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Podisti.Net Toscana

Jamali brilla al Cross del Castello a Firenze

18 Dicembre, 2017 Ufficio Stampa Parco Alpi Apuane
Buone prove, domenica 17 Dicembre, in giro per la Toscana e non solo nei vari impegni per il GP Parco Alpi Apuane. A Pisa, i ragazzi di Graziano Poli si sono ben comportati nella gara su strada di maratona e mezza maratona: Nicolò Fazzi (con il tempo di 2 ore…
Pisa marathon 2017

Pisa - 19^ PisaMarathon

18 Dicembre, 2017 Comitato Organizzatore
E’ sempre più internazionale la PisaMarathon e questo lo si evince dai 750 stranieri iscritti ma anche dai podi, almeno al femminile, di marca estera delle due distanze di gara previste. Si è corso in una fredda ma soleggiata giornata a Pisa la 19esima…

Checcacci si conferma a Lanzarote

12 Dicembre, 2017 Ufficio Stampa GP Parco Alpi Apuane
Sabato 10 Dicembre Lorenzo Checcacci ha compiuto l'ennesima impresa: a celebrare l'ennesima maratona di livello assoluto del forte atleta biancoverde questa volta sono state le vie di Lanzarote, un percorso difficile, dove Lorenzo ha terminato la fatica sui…

San Miniato (PI) – 7^ Mezza Maratona Città di San Miniato

08 Dicembre, 2017 Ufficio Stampa Evento
Più di 1000 iscritti al via, 700 solo per la gara competitiva. Numerosi i podisti provenienti da altre regioni e anche dall’estero. Nonostante la pioggia, imperterrita per tutta la mattina, è stata un successo la settima edizione della Mezza Maratona “Città…

Pierotti campione toscano UISP E-40 di mezza maratona

05 Dicembre, 2017 Ufficio Stampa GS Orecchiella
Risultato di prestigio per Simone Pierotti, portacolori del G.S. Orecchiella Garfagnana, nella gara di mezza maratona disputata a Sinalunga, valida per i campionati regionali U.I.S.P.: l’atleta garfagnino si è aggiudicato il titolo di campione toscano…

Capostrada (PT) - 7° Trofeo Giacomo Matteini

05 Dicembre, 2017 Marco Fantozzi
La Casa del popolo N. Puccini di Capostrada, con la collaborazione della ASCD Silvano Fedi e con il patrocinio della provincia e del comune di Pistoia ha organizzato il 7° Trofeo Giacomo Matteini, la 45^ Passeggiata Pistoiese e il 4° Memorial Marco Vettori.…

Le prime braccia elevate nel cielo primaverile di Piazza del Campo sono state quelle di una donna. Laura Gotti ha messo alle sue spalle tutti nella gara più dura della manifestazione, 50 km di percorso collinare che dalle torri di San Gimignano portano ai piedi della Torre del Mangia di Siena. Ha concluso in 3:44:39, precedendo il primo uomo, Daniele Brezzi, che ha fatto segnare 3:46:02. Magra rivincita maschile nelle due gare meno impegnative, con arrivo pure nella Conchiglia ripiena di pubblico e di colori. Nella 32 km con partenza da Colle di Val d’Elsa, hanno vinto Alessandro Galizzi in 2:04:57 e Ilaria Guasparri in 2:18:03; nella 18 km con partenza da Monteriggioni, Matteo Paganelli in 1:09:03 e Francesca Ravelli in 1:22:28.

Tutto converge verso Piazza del Campo, a Siena. Da qualunque dorsale, delle tre colline sulle quali sorge la città, ci si trovi, quasi attratti da una irresistibile forza centripeta, si andrà a finire in questo spazio pubblico di mirabile armonia. Non sono solo le strade cittadine che non resistono al suo magnetismo, è tutto il territorio senese che, fatalmente, va a concludersi nella sua insolita forma a conchiglia. Anche la “TerrediSiena Ultramarathon” non ha saputo resistere al fascino di questa Piazza lastricata da una distesa di mattoni divisa in settori da strisce di pietra, stabilendovi l’arrivo.

