barr (49.79).

Nel disco maschile vince il polacco (bronzo mondiale) Robert Urbanek con 65,78 sul connazionale (campione mondiale) iridato Piotr Malachowski (65,04), che si aggiudica (bissando il successo del 2014) anche la Diamond Race per soli due punti proprio su Urbanek. Terzo il tedesco Gerd Kanter con 64.38.

L’iridata tedesca Christina Schwanitz, già prima da tempo nella Diamond Race, vince il peso donne con 19,91 sulla statunitense, bronzo a Pechino, Michelle Carter (19,12) e sulla magiara Anita Marton (18.42).

Deludente a Pechino, la ceka Barbora Spotakova - primatista mondiale - vince la gara di giavellotto in 64.31 e, per la quarta volta in sei anni, la Diamond Race. Seconda la canadese Elizabeth Gleadle (62.70), terza la tedesca Kathrina Molitor (62.43).

Il britannico Greg Rutherford, già impostosi nella Diamond Race, al quinto salto raggiunge quota 8.32 pareggiando e superando (in virtù del secondo miglior salto) lo statunitense Marquis Dendy. Terzo l'australiano Fabrice Lapierre con 8,27, quarto lo statunitense Jeff Henderson con 8,22.

La gara odierna dell’asta femminile decide la Diamond Race di specialità: vince la greca Nokoleta Kiriakoupoulou con 4,77 al primo salto, sulla brasiliana Fabiana Murer e sull’iridata cubana Yarisley Silva, entrambe a 4,72.

L'asta maschile, prologo del giorno prima e non valida per la Diamond League, disputata all'interno della stazione ferroviaria di Zurigo, registra il successo del campione del mondo Shawn Barber con 5,92 (nuovo record canadese indoor).

Chiusura con le due gare dove erano presenti atleti italiani.

Quinto posto per Gianmarco Tamberi nel salto in alto con la “normale” quota di 2,23, stessa misura del quarto classificato, l'ucraino Andriy Protsenko. Successo per il qatarino Mutaz Essa Barshim con 2,32 – che si aggiudica anche la Diamond Race) sull'ucraino Bohdan Bondarenko (2,30) e sul cinese Zhang Guowei (sempre 2,30).

Quinto posto anche per la staffetta 4x100 femminile: Giulia Riva, Irene Siragusa, Anna Bongiorni e Gloria Hooper hanno corso in 43.78, terza prestazione stagionale italiana. Vittoria scontata per la Giamaica (Shelly-Ann Fraser-Pryce, Simpson, Morrison e Thompson) in 41.60, record del meeting e della Diamond League, sugli USA (41.83), Trinidad & Tobago (42.94) e sulla Svizzera (43.10).

Cerimonia di chiusura con spettacolari fuochi pirotecnici.

La Diamond League 2015 chiude l'11 settembre con la seconda finale in programma a Bruxelles.

I vincitori delle Diamond Races

Uomini

200: Alonso Edward (PAN)
400: Kirani James (GRN)
1500: Asbel Kiprop (KEN)
3000 siepi: Jairus Birech (KEN)
110 hs: David Oliver (USA)
Alto: Mutaz Essa Barshim (QAT)
Lungo: Greg Rutherford (GBR)
Disco: Piotr Malachowski (POL)

Donne

100: Shelly-Ann Fraser-Pryce (JAM)
800: Eunice Sum (KEN)
5000: Genzebe Dibaba (ETH)
400 hs: Zuzana Hejnova (CZE)
Asta: Nikoleta Kiriakoupoulou (GRE)
Lungo: Tianna Bartoletta-Madison (USA)
Peso: Christina Schwanitz (GER)
Giavellotto: Barbora Spotakova (CZE)

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