You are now being logged in using your Facebook credentials

Ultramaratona e dintorni

kohler UMC 2017 carri

7^ Ultramaratona del Tricolore: on line video e foto

14 Ottobre, 2017 Stefano Morselli - Redazione Podisti.Net
Si è corsa a Reggio Emilia, all'interno dello stabilimento produttivo della Kohler (ex Lombardini Motori), la 7^ edizione dell'Ultramaratona del Tricolore - Kohler Cup.Tante le distanze tra cui spiccano la 6 ore, la 12 ore ed il Campionato IUTA della 50…
italiani los alcares 2016 foto iuta

Los Alcazares (Spagna) - IAU World 100k

27 Novembre, 2016 Redazione Podisti.Net
Si è corso oggi in Spagna a Los Alcazares, l'edizione 2016 del Campionato Mondiale 100 km, il titolo mondiale è stato vinto dal giapponese Hideaki Yamauchi in 6:18:22, argento per il sudafricano Bongmusa Mthembu 6:24:05, bronzo per lo statunitense Patrick…
100 km del Passatore 2013collage Paola MorichSabato 25 maggio, io e Daniele, mio marito, ci ritroviamo alle  6.30 sotto casa di Anna Maria, l’unica donna della Polisportiva Novate che si sia mai cimentata in questa corsa, per caricare bici, motorino e zaini sul furgone di Dario, il terzo dei ns amici che correrà questa lunga sfida.
Siamo assonnati, ma l’aria frizzante ci sta svegliando gradatamente. Ora che il mezzo di trasporto che servirà anche da supporto logistico durante la gara è pronto, salutiamo Dario, Daniele (che seguirà per tutti i 100 km i nostri eroi) ed Adriano (marito di Anna), mentre io e lei ci incamminiamo verso casa di Alfredo per andare a prendere il treno. Ci incontreremo poi tutti a Firenze, per ritirare i pettorali e mangiare insieme.
Sono sul Freccia Rossa e sto inviando a Massimo, collega fiorentino di Anna, una foto che ritrae i nostri piloti e il furgone così lui sarà in grado di riconoscerli quando si troveranno a Firenze per accompagnarli in un posto comodo per parcheggiare il mezzo che non è propriamente piccino. Prontamente mi risponde: “Ciao Paola, spero per loro che abbiamo portato oltre che le bici, anche la ciambella paperella da spiaggia, perché qui viene giù un’acqua pazzesca, speriamo che migliori prima del vostro arrivo.” Iniziamo bene, mi son detta. Le previsioni del tempo in questi giorni le abbiamo visto 1000 volte: danno pioggia non c’è nulla da fare.
Arriviamo a Firenze alle 10.15, piove! A tratti smette, ma poi ricomincia. Ritiriamo i pettorali e ci avviamo al ristorante dove troviamo gli altri. Al nostro gruppo si è aggiunto anche Gianluca Gorno, di Bollate ed iscritto alla Virtus Senago. Pranziamo insieme, chi correrà si gusta un mega piatto di spaghetti al pomodoro, noi una bella tagliata, tutti concludiamo con un bel dolce, ci vuole una coccola per affrontare questa ultra maratona. Le nostre strade a questo punto si dividono, Anna, Alfredo e Gianluca vanno alla partenza, Dario e Daniele ci seguono al furgone e si vestono per poi raggiungere gli altri alla partenza. Io e Adriano li salutiamo con una certa emozione nel cuore.
Inizia così il viaggio, ognuno il suo: io e Adriano su per la strada tortuosa che si snoda tra la fitta vegetazione che porta al Passo della Colla. Piove, piove a dirotto. Sono le 15.05, sono partiti, l’acqua scroscia forte, in lontananza vediamo il passo che dobbiamo raggiungere: la cima è nascosta dalle nuvole che corrono veloci, ma non se ne vanno mai. Verso le 15.30 Anna ci chiama, son partiti, sono gasati! Gli conviene esserlo, ne hanno bisogno, il tempo è davvero brutto e ogni briciolo di energia mentale va sfruttata per superare questa prova già tosta, ma resa ancora più dura dalle condizioni meteo che definire avverse è dir poco.
Alle 16 arriviamo al passo della Colla con il nostro furgone: piove a dirotto, siamo avvolti nelle nubi. Dopo poco inizia a nevischiare, poi a grandinare. Verso le 17.00 usciamo per andare a telefonare, il cellulare prende poco e male, bisogna trovare un posto dove ci sia campo. Finalmente ci riusciamo. Daniele ci rassicura dandoci buone notizie sui nostri eroi, ossia stanno correndo e proseguono bene nonostante tutto, noi dal canto nostro omettiamo di dirgli che nevica, non vogliamo spaventarli, ma le voci corrono e arrivano alle loro orecchie. Le ore passano inesorabili. Ogni 60 minuti usciamo dal furgone per andare sulla collina e sentire gli aggiornamenti che Daniele ci fornisce. Noi inganniamo l’attesa preparando il cambio abiti per loro che arriveranno infreddoliti, non ci sarà tempo da perdere, cambiarsi in fretta sarà fondamentale. Alle 18.15 circa assistiamo all’arrivo dei primi podisti, tra cui Calcaterra al momento in seconda posizione, ma arriverà poi primo conquistando l’ottavo titolo in questa gara. Alle 19 andiamo a mangiare e ci godiamo il tepore della Locanda della Colla perchè stare nel furgone non è poi così caldo: abbiamo 10°C al suo interno e anche se siamo coperti, il freddo si fa sentire. Poco prima delle 22 