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Venerdì 21/7 si corre la Run 5.30 Virtual Taranto
18 Lug, 2017
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“Organizzazione degna di un Campionato Italiano”, questo il commento immediato dopo l’arrivo, quando lo speaker ha chiesto le mie impressioni su questa manifestazione. Non ha sbagliato la Fidal nazionale quando ha deciso di affidare ad Ostuni il campionato italiano master di mezza maratona, a premiare l’organizzazione dell’Atletica Città Bianca, già distintasi nelle cinque precedenti edizioni della “Maratonina degli Ulivi Secolari”. Aggiungo che la decisione, peraltro caldeggiata da Giacomo Leone e dalla Fidal Puglia, è giunta quasi in ritardo costringendo gli organizzatori a fare gli straordinari, disponendo di soli tre mesi. Assente il sabato precedente la gara (che ha visto lo svolgersi di gare giovanili, l’esibizione di artisti in piazza, un convegno sullo sport di durata e dieta mediterranea, orecchietta party e visita al centro storico) per impegni familiari e i societari giovanili a Bari, il mio racconto comincia la domenica mattina.
Precise indicazioni indirizzano sin dall’arrivo in paese all’ampio parcheggio, lontano però oltre un chilometro dalla partenza, fissata in via Pola. Bagni chimici nel parcheggio, tanti altri sparsi avvicinandoci alla partenza, altri nel punto di distribuzione di pettorali e pacchi-gara, non c’è da lamentarsi. 12 euro l’iscrizione base, 6 euro in più per il pacco gara che si risolve in una maglietta tecnica celeste, mancano però i promessi prodotti tipici. Veloce e ordinata la distribuzione dei pettorali con annesso chip, resto allibito nel sentire quanto mi dichiarano alcuni atleti di Putignano, che dispongono del chip, ma non del pettorale, pur essendo regolarmente iscritti. 38 euro per le iscrizioni last-minute: francamente mi sembra un po’ troppo…
Intanto ci siamo cambiati, la zona partenza è già un arcobaleno. L’incanto dei vari colori delle divise sociali, i raggi del sole, mani che si alzano e festeggiano. Zona transennata ottimamente, in avanti le donne che partiranno con 5 minuti di anticipo rispetto agli uomini, uomini divisi in gabbie di età dai più giovani ai più grandi. Nonostante l’organizzazione abbia fornito un tagliando da indossare indicante la propria categoria, non mancano i furbi che entrano nelle griglie dei più giovani: non è corretto, non è giusto, ma sono cose che purtroppo si verificheranno sempre. Il minuto di silenzio per ricordare le vittime di Boston, la piazza diventa muta, un brivido mi percorre la schiena immaginando cosa accadrebbe se ci fosse una bomba anche qui. Il cattivo pensiero dura per fortuna un attimo, lo sparo del Giudice manda in avanscoperta le donne, precedute da Annalisa Minetti, cantante ed atleta paralimpica, e dal sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella. Il plotone degli uomini può ora avanzare e compattarsi, sul megaschermo le nostre facce, le espressioni più nervose e decise sono tra chi compone le prime fila. Miracolosamente, atleti più anziani di me mi sono già davanti, sono stati davvero velocissimi a guadagnare posizioni… Manca ancora tempo, la voce di Michele Cuoco, presidente provinciale della Fidal Brindisi e speaker odierno, ci invita a pazientare ancora qualche istante.
E’ tutto pronto, lo sparo del Giudice, coriandoli nel cielo, musiche festanti, la gente ordinatamente dietro le transenne ci saluta e ci incita, il Campionato Italiano è cominciato. Primi quattro chilometri in Ostuni, descritti come pianeggianti ma che in realtà non risparmiano da subito diversi saliscendi anche se di modesta entità. Il giro in paese è allietato da bande musicali, artisti di strada; il passaggio poi sul punto di partenza/arrivo, è un tripudio di suoni, musiche, bolle di sapone, grida, festeggiamenti. Applaude anche Francesco Caliandro, complimenti Ciccio per i tuoi grandi risultati di quest’anno. Preciso come sempre il lavoro dei pacer coordinati da Ignazio Antonacci: data la doppia partenza si sono anche dovuti sdoppiare per regolare l’andatura delle donne e degli uomini….
