Quante volte ci capita di riferire in merito a tagliatori, maratoneti che fanno duathlon, scambiatori di chip ed altri furbetti che riescono a passarla lisca? Molto spesso. Poi, ogni tanto, la FIDAL si muove, o meglio, viene finalmente attivata tramite denunce (che possono fare tutti) e senza comportamenti omissivi anche da parte degli organizzatori. Ed allora leggere su queste colonne di squalifiche ed altri provvedimenti comminati, rende a noi tutti un senso di giustizia.

Invece no. Non sempre finisce così, perché c’è chi delle sentenze federali si fa un baffo. E’ il caso di Roberto Toniatti, recentemente squalificato per 60 giorni (clicca qui per la sentenza) avendo corso a Venezia la maratona in 3h06’ sotto il nome di Antonio Marchi, un over 65. A questo punto si penserebbe di non vederlo in giro per questo periodo ed invece no. Ecco un uccellino riferirci di averlo visto correre in gara. No, dai, avrà preso un abbaglio. Non sarà lui. Anche se dalle foto gli somiglia molto. Ed invece il suo nome riappare tra gli iscritti alla Maratona del Lamone di domenica scorsa.

Come è possibile? Non ci sono dei controlli? Allora salta fuori che ci ha provato con una Runcard, quel simpatico documento che ha scatenato tante polemiche in quanto molti lo vedono solo come un grimaldello FIDAL per sottrarre tesserati agli altri enti di promozione sportiva o fare concorrenza “sleale” alle povere società a cui viene chiesta affiliazione, allenatori nei quadri societari e molte altre cose. Ma stiamo divagando. Toniatti forse pensa che la Runcard sia una specie di Legione Straniera, dove nulla viene chiesto del passato di chi si arruola. Probabilmente nel sistema c’è ancora qualche falla, in quanto in un primo momento l’iscrizione viene accettata. Poi qualcuno se ne accorge e blocca il tutto.

Ma non è ancora finita, in quanto il nostro eroe corre lo stesso, senza chip e pettorale e quindi senza apparire in classifica. Se non ci credete, provate a guardare questa foto di Ennio Gatta su Romagna Podismo che ne resta proprietaria e ringraziamo per la collaborazione.

http://www.romagnapodismo.it/Foto17/m04/Russi_20170409/eg/f/f1/html/P2160685.htm

Probabilmente a questo punto la Federazione non può far nulla. E gli organizzatori? Beh, poveretti, mica possono mettere un posto di blocco dei Carabinieri sul percorso e controllare tutti? Controllare tutti no, ma di certo evitare che Toniatti facesse il pacer, si. Perché in effetti Toniatti o il suo fratello gemello, nelle foto appare con tanto di pallloncini a guidare i concorrenti. Che si sia portato anche il palloncino da casa e passasse di lì per caso?

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