Podisti.Net Friuli Venezia Giulia
Trail della Bora sold out: pettorali disponibili solo sulla 8k
Prosecco (TS) – 43° Carsolina Cross
Vito d’Asio (PN) – 1° Ert Rommel Trail
Muggia (TS) - 11^ EuroMarathon
La Corsa della Bora torna con una nuova distanza
Udine - 18^ Maratonina di Udine
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Paluzza (UD) - 10^ International Sky Race Carnia
18 Giu, 2017 -
AAA, cercasi atlete per un 10.000 metri
17 Mag, 2017 -
Pordenone - 1^ Tramonto in viola
13 Mag, 2017 -
Atletica 2000 di Codroipo si presenta
12 Mag, 2017 -
Muggia (Trieste) – 14^ Mujalonga sul Mar
23 Apr, 2017 -
Aquileia (UD) - Unesco Cities Marathon Education
18 Mar, 2017 -
Brugnera (PN) - 18^ Mezza Maratona di Brugnera
17 Mar, 2017 -
Piancavallo (PN) - Il mio Xtreme Winter Trail
13 Mar, 2017 -
Piancavallo (PN) – 1° Xtreme Winter Trail
11 Mar, 2017 -
Tramonto in Viola, il 12/5 a Pordenone
01 Mar, 2017 -
Trieste - 2^ La Corsa della Bora
07 Gen, 2017 -
Bavisela 2017 verso lo stop?
02 Dic, 2016 -
Muggia (TS) - 10^ EuroMarathon
06 Nov, 2016 -
Claut (PN) - Ed. 0 Ert Rommel Trail
02 Ott, 2016 -
Udine - 17^ Maratonina Città di Udine
18 Set, 2016 -
Piancavallo (PN) – 9^ Skyrace Monte Cavallo
11 Set, 2016 -
Piancavallo (PN) - 1^ Piancavallo Cansiglio Run
28 Ago, 2016 -
Lignano Sabbiadoro (UD) - Memorial Renzo Ardito
11 Giu, 2016 -
Bavisela: impressioni ed emozioni
10 Mag, 2016 -
Bavisela 2016 : gli atleti elite
04 Mag, 2016 -
Trieste – 4^ edizione SoloWomenRun
30 Apr, 2016 -
Bavisela 2016 : ecco i percorsi di maratona e mezza
29 Apr, 2016 -
Muggia (TS) – 13^ Mujalonga sul Mar
24 Apr, 2016 -
Codroipo (UD) - NUMAR1ning 2016
02 Gen, 2016 -
Trieste - Christmas Run 2015
20 Dic, 2015 -
Sgonico (TS) - XL Carsolina Cross
29 Nov, 2015 -
Muggia (TS) – 9^ EuroMarathon
09 Nov, 2015
Quando si corre per qualcuno e con qualcuno, cambiano i parametri e consideri le corse e le prestazioni in un modo ben diverso. E’ stata questa l’occasione, alla mia quarta partecipazione alla Bavisela; negli anni avevo alternato le due distanze disponibili, quindi mezza e maratona. Avevo fatto i 42,195 km quando si partiva da Gradisca d’Isonzo, forse una prima parte di percorso un po’ anonima, tuttavia il passaggio da Sagrado e ancora di più da Redipuglia avevano tante ragioni di essere vissuti, sia pure di corsa. Come il sacrario, a tenere viva la memoria sui 100.000 soldati italiani caduti nella prima guerra mondiale. Poi era stata la volta della mezza, ricordo una partenza non proprio felice dal parcheggio di un supermercato. Nel 2015 non potevo mancare alla “prima” del nuovo percorso, una maratona transfrontaliera, si partiva infatti da Lipizza, in Slovenia. Una maratona indiscutibilmente in discesa, si partiva infatti da 400 metri di altitudine per arrivare sul mare, tuttavia il vantaggio non era così grande come poteva sembrare, grazie alle numerose ondulazioni che richiedevano una certa capacità di interpretare il tracciato.
