Solo per Gianni

Non varrebbe la pena di raccontare su una testata a valenza nazionale una gara come questa; sebbene sia stata una non-competitiva in giorno feriale che ha ammucchiato 990 partecipanti (a 1,5 euro, compensati alla fine con una confezione di piadine oltre che una birra alla spina extra, senza dire del ristoro ordinario).

Ma ne scrivo solo per abbracciare un grande personaggio, Gianni Vaccari, classe 1950, da sempre presidente della Podistica Madonnina e dunque patron della Classica Fidal che si svolge a gennaio, attirando atleti da tutta Italia; ma anche organizzatore di una quantità di piccole gare non competitive che ricadono territorialmente nel quartiere della Madonnina/Quattro Ville, cioè nella zona nord-ovest di Modena.

Tra queste gare, una delle più recenti è la Lesyincorsa, ambientata in quella Lesignana che i maratoneti di Carpi ricorderanno per essere verso il km 25 della maratona (è il primo paese che si sfiora uscendo da Modena). Fino a sette anni fa a Lesignana non esistevano gare; dal 2010 c’è questa, su un gradevole percorso di 9 km che si snoda sotto l’argine sinistro del Secchia e in corrispondenza della vecchia ferrovia Modena-Carpi-Mantova. Da sette anni Vaccari ne è il “dominus”, oltre che speaker.

Ma da una settimana Gianni era ricoverato in ospedale, per qualche pasticcetto su cui per rispetto e scaramanzia non dico niente (alla partenza faceva lo spiritoso, dicendomi che a volte non si ricorda se mi chiamo Mirri o Farri…).

Dunque, in ospedale “tradendo” gli amici che gli hanno affidato le chiavi del paese e della gara? Non sia mai! Ecco allora che Gianni ha firmato per uscire, è venuto a Lesignana dove col consueto entusiasmo ha pilotato iscrizioni, partenza, arrivo, premiazioni. E alla fine della corsa ha spento il microfono, è tornato a casa e ha preparato la sua valigetta per il rientro all’ospedale, dove dall’indomani ricominceranno indagini e trattamenti.

Gente come lui ha creato il podismo; se mancasse, ce ne accorgeremmo.