Dal mondo
Calcutta (IND) - Tata Steel Kolkata 25k
Triangolare Europa, GBR e USA di cross: convocati Battocletti e Alfieri
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Honolulu (USA) - 45^ Honolulu Marathon
11 Dic, 2017 -
Samorin (SVK) - 24^ Campionati Europei di Cross
10 Dic, 2017 -
Macao (MAC) - 36^ Macao Marathon
03 Dic, 2017 -
Fukuoka (JPN) - 71^ Fukuoka International Marathon
03 Dic, 2017 -
Ginevra (SUI) - 40^ Course de L’Escalade
02 Dic, 2017 -
The Big Half: sfida tra Mo Farah e Callum Hawkins
21 Nov, 2017 -
Valencia (ESP) - 37^ Maraton Valencia
20 Nov, 2017 -
Fuerteventura, 60 km di tenacia
14 Nov, 2017 -
Shanghai (CHN) - 22^ Shanghai International Marathon
14 Nov, 2017 -
Francoforte (GER) - 36^ Frankfurt Marathon
29 Ott, 2017 -
Maratona di Venezia 2017, tutto è un dolce ricordo.
27 Ott, 2017 -
Budapest (HU) – 32^ Budapest Marathon
17 Ott, 2017
Il 24enne keniano Geoffrey Kipkorir Kirui è il nuovo campione mondiale di Maratona in 2h08:27; Daniele Meucci chiude in un’ottima sesta posizione in 2h10:56, nuovo primato personale: questi i dati per noi più rilevanti analizzando la Maratona dei Campionati Mondiali di Londra 2017.
Kirui, vincitore quest’anno anche della Maratona di Boston in 2h09.37, vanta un pb di 2h06.37, ottenuto ad Amsterdam 2016.
Dopo il via dal Tower Bridge (sede anche di arrivo), con temperatura di circa 20°, si parte piano, e il nostro Meucci è in testa al 5° km, con passaggio in 15:58. Al 10° km il passaggio è in 31:35 dell’inglese Callum Hawkins: si viaggia in gruppo di circa quaranta atleti; al 15° km, passaggio in 46:56 dell’eritreo Amanuel Mesel, con gruppo ridotto a 31 partecipanti, compresi Meucci e La Rosa. Al 20° km in testa ci sono i keniani Kirui e Kipketer con passaggio in 1h02:15; alla mezza si passa in 1h05:28, è in testa l’etiope Tola seguito immediatamente dai keniani; Meucci è 15° in 1h05:35, La Rosa passa in 1h05:51.
Al 25° km, con passaggio in 1h16:43, sono in testa Geoffrey Kirui (Ken), Tamirat Tola (Eth) e Gideon Kipketer (Ken): il tanzaniano Simbu è a 12”, Meucci è 11° in 1h17:17, La Rosa 24° in 1h18:13.
Passaggio al 30° km in 1h31:28 con in testa Kirui e Tola, Kipketer a 23” (Meucci è nono in 1:32:42); ma, improvvisamente, Tola si stacca e aumenta il suo vantaggio; al 35°, poco dopo, è l’etiope Tola a staccarsi e a guadagnare circa 10” su Kirui; ma Kirui non molla e anzi aumenta fino a riprendere l’avversario. Al 35° Kirui passa in 1h46:11 con un secondo di vantaggio su Tola, Simbu e Kipketer sono terzi in 1h47:22, Meucci è 5° in 1h47:53 appaiato al britannico Hawkins. La Rosa si è purtroppo ritirato.
Al 40° Krui è ormai saldamente in testa; passa in 2h01:36, Tola segue a 52”, con 30” di vantaggio su Simbu. Meucci è sesto in 2h03:54 e sembra stare bene…
Kirui si afferma in 2h08:27, secondo in 2h09:49 l'etiope Tamirat Tola che resiste per poco alla rimonta del tanzaniano Alphonce Simbu, terzo in 2h09:51. Quarto il britannico Callum Hawkins in 2h10:17, tra il boato della folla, quinto il keniano Gideon Kipkemoi Kipketer in 2h10:56, quasi ripreso dal bravissimo Meucci, sesto.
Di seguito le parole di Meucci (riprese dal sito Fidal), al quale è scappata anche qualche lacrima di gioia e commozione: ““Sono davvero contento perché oggi finalmente ho corso come volevo e ce l’ho messa tutta. È stata una gara molto difficile da interpretare, un saliscendi continuo con vento spesso contrario. Non sono andato subito dietro agli uomini di testa perché in base alle mie sensazioni hanno accelerato troppo presto, infatti sono rimasto sul mio passo e poi ho recuperato posizioni. L’unico rammarico potrebbe essere di aver cambiato ritmo un po’ tardi, ma ho dato tutto quello che avevo dentro. Peccato solo per non aver afferrato il quinto posto, ci ho provato fino in fondo e sarebbero bastati appena dieci metri in più, ma gli ultimi chilometri li ho corsi senza quasi sentire le gambe. Nel terzo giro stavo bene, poi al 35° km sono andato un po’ in crisi, anche per il vento, ed è lì che il britannico Hawkins mi ha preso qualche metro. Quest’anno ho sofferto tanto e non sapevo se sarei tornato a correre la maratona, invece il mio allenatore Massimo Magnani ci ha creduto e mi ha assistito ogni giorno. Anche se nelle ultime due settimane non ha potuto essermi vicino, oggi con il cuore era qui e ha corso con me. Le gare uomo contro uomo mi esaltano, ci vuole esperienza e ogni volta può succedere di tutto. La scelta della maratona è stata giusta: nel 2013 ai Mondiali sono arrivato diciannovesimo nei 10.000 metri su pista, oggi sono sesto - e alla vigilia ci avrei messo la firma. Credo di aver dimostrato che posso correre la maratona, dopo le ultime esperienze difficili, e che gli avversari non sono impossibili”.