Dal mondo
Calcutta (IND) - Tata Steel Kolkata 25k
Triangolare Europa, GBR e USA di cross: convocati Battocletti e Alfieri
-
Honolulu (USA) - 45^ Honolulu Marathon
11 Dic, 2017 -
Samorin (SVK) - 24^ Campionati Europei di Cross
10 Dic, 2017 -
Macao (MAC) - 36^ Macao Marathon
03 Dic, 2017 -
Fukuoka (JPN) - 71^ Fukuoka International Marathon
03 Dic, 2017 -
Ginevra (SUI) - 40^ Course de L’Escalade
02 Dic, 2017 -
The Big Half: sfida tra Mo Farah e Callum Hawkins
21 Nov, 2017 -
Valencia (ESP) - 37^ Maraton Valencia
20 Nov, 2017 -
Fuerteventura, 60 km di tenacia
14 Nov, 2017 -
Shanghai (CHN) - 22^ Shanghai International Marathon
14 Nov, 2017 -
Francoforte (GER) - 36^ Frankfurt Marathon
29 Ott, 2017 -
Maratona di Venezia 2017, tutto è un dolce ricordo.
27 Ott, 2017 -
Budapest (HU) – 32^ Budapest Marathon
17 Ott, 2017
Ecco un breve testo che dedichiamo volentieri a tutti i nostri lettori, siano essi cattolici osservanti, cristiani, atei o professanti altre religioni. Si tratta di un estratto della Prima lettera di San Paolo ai cittadini di Corinto. Questo brano è stato inserito domenica scorsa come seconda lettura nella Messa secondo il rito ambrosiano. Era la funzione d’inizio Quaresima, forse anche questo vorrà dire qualcosa.
Prima della trascrizione facciamo una breve premessa, per contestualizzare questo richiamo dell’apostolo. A partire dal 582 a.C., con cadenza biennale, nella dinamica cittadina si svolgevano i giochi istimici, così denominati in quanto si disputavano nell’istmo di Corinto e che per importanza erano secondi solo a quelli olimpici.
Il programma prevedeva gare di corsa, ginniche ed ippiche, insieme a delle “regate”. Per ospitare le competizioni era stato costruito uno stadio con tanto di pista della lunghezza di circa 180 metri. Forse un po’ troppo corta per gli antenati di Pietro Mennea, famoso per i suoi finali ;-). Una corona di pino veniva consegnata al vincitore, da qui il richiamo al fatto che tale premio, trascorso un certo tempo, appassisca.
Quindi attorno al 54 d.C. San Paolo scrive la sua lettera, dove sono trasmessi numerosi messaggi tra cui questo. Sfruttando la conoscenza dei cittadini per i giochi, il santo illustra anche le regole del buon cristiano sportivo. Ecco il testo per vostra lettura e riflessione.
“Fratelli, non sapete che coloro i quali corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Però ogni atleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per conquistare una corona che appassisce, noi invece una che dura per sempre. Io dunque corro, ma non come chi è senza meta; faccio pugilato, ma non come chi batte l’aria; anzi tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non succeda che, dopo aver predicato agli altri, io stesso venga squalificato”.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.