Siamo al 2016 e torno alla mezza, ma torno a correre questa gara soprattutto per ricordarmi una persona molto importante, che mi aveva lasciato proprio quando mi trovavo a correre la maratona nel 2015.
Come di consueto, i bus dell’organizzazione provvedono al trasporto degli atleti da Trieste alle rispettive partenze, quindi Lipizza per la maratona e Duino per la mezza. Alle 7 del mattino fa già caldo, niente bora o "borino", come lo definiscono da queste parti quando il vento non è eccessivo, anche se ai padani può già sembrare tanta roba. Nemmeno… Bavisela, letteralmente “brezza” o “alito di vento”. Insomma, farà caldo.
Partenza della mezza prevista alle 09.50, poi diventate le 10. L’organizzazione ha disposto una discreta fornitura di acqua, che si esaurisce in fretta. Si trova anche un po’ di ombra nell’attesa.
Condivido la mia fatica con Silvia: anche lei si trova qui a correre questa mezza, per un motivo speciale, un ricordo importante che la sospingerà per 21097 metri, nonostante una scarsa preparazione.
I primi 4 chilometri sono in salita, sia pure generalmente dolce e alternata ad alcuni tratti di falsopiano: sono 80 i metri di dislivello da superare, tutto sommato non molti se affrontati con giudizio. La sede stradale è sufficientemente ampia per contenere i quasi 1700 partenti, e così sarà sino all’arrivo. Si scollina poco dopo Sistiana, da qui e fino al km 14 si corre sempre in discesa, leggera ma molto utile a sostenere un buon ritmo o più semplicemente a fare meno fatica. Se nei primi e negli ultimi chilometri di gara si può perdere il possibile record personale, in questo tratto invece si possono creare le basi per realizzarlo.
Il ristoro del km 5 viene ignorato da tanti, troppi podisti, eppure la giornata suggerisce di idratarsi sin da subito; quando arriva la sete spesso è troppo tardi. Se questa mezza è una delle più panoramiche e spettacolari di tutto il calendario, questo tratto, a mio avviso, è uno dei più belli in assoluto, con la vista del mare a destra e le ultime propaggini del Carso triestino sulla sinistra. Il caldo si fa sentire, del resto il percorso è esposto al sole tuttavia, con un po’ di accortezza, di tanto in tanto si riescono a sfruttare i coni d’ombra a lato della strada.
Poco prima del termine della discesa incrociamo i maratoneti che scendono da Santa Croce, tra questi l’amica Daniela Da Forno: uno spettacolo vederla correre ancora così bene dopo 34 chilometri. Bella persona e forte atleta, finirà seconda (F 45) in 3:05:53. Il tratto finale che da Miramare porta all’arrivo può risultare il più difficile, le energie vengono meno e la temperatura nel frattempo è salita. Però sei affiancato dai tantissimi partecipanti alla Bavisela Family che, insieme a un po’ di spettatori, ti incoraggiano a tenere duro. A questo proposito, invece, non aiutano di certo i tanti già intenti a prendere il sole sulla “spiaggia” dei triestini, Barcola… meglio guardare dritto per non essere indotti in tentazione.
Silvia fatica, ma non cederebbe mai per alcun motivo al mondo; in un momento difficile le ricordo perché è arrivata sin qui, proprio a Trieste e proprio in questi giorni, ma non ha bisogno di me, tanta è la forza e la voglia di farcela. Ho l’impressione che qualche lacrima si mischi al tanto sudore, forse mi sbaglio. Forse. Siamo vicini in questo momento, molto di più dei pochi centimetri che ci separano in corsa.
Km 20, poco prima della stazione: c’è sempre più gente attorno, ormai è fatta. Corso Cavour e poi Riva 3 Novembre, senti lo speaker, giri a sinistra nella fantastica piazza Unità d’Italia, che oggi sembra ancora più bella.
Sale in alto l’emozione mia e della mia compagna di viaggio, le nostre dita levate al cielo idealmente lo toccano. Silvia è stravolta ma felice, ha corso per il suo fantastico nonno. Mio padre. Anch’io cedo lasciandomi andare. E non è sudore.