Daniele raggiunge la vetta e ci avvisa che Dario sta per arrivare e così andiamo ad aprire il furgone. Anna e Alfredo sono un po’ più indietro, ma dopo 10 minuti arrivano. Li aiuto a svestirsi e a rivestirsi, sono infreddoliti, le mani ghiacciate non aiutano le operazioni di cambio vestiti. Daniele è zuppo di sudore, la salita in bicicletta è costata molta fatica. Intorno alle 22.30 ripartono, carichi perché son riusciti ad arrivare in vetta e perché al momento non piove…ma sta solo iniziando a nevischiare! Avrei dovuto seguirli nei 50 km di discesa, ho con me abbigliamento tecnico, ma il freddo è tale che mi fa desistere per ora, per 15 minuti passati fuori per telefonare ci ho messo 1 ora e mezza per ritornare ad avere le dita dei piedi sensibili: soffro molto il freddo a mani e piedi, iniziare una discesa in bici, con vento e freddo così, senza sostanzialmente fare sforzi perché devo scendere dal passo, significava surgelarmi. Rimando la decisione a più avanti, magari scendendo non farà così freddo, il vento calerà e io potrò seguirli insieme a Daniele in sella alla mia bici. Dopo un po’ smette di piovere, spunta la luna tra le nuvole, ma ci grazia solo per un’oretta. Siamo al km 60, stanno bene, hanno eguagliato la massima distanza provata in allenamento, tutto procede come da tabella. Siamo al km 65, poi 70, macinano strada senza fermarsi, passo costante. Al km 75 i nostri amici sono stanchi, indolenziti, ma carichi. A volte camminano un po’, ora sì che si inizia la parte difficile e al km 80 inizia a piovere di nuovo! La pioggia non ci ha più abbandonato fino alla fine. Anna ha un momento di sconforto: Alfredo le è avanti di 200 m, lui ha un dolore alla gamba che si acuisce quando cammina e così corricchia, lei a tratti cammina e questo ha causato il lieve distacco. Daniele le sta accanto e non la lascia sola, pian piano lei si rincuora e raggiunto Alfredo si abbracciano per confortarsi. La pioggia batte forte, noi col furgone ci spostiamo di 5 km in 5. L’attesa per noi è lunga e snervante: non abbiamo mai chiuso occhio e parliamo di tutto per tenerci svegli. Io sto passando tutta la durata della gara a scrivere su Whatsapp gli aggiornamenti così che tutti gli amici siano al corrente di cosa sta succedendo e ovviamente non mancano le foto. Cesare ci ha fatto compagnia tutta la notte, anche Italo, Ivan e Deborah, son molto presenti per quasi tutta la notte. Continua a piovere, c’è vento. Dario ci comunica che si ritira, è al km 80, un piede gli fa male. Adriano mi lascia poco dopo il km 90, mi vesto, scarico la bici e porto con me tutto quel che può servire per questo ultimo tratto: cellulare, macchina fotografica, zaino per Daniele con i vestiti asciutti da metter all’arrivo. Adriano parte per andare a prendere Dario. Gli ultimi 10 km son surreali: inizia ad albeggiare, per strada solo noi, podisti e accompagnatori. Tutti sono stanchi, affaticati, barcollanti, doloranti, ma non mollano. Dal km 95 i nostri eroi stringono i denti, tra 50 minuti arriveranno al traguardo: stanno tenendo la media di 10 minuti per 1 km! Al cartello che indica Faenza, foto di rito, mancano circa 4 km. Al km 98 facciamo una foto, poi al 99° altra foto e qui Anna e Alfredo prendono il via, tirano fuori tutte le energie rimaste e corrono. Noi ci affrettiamo, li lasciamo soli fisicamente, ma non con lo spirito, andiamo all’arrivo, devo immortalare il momento con i pixel della fotocamera. Arriva Alfredo,  14 ore 51 minuti e pochi secondi, poi Anna, 14 ore e 52 minuti. Sono cotti, sfatti, consumati, felici di esser arrivati, di aver terminato questa ultra maratona lunga 100 km, resa un calvario per via del meteo. Posano per un’ultima foto insieme, stentano a sorridere, lo sforzo è stato tale che non riescono ad esprimere gioia, per certi versi sono nauseati dalla fatica. Li lasciamo andare verso il ritiro medaglie poi andranno al palazzetto per fare la doccia mentre noi invece andiamo al furgone per cambiarci. È stata una lunga, lunghissima giornata nonché nottata, fatta di tensione, di emozioni. Io non trovo parole adeguate per descrivere questa impresa, la cosa più facile da dire è che una follia correre 100 km, ma ogni podista ha il suo buon motivo per farlo. Le pessime condizioni meteo hanno resto tutto più difficile, tutti ricordano questa edizione come la peggiore sotto questo aspetto. Sono partiti in 2.015, ne sono arrivati solo 1.451, tra questi c’erano Anna e Alfredo che posso solo definire come due eroi: hanno attraversato l’inferno e ne sono usciti, per noi sono entrati nell’Olimpo!
facebook2 youtube2  googleplus33 instagram rss 

Classifiche recenti

There are not feed items to display.
  • Check if RSS URL is online
  • Check if RSS contains items

Login Redazione

 

Foto Recenti

There are not feed items to display.
  • Check if RSS URL is online
  • Check if RSS contains items