Gran bella gara sui 10000 metri degli Europei di Amsterdam per Veronica Inglese che chiude al sesto posto con il personale migliorato di quasi cinque secondi.

31:37.43 il crono della 25enne barlettana, in una gara dominata dalla 19enne naturalizzata turca di origine keniana Yasemin Can (Vivien Jemutai il suo “vero” nome) che conclude in 31:12.86, miglior prestazione europea Under 23, in testa – solitaria – dal 5° giro, quando con un mille in 3:02, ha staccato le avversarie.

Argento per la portoghese Dulce Felix in 31:19.03 e bronzo per la norvegese Karoline Grovdal in 31:23.45, entrambe al primato personale. Quarta l’irlandese Fionnuala Britton McCormack in 31:30.74, sulla britannica Jo Pavey, quinta in 31:34.61.

La nostra Veronica è passata al 5000 in 15:42 (15:30 il passaggio della vincitrice), ancora nel gruppo delle inseguitrici, ma sotto l’azione delle portoghesi Moreira e Dulce è stata costretta a staccarsi, riducendo il ritmo.

Insieme alla britannica Pavey, ha ridotto nel finale il distacco dalle prime, ma è stata costretta a subire la rimonta della stessa Pavey, chiudendo, come detto, sesta.

Ritirata la portoghese Sara Moreira.

La nostra rappresentante, che tornerà in gara già domenica mattina nella mezza maratona, ha così commentato la sua prova: “E' stata una gara strana, siamo partite molto forte, ma io non volevo farmi scappare troppo le altre. Ad un certo punto ho provato a rifiatare, per recuperare i continui strappi che hanno spezzato il ritmo di gara, e ripartire negli ultimi sette giri. Pensavo proprio di prendere quelle davanti, ma la fatica si è fatta sentire.Sono contenta perché fare il personale in Nazionale, vuol dire aver fatto il meglio nel momento che conta. Questo non è un meeting, siamo ad un campionato europeo, il mio primo campionato europeo assoluto. Domenica mi attende la mezza maratona e diciamo che oggi è stato un po' come fare una specie di qualificazione per i 21 chilometri. Questa gara intanto mi ha lasciato una preziosa esperienza in più. Occhi aperti, ma come sempre sono pronta a buttarmi". Infine, ha salutato chi l’ha accompagnata in questa fantastica avventura, i genitori e il compagno di allenamenti Sabino (Gadaleta, nda).