- SERVIZIO FOTOGRAFICO -
E’ Sylvain Rukundo il primo atleta ad entrare nei bellissimi giardini all’interno della Villa di Maria Luigia dopo 49’15”, precedendo Omar Choukri (50’16”) e Joachim Nshimirimana (51’00”). Ad attenderlo anche tre giovani signorine, “copie” della Duchessa, in abiti dell’epoca che ci riportano con il pensiero al periodo d’oro e mai dimenticato da queste parti, come testimoniano il numero di attività che in zona ancora prendono il suo nome. Sempre parlando di signore sono Ivana Iozzia (59’05”), Isabella Morlini (59’55”) e Veronica Paterlini (1h01’54”) l’altolocato tris al femminile. 

Impossibile per noi parmigiani da parte di padre parlare male di una gara nel Ducato, ma onestamente va detto che questa prima edizione della gara ha sfiorato la perfezione e quindi non dobbiamo esercitarci in nessuna acrobazia verbale. Ottima accoglienza, doccie e servizi belli e puliti, deposito borse, due punti di rifornimento, un ristoro finale da guida Michelin oltre al pasta party. E poi una pioggia di premi per le categorie master mentre il pacco gara conteneva una bottiglia di Lambrusco DOC, una bella medaglia ed una maglietta tecnica simpaticamente disegnata. Peccato che il numero degli arrivati si sia fermato appena dopo la soglia dei quattrocento, perché questa è una manifestazione da segnarsi col circolino rosso sul calendario. 

Ok, direte Voi, ma la gara? Sedici miglia su asfalto, leggermente abbondanti, con zero traffico. Tecnicamente non mancava un cavalcavia da ripetere due volte insieme a qualche saliscendi a renderla nervosa. Paesaggisticamente il pezzo forte era rappresentato dalla parte centrale nell’incantevole Oasi di Torrile, costeggiando le rive del Torrente Parma. Poi si tornava a Colorno con l’arrivo trionfale che Vi abbiamo già descritto e che consigliamo di provare in prima persona nel 2015. 

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