Lasciata Ostuni, il percorso attraversa zone più rurali, tornano a farsi vedere gli ulivi secolari che danno il nome alla manifestazione. Si procede sulla provinciale n. 29 che porta a San Michele Salentino, il percorso è in lieve discesa, anche se non mancano piccoli saliscendi. Il percorso è blindato al traffico, addetti sorvegliano continuamente che tutto vada per il meglio, vele indicano il progredire dei chilometri. Rifornimenti e spugnaggi sono posti come da regolamento, occorre già evitare le signore che sono nelle retrovie, anche se più pericolosi sono gli altri maschietti che, cambiando continuamente direzione, tagliano la strada. Al 10 km sono con il gruppo dell’ora e 45’, il pacer consiglia a chi lo affianca che è il momento di prender gel o zuccheri… A breve comincio a capire il consiglio: abbiamo svoltato a destra, la strada comunale 52, più stretta e più impervia, comincia a sacrificare i nostri muscoli in una serie continua di saliscendi che si sentono decisamente nei muscoli delle gambe. Abbiamo intanto intrapreso la provinciale n. 28 Francavilla Fontana – Ostuni, occorre recuperare quanto guadagnato in discesa sull’altra provinciale, si sale e frattanto cresce la fatica, il caldo aumenta e si fa sentire e tanti cominciano a mollare. Per fortuna non manca l’acqua ai ristori, anche se diversi atleti mi faranno presente la mancanza di sali – dal 10 km in poi - che avrebbero decisamente aiutato. Per fortuna ho con me due gel, ingurgito il primo al 13° e il secondo al 17°, sono letteralmente manna dal cielo per i miei muscoli. Il top deve ancora arrivare, il 19° km è come preventivato il più duro ma ci riporta in Ostuni, comincia a sentirsi profumo d’arrivo, riappaiono bande, sbandieratori, artisti, per noi conta ormai solo l’arrivo. Il viale, anche l’arrivo è in salita, la voce dello speaker, il bip del chip, i giudici a rilevare il pettorale, la medaglia al collo, il chip da restituire (grazie Alessandro Belotti, per avermi aiutato, la tua umiltà ti fa ancora più grande!), il ricco e lungo, lungo ristoro finale (the, succhi, dolcetti, acqua e frutta), ragazzi è fatta, il ginocchio si è bloccato, zoppico, ma devo andare da mia moglie.
Mia moglie è quasi sul punto d’arrivo a scattar foto, mi becco anche un rimprovero dai giudici, ma sono da lei, tolgo la canotta bagnata e mi metto a scattar foto dandole un attimo di tregua. L’intervista al volo dello speaker, mia moglie riprende a scattare foto e mi manda a cambiarmi. Arriva ancora tanta gente, stupende le scene di gioia, di soddisfazione, di sofferenza, di rabbia: è la vita del podista, c’è chi realizza il personale, chi lo ha clamorosamente fallito, chi si accontenta, chi pretende tanto… Riattraverso il ristoro, c’è anche la distribuzione di buon formaggio grana da parte di uno sponsor, c’è qualche atleta che si è provvisto di sacchetto e fa la spesa… A me interessano più i commenti, tutto lodano l’organizzazione.
Mi cambio finalmente, scambio parole ed impressioni con tanti amici, i pacer mi offrono un buon bicchiere di birra e rivedo il buon Vito Porcelli tornato tra noi!
Ero stato buon profeta incontrandolo in mattinata al parcheggio: Ivan Di Mario (Pol. Molise Campobasso) vince la gara in 1:09:46 su Maurizio Leone (Cosenza K42), secondo in 1:09:52, e Valerio Brignone (Cambiaso Risso Genova), terzo in 1:11:33. Michele Bruzzone (Cambiaso Risso Genova) è quarto in 1:13:14 su Antonello Barretta, quinto in 1:13:27, e Alfonso Ruocco, sesto in 1:13:33, entrambi dell’Isaura Valle dell’Irno. Gennaro Bonvino (Biancoverde Giovinazzo) – primo pugliese – è settimo in 1:13:46 su Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie), ottavo in 1:14:07, Angelo Pazienza (Bitonto Runners), nono in 1:14:13, e Donato Masciale (Bitonto Runners), decimo in 1:14:19. 2257 gli uomini al traguardo.
Tra le 297 finisher al traguardo, spicca Palma De Leo (GS Lammari) che vince in 1:24:39 davanti a Paola Bernardo (Amatori Corigliano) – prima pugliese – seconda in 1:25:06 e Rosa Luchena (Due Sassi Matera), terza in 1:26:39. Quarto posto per Roberta Boggiatto (Running Club Futura) in 1:27:38 su Tatiana Betta (Pod. Messina), quinta in 1:28:32, e Simona Di Donato (Runners Chieti), sesta in 1:28:43. Marisa Russo (Marathon Massafra) è settima in 1:28:43 su Concetta Franzese (Enterprise Benevento), ottava in 1:29:21, Gaetano Scionti (Asd Stilelibero), nona in 1:29:56, e Mara Lavarra (Amatori Putignano), decima in 1:31:05.
