Interviste
Calendario mezze maratone in Lombardia, sempre peggio?
15 Novembre, 2017
Parliamone col presidente Fidal Lombardia, Gianni Mauri Recentemente, il 19 ottobre, avevo sollevato una serie di perplessità sulle normative della federazione di atletica leggera in vigore dall’1 gennaio 2018, normative che, come avevo spiegato, a me…
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26 Ott, 2013 -
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23 Ott, 2013 -
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Belluno-Feltre 2013: incontriamo Johnny Schievenin
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29 Nov, 2012

Corre per professione ma corre anche per passione. Quando Andrea Conti, capitano della Vanoli Basket, una delle grandi icone della pallacanestro a Cremona dove ha messo radici dal 2011, si presenta al raduno precampionato per iniziare la preparazione, è uno dei pochi atleti a non sbuffare. Infatti il “Condor”, come è soprannominato, ha trovato nel running il suo “antidoto” contro lo stress, grazie ad un amico maratoneta e agli affascinanti argini del Po. Conti, special runner di Run&Health, si è svelato a Podisti.it, in occasione della tappa cremonese del progetto nazionale di corsa e corretta alimentazione promosso da Yakult.
- Andrea corri in campo per “lavoro” con i tuoi compagni e fuori per passione, non sei mai stanco di correre?
“Dopo quasi una vita che corro sui campi da basket, delle volte sono stanco, ma la corsa soprattutto in estate è motivo di svago e potente antidoto contro lo stress”
- Quanto e come una squadra professionistica utilizza la corsa nella propria preparazione precampionato?
“Nel basket la corsa è alla base della preparazione, non facciamo sedute di fondo lungo, ma corsa abbinata a variazioni di ritmo; carichiamo soprattutto nei primi 20 giorni di preparazione per poi diminuire e puntare su qualità, rapidità e forza”
- Durante il campionato invece fate dei richiami atletici?
“I richiami atletici sono di solito il martedì mattina quando si gioca la domenica, ma almeno 2/3 volte l'anno ci mettiamo dentro la corsa vera e propria”
- Quando è iniziata la tua passione per il running?
“La passione per il running mi è stata trasmessa dal mio amico Andrea Taino, grande podista, con cui ho aperto un negozio specializzato di scarpe per gli sportivi (Tutto di corsa ndr), in particolare running e basket. Poi devo dire che gli argini cremonesi aiutano ad appassionarsi alla corsa”
- Hai fatto qualche gara?
“ Si ho provato qualche 10km ma appena mi decido di appendere le scarpe da gioco prometto di indossare quelle da running per cimentarmi in una mezza maratona”
- Corsa in pianura o in montagna: quale preferisci e perché?
“Entrambe anche se amo la montagna in tutti i suoi aspetti e devo dire che correre in mezzo a panorami mozzafiato non ha prezzo”
- Corri da solo o in compagnia?
“Quasi sempre da solo”
- A Cremona, città dove vivi, c’è un luogo o un percorso in particolare che preferisci per correre?
“Sicuramente gli argini sul grande fiume”
- Per stare bene mentre corri, in campo e fuori, quanto conta una corretta alimentazione?
“La corretta alimentazione è un must. E’ bene mangiare un po’ di tutto ovviamente senza esagerare; io ad esempio non mangio mai fuori pasto mentre la colazione è sempre abbondante”
- Segui una dieta particolare?
“La mia linea guida è: colazione ricca, pasta e grana a pranzo, carne alla sera, verdura e frutta sia a pranzo che a cena”
- Hai mai introdotto i fermenti lattici probiotici nella tua dieta?
“Si introduco i probiotici durante la stagione agonistica perché mi aiutano a migliorare il mio equilibrio psico-fisico”
- Il tuo stile alimentare cambia in funzione degli impegni agonistici?
“Sicuramente, diciamo che in estate mi concedo qualche vizio in più, l'importante è non esagerare”
- Il tuo stile alimentare cambia in funzione degli impegni agonistici?
“Sicuramente, diciamo che in estate mi concedo qualche vizio in più, l'importante è non esagerare”
- A proposito di gare, dopo le prime due partite, in trasferta contro Montepaschi Siena e l’esordio casalingo contro la Virtus Bologna, è presto per fare il punto. Ma come valuti le prestazioni della squadra e quali obiettivi avete?
“La partenza purtroppo è stata in salita e la sconfitta con Bologna brucia ancora per come è maturata. Dobbiamo lavorare tanto e trovare la chimica di squadra. L’obiettivo è di fare il meglio possibile”
- Durante la tua lunga carriera hai vissuto cambi generazionali e conosciuto diverse piazze. Come si è evoluto il basket in Italia rispetto ai tuoi esordi?
“Il basket è cambiato molto, prima c'era più tecnica ora c'è un maggior atletismo e se non hai qualità atletiche strabordanti fai poca strada”
- Quest’estate la “giovane” Nazionale Italiana ha ottenuto un risultato inaspettato, può essere l’impulso per aprire un nuovo ed importante ciclo?
“La Nazionale ci ha fatto sognare un pò, ma il risultato è ancora lontano, credo che servano nuove idee e nuove regole. Il movimento ha bisogno di risultati ed entusiasmo”