Ovviamente, da queste parti non sono indicate gare mordi e fuggi, si viene con qualche giorno di anticipo e si va per musei. Il turismo continua il giorno della gara alla scoperta di un territorio ricco di cose belle da conquistare, però, con la fatica dei muscoli e l’affanno del cuore. Sembra facile il percorso, con San Gimignano a quota 324 m s.l.m. e Siena a 322 m s.l.m.; niente di più ingannevole perché bisogna scendere fino a 110 m s.l.m. e poi risalire.

Sono stupito da San Gimignano vista dall’interno; mi sembra di aver fatto un viaggio a ritroso nei secoli ed essermi fermato nel Trecento. Mura, porte, case, vicoli e piazze sono quelli di allora, come se il tempo si fosse cristallizzato. Ma è dall’esterno, quando la lascio alle spalle, che appare unica e indimenticabile, arroccata com’è sulla collina, circondata da mura con l’emergere delle poderose torri dal tessuto urbano, avvolta nella leggera foschia del primo mattino, che le danno un tono surreale.

Per rendere la fatica psicologicamente più lieve, ho diviso mentalmente i 50 km in tre tappe, corrispondenti alle partenze delle altre due gare più brevi della manifestazione. Per cui, sono tutto proteso verso il primo traguardo di Colle Val d’Elsa, posto al 18° km a quota 141 m s.l.m. Dorme ancora la campagna per una primavera che tarda a venire. Spogli sono gli alberi, ad eccezione degli ulivi che si arrampicano sulle colline. Le torri di San Gimignano sono scomparse all’orizzonte, e a sostituirle provvedono le processioni degli ieratici cipressi, che sembrano riprodurne il profilo. Prevale ovunque il gusto medievale con case di campagna che mostrano la pietra scoperta. Si corre nel piano, si vola in discesa. Mi lancio a capofitto nella lunga, stretta, rettilinea discesa di Colle Val d’Elsa, senza poter degnare di uno sguardo la città, della quale non ricordo niente se non la lunga galoppata.

Il punto altimetrico più basso del tracciato è stato toccato, la musica è finita, ora mi attendono più salite che discese. Il pensiero va a Monteriggioni, 32° km, 2^ tappa del mio itinerario immaginario. Il 25° km, metà ultramaratona lo raggiungo in poco meno di tre ore, per cui non dovrebbe essere difficile concludere l’intera fatica sotto le sei ore per me che, solitamente, mi comporto meglio nella seconda metà.

Quasi a voler imitare i pellegrini, vado al passo sulla via Francigena, la principale arteria percorsa dai mercanti senesi in cammino verso le fiere di Francia. Fitta è la sequenza di chiese, campanili, ostelli, torri, palazzi e borghi immersi in una natura gradevole. Tutte cose che mi sembra di avere già viste, ma non ricordo dove. Queste strade bianche non le ho mai battute, eppure mi sono familiari. Le avrò viste in sogno? Poi un bagliore, mi illumino d’immenso, trovato! Tutti questi paesaggi li ho notati ieri, riprodotti negli affreschi dei musei visitati. A dominare la valle e a caratterizzarla è, però, Monteriggioni, insediata su un colle con le sue mura e le torri quadrilatere.

Mancano 18 km al traguardo, non più fittizio ma reale, questa volta. Non sono molto stanco. La poca stanchezza svanisce alla vista del profilo maestoso di Siena, godibile intorno al 43° km. Poco dopo la città mi accoglie con un cuore più grande della sua Porta Camollia. Ma il mio cuore, e quello degli altri 400 concorrenti, non è da meno, palpitante com’è per la fatica degli ultimi chilometri in salita. Veloce attraverso i giardini della Lizza con lo sguardo diretto sulla grandiosa basilica di San Domenico, passo davanti alle altissime scale del Battistero e poi alla facciata del Duomo con il suo campanile zebrato. E’ fatta! Sono velocissimo nella discesa dell’ultimo chilometro nella penombra di strade sinuose e strette con altissimi palazzi. Una curva, e mi trovo immerso nella luminosità della Piazza, ai piedi della Torre del Mangia.

Il cronometro segna 5:47:48, sotto le sei ore, secondo pronostico di metà gara. Come mi capita frequentemente da quando sono MM/70, e raramente quando ero più giovane, primo di categoria. Non so se compiacermi o dolermi!

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