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Lunedì si è svolto il sorteggio per definire la lista dei fortunati che alle ore 10 di domenica 10 settembre potranno schierarsi sulla via centrale di Courmayeur al via del trail “più duro del mondo”: il Tor des Geants; 330 km con 24.000 metri di dislivello positivo (ma che secondo le ultime e più precise misurazioni risulterebbero essere 340 km e 31.000 mt) per percorrere l’intero periplo della Val d’Aosta utilizzando le Alte Vie n. 1 e 2, impiegando un tempo massimo di 150 ore.
I preiscritti alla gara erano 2074, che per effetto dei coefficienti inseriti per favorire chi aveva già tentato la sorte negli anni scorsi, i cui nominativi sono stati inseriti più volte nella lista, sono diventati 2708 nomi inseriti nell’urna virtuale del sito incaricato di eseguire il sorteggio: Random.Org.
Complimenti quindi ai 750 atleti che potranno perfezionare l’iscrizione nei prossimi giorni e avranno la possibilità di vivere un’esperienza che per la maggior parte dei concorrenti, fatta eccezione per i primi che chiudono la gara sotto le 100 ore - o addirittura 75 come il vincitore dello scorso anno Oliviero Bosatelli -, travalica il significato di competizione per assumere i connotati di un viaggio fuori dal tempo e dalla routine quotidiana, accompagnati da un’organizzazione perfetta e accuditi da centinaia di volontari che li accoglieranno in ogni momento come si accoglie un vero amico.
Tra i concorrenti estratti figurano il romano/londinese Giorgio Manoni e la spagnola Ana Bustamante, che nella passata edizione hanno tagliato il traguardo di Courmayeur in ultima posizione, allo scadere delle 150 ore, ricevendo festeggiamenti quasi superiori a quelli riservati ai vincitori. Sarà presente anche il simpaticissimo Makoto Yoshimoto, conosciuto come “Uomo zainone” in virtù dello zaino enorme che utilizza in gara e nel quale sistema di tutto: dall’ombrello alle infradito, non dimenticando una copia di quotidiano (che ripara dal freddo) e la mitica camicia hawaiana da indossare all’ultimo rifugio- il Bertone - per presentarsi al traguardo con eleganza tutta “orientale”.
L’edizione 2017 si presenta sotto i migliori auspici dopo la diatriba del 2016 che ha visto contrapporsi i VDA Trailers, organizzatori del Tor, alla regione Val d’Aosta che aveva organizzato il 4 K, una gara sugli stessi sentieri ma percorsi in senso inverso nella settimana precedente il Tor: il tutto essendo causa di notevoli malumori in Valle e nel popolo dei trailer. Quest’anno ci sarà un solo Tor, per espressa rinuncia della Regione stessa a organizzare una nuova edizione della gara parallela.
A questo punto, per chi sarà al via in settembre non resta che programmare allenamenti intensi che non riguarderanno solo gambe e fiato ma soprattutto testa e determinazione che, come ho potuto verificare personalmente nel 2016 nei miei 280 km di Tor, sono fondamentali per giungere al traguardo. Essendo nuovamente tra i sorteggiati avrò la possibilità di far tesoro dell’esperienza fatta.
Per tutti sarà comunque un’esperienza che difficilmente potranno dimenticare.