Mentre ancora continuano gli arrivi (sforato alla grande il previsto muro delle 2h45’), cominciano le premiazioni alla presenza del Sindaco, di Annalisa Minetti, del presidente della Fidal Puglia, Angelo Giliberto, del consigliere nazionale Fidal, Giacomo Leone, e di Ottavio Andriani, colui che si è oggi guadagnato qualche “benedizione” essendo il supervisore del “tostissimo” percorso. Si parte dal podio dei primi arrivati uomini, per passare alle prime tre donne, poi assoluti/e e tm/tf categorie che non concorrevano per il titolo nazionale. E’ il turno delle fasce di età, a partire dai 35m, che si son giocati il titolo nazionale: i vincitori di ciascuna categoria ricevono la maglia di campione italiano, oltre a medaglia e cesto di prodotti tipici, riservati anche agli altri due componenti del podio. E’ il momento delle società: tra gli uomini vince – bissando Monza – la Cambiaso Risso di Genova (304 p.) su Pedone Riccardi Bisceglie, seconda con 274, Cosenza K42, terza con 231, Montedoro Noci, quarta con 227, Isaura Valle dell’Irno, quinta con 227, e Libertas Lamezia, sesta in 217; al femminile vince la Runners Chieti con 249 punti su Barletta Sportiva, seconda con 205, Archimede Siracusa, terza con 183, Amatori Teramo, quarta con 153, Pod. Lattanzi, quinta con 153, e Salerno Running Club, sesta con 130.
I saluti finali chiudono la manifestazione e rimandano a Feltre per il Tricolore dei 10 km ad Agosto…
Giudizio finale: ottima l’organizzazione dell’Atletica Città Bianca che non ha lasciato nulla al caso, garantendo a tutti i partecipanti, dal primo all’ultimo, di correre in maniera sicura e protetta. In più è divenuta una festa per l’intera Ostuni, consegnando ai podisti il messaggio di essere ospiti benvoluti. Complimenti, quindi, alla città di Ostuni, a tutta l’Atletica Città Bianca e all’intera organizzazione.
I Campioni Italiani:
UOMINI
MM35: Ivan Di Mario (Polisportiva Molise Campobasso) 1h09:47
MM40: Maurizio Leone (Cosenza K42) 1h09:53
MM45: Valerio Brignone (Cambiaso Risso Running Team) 1h11:34
MM50: Felice Tucci (Atl. Casone Noceto) 1h15:36
MM55: Giuseppe Sestito (Violetta Club) 1h21:03
MM60: Michele Gallo (A. Pod. Valtenna) 1h19:34
MM65: Elio Rubis (Atl. Valle Brembana) 01h28:53
MM70: Giulio Passot (Nuova Atletica Isernia) 1h36:08
MM75: Nino Menghi (Atl. Mameli Ravenna) 1h48:18
MM80: Domenico Memoria (ASD F.A.R.T. Sport) 01h59:55
DONNE
MF35: Palma De Leo (G.S. Lammari) 1h24:39
MF40: Tatiana Betta (A.S.D. Podistica Messina) 1h28:32
MF45: Rosa Luchena (G.S. Due Sassi Matera) 1h26:39
MF50: Alba Vitale (ASD Road Runners Maddaloni) 1h33:15
MF55: Silvia Bolognesi (Cambiaso Risso Running Team GE) 1h32:07
MF60: Gabriella Martini (Podistica Savonese) 1h41:38
MF65: Franca Costantini (Gruppo Pod. Amatori Teramo SSD) 1h48:24
MF70: Ofelia Mariani (ASD Runners Chieti) 2h04:03
P.s.: La classifica femminile di società su riportata si riferisce a quella usata durante le premiazioni, senza tenere conto del numero di punteggi utili (vedi disposizioni Fidal): pertanto la classifica ufficiale è da intendersi corretta nel seguente modo: successo per il G.P. Amatori Teramo con 153 punti (9 punteggi) su Salerno Running Club, seconda con 130 (9 punteggi), terza Runners Chieti con 249 (8 punteggi), quarta Barletta sportiva con 205 (8 punteggi), quinta Avis Mobilificio Lattanzi con 153 (7 punteggi), sesta Athletic Team Palagiano con 102 (7 punteggi).