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Samiri Touria è nata in Marocco nel 1988. Vive in Italia all’età di sei anni. Ci siamo conosciuti dopo la Corsa di Miguel, disputata a Roma il 20 gennaio dove è arrivata seconda con un bellissimo 34’28. Vive e si allena a Pescara.
Samiri com’è nata la passione per la corsa?
Devo ringraziare Paolo Longo, il Presidente della atletica Lagos dei Marsi, una piccola società marsicana, il quale mi ha fatto scoprire le gare su strada. Il 23 giugno 2001 ho indossato il mio primo pettorale, era la 7^stramanaforno, 4^ trofeo angelo Panfili. I veri allenamenti sono iniziati 2 anni dopo. Il passaggio all’atletica è stato grazie al maestro dello sport ed allenatore Giuseppe Cardinale che mi seguiva ad Avezzano nello Stadio dei Pini.
Quando hai corso la tua prima gara importante?
La prima gara Nazionale su pista è stata ai Campionati Italiani allieve (2004) in cui arrivai terza nei 2000 siepi e l'anno successivo nella stessa specialità arrivai seconda. Partecipai ai Campionati Italiani e Regionali solo per 2 anni poiché una volta compiuti i 18 anni non avevo più diritto a gareggiare non essendo in quel momento cittadina italiana.
Raccontaci come è andata con la tua nazionalità.
Quando, nel 2006, la richiesi al compimento del 18^ anno, rimasi in attesa allenandomi ma senza disputare gare ufficialmente. Finalmente, nel 2009, arrivò e così gareggiai in un incontro internazionale di categoria promesse di mezza maratona arrivando 2^ con 1h18' e da lì entrai a far parte della nazionale promesse ai Campionati Europei di cross.
Nel 2010 arrivai 3^ nei Campionati Italiani di cross cat. promesse, vinsi i 1500m indoor ed outdoor, arrivai seconda nei 3000 siepi seguita da Silvana Cucchietti.
Da allora cosa è successo nella tua atletica?
Da lì ho cambiato qualche società e ora sono con L'Atletica Fanfulla Lodigiana che mi segue da alcuni anni.
Poi nel 2011 hai conosciuto Massimiliano Monteforte…
In quell’anno ricevetti la proposta da parte di Max di partecipare a "Un’Americana a Roma" e rimasi molto soddisfatta della seconda posizione in una gara insolita, ma molto interessante.
Nel 2012 Massimiliano Monteforte mi diede di nuovo l'opportunità di gareggiare e vestii con orgoglio la maglia del Purosangue Team, il progetto creato da Max, che rappresenta l'immagine di un piano di lavoro profondo dal punto di vista etico e rilevante da quello sociale. Max ha un grande amore per l'atletica e, affinché ci si possa esprime con le proprie capacità, combatte con i suoi collaboratori per uno sport pulito, uno sport in cui la vittoria è davvero sudata senza doping.
Indossare quella maglia significa condividere al 100% la forza di Purosangue, la quale sta nel credere nello sport pulito. Che idea ti sei fatta del doping?
Il doping dilaga nella società e specie nello sport, dove trovano appiglio i più ignoranti, i meno informati e soprattutto i più deboli. Tutti coloro che si rifugiano in un inganno per ottenere risultati che invece non gli spetterebbero. Il doping è uno modo sleale e senza principio che utilizzano atleti di alto livello per raggiungere i loro scopi non curanti dei rischi e dei danni che provoca. Credo fortemente che si debba avere paura del doping e delle sue conseguenze imminenti e a lungo termine. Credo ancor di più che si può combatterlo con coraggio, partendo sempre dall'ambiente che ci circonda per arrivare a sradicarlo da chi sfrutta gli atleti per gli interessi economici e d'immagine.
Adesso come stai, anche alla luce del bel risultato alla Corsa di Miguel?
Da ottobre scorso avevo avuto dei problemi di salute dovuti ad un’anemia, ho dovuto fare un lungo periodo di stop e una volta ristabilito l'equilibrio del mio corpo ho ripreso con prudenza ad allenarmi e grazie a Dio le fatiche vengono sempre ripagate e la seconda posizione a Miguel con il tempo di 34'28" ne è la prova.
Cosa farà da grande Samiri?
Certa del fatto che il buon lavoro paga e dei bei risultati ottenuti con il mio allenatore Luciano Carchesio con cui ho ottenuto il tempo di 4'17 nei 1500m e di 2'08" negli 800m, mi concedo di sognare e sperare di raggiungere tanti piccoli obbiettivi intermedi, come concludere il mio ciclo di studi alla facoltà di scienze dell'attività motoria e correre ad alti livelli nei prossimi anni.