Maratona e dintorni
Berlin Marathon: l’allenamento di Eliud Kipchoge
20 Settembre, 2017
Oramai mancano pochi giorni alla 44^ edizione della Berlin Marathon in programma domenica 24 settembre. Uno dei grandi protagonisti annunciati sarà il keniano Eliud Kipchoge che vanta un primato personale di 2h03’05” Vi proponiamo alcuni suoi allenamenti che…
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I quattro fattori principali sono la Condizione Fisica, la Coordinazione, il Controllo e la Costituzione Corporea. La prestazione sportiva è ottenuta dall’interazione continua e reciproca di tutti questi fattori.
CONDIZIONE FISICA
La condizione fisica è ottenuta dallo sviluppo delle Capacità Condizionali e dall’efficienza degli Apparati Cardiocircolatorio, Respiratorio e dal Metabolismo Muscolare. Le Capacità Condizionali sono la Resistenza, la Velocità e la Forza (forza massimale, forza veloce e forza resistente), esse sono fondate sull’efficienza dei meccanismi energetici e sono collegate ai processi biochimici e funzionali controllati dal sistema endocrino. Possono anche combinarsi tra di loro formando: la Resistenza alla Velocità (resistenza + velocità), la Forza resistente (forza + resistenza) e la Forza Veloce (forza + velocità).
La Resistenza Aerobica dipende dalle capacità polmonari e cardiocircolatorie, dalla capacità dei tessuti muscolari di utilizzare l’ossigeno e dalle caratteristiche ematiche. Un’attività finalizzata alla resistenza , per essere sempre efficace, deve continuamente creare nuovi adattamenti fisiologici. L’incremento della capacità aerobica provoca l’aumento del volume ematico, l’aumento del diametro dei capillari, l’ipertrofia del miocardio e la diminuzione della frequenza cardiaca a riposo. Non esiste un allenamento di resistenza “generico”, l’allenamento di questa capacità è specifico per ogni disciplina della corsa. Nell’allenamento della resistenza anche se sono importanti gli aspetti psicologici, emozionali e motivazionali ad essere determinanti sono le componenti biologiche, in particolare il massimo consumo di ossigeno, la soglia aerobica, la soglia anaerobica, l’accumulo di acido lattico ed il suo tempo di smaltimento, la massima potenza lattacida, il quoziente respiratorio e la frequenza cardiaca durante l’allenamento.
COORDINAZIONE
Le Capacità Coordinative servono per l’organizzazione e la regolazione del movimento, il loro sviluppo è dato dalla maturazione del sistema nervoso centrale che consente un elevato controllo del movimento ed una migliore coordinazione. Le capacità coordinative permettono all’atleta di dosare, adattare e ottimizzare il suo gesto tecnico, la corsa si instaura sulle capacità di equilibrio, di differenziare le spinte, di differenziare le tensioni muscolari, di dosare la forza muscolare correndo a diverse intensità e così via. Più abilità apprendiamo in forma variata e più sviluppiamo le capacità coordinative, esse sono: adattamento e trasformazione, controllo motorio, apprendimento motorio, accoppiamento e combinazione dei movimenti, orientamento, equilibrio, reazione a stimoli ottici o acustici, ritmo e differenzazione cinestetica (la capacità di percepire i parametri di forza, tempo e precisione e di saperli modificare, si esprime nella precisione ed economia del gesto tecnico).
CONTROLLO
Il controllo dell’azione è caratterizzato dai processi emotivi, motivazionali e cognitivi che determinano il grado dell’esecuzione del gesto tecnico e della prestazione sportiva.
COSTITUZIONE CORPOREA:
Esiste una correlazione tra le caratteristiche antropometriche ed i risultati sportivi, è importante determinare gli indici ottimali di costituzione individuale somatica più adatti alle diverse discipline della corsa. Possono influire sulla prestazione sportiva le seguenti differenze morfologiche: le proporzioni e le misure dei segmenti corporei, la massa muscolare, la distribuzione percentuale delle fibre muscolari, il rapporto tra massa magra e massa grassa, il peso specifico e la mobilità articolare.