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Si inizierà il 27 dicembre alle ore 19 con L’uomo dei podi Riflessioni psicologiche su un atleta vincente, di Matteo Simone e Antonello Vargiu (Aracne editrice, Roma, 2016). Ospite d’eccezione, il vicecampione del mondo di atletica mezzofondo (800 e 1500 m), Gildo Tomaiuolo.
La presentazione del libro avverrà presso Frizzi e Lazzi, corso Manfredi 303, punto vendita dell’amico Michele Spagnuolo, un atleta d’eccellenza sia per le gare ardue a cui partecipa e sia per la sua opera di coinvolgimento nei confronti dei comuni cittadini, ad iniziare a camminare o correre per strada o sentieri e partecipare gradualmente e progressivamente ad uscite in montagna o gare di corsa su strada. Il moderatore sarà Vincenzo Di Staso, giornalista.
Il volume porta la firma di uno psicologo e di un atleta, Simone e Vargiu. Lo psicologo è quasi una guida o un accompagnatore, che insieme all’atleta è partecipe dei misteri della corsa, mostrando la stessa curiosità, stupore e appagamento. La corsa, per quanto scaturisca dalle contrazioni muscolari, dalle scariche neuronali, dagli appoggi dei piedi e si leghi indissolubilmente con sudore, dolore e affanno, non trascura i pensieri, le emozioni e i ricordi del nostro spettatore interiore: sia esso psicologo o meno. Questa è la magia della corsa, un’esperienza estetica e motoria, un modo di esserci col corpo e con la mente, in un perfetto equilibrio.
Il 29 dicembre, ore 19, si presenterà il libro Ultramaratoneti e gare estreme (Prospettiva editrice, Civitavecchia 2016). Il moderatore dell’evento sarà Gianluca La Tosa, Perito grafologo, Docente di Grafologia dell'Età Evolutiva ed amico del Team Frizzi e Lazzi. Sarà una serata all’insegna della fatica dello sport, con due ospiti di eccezione, il Campione Italiano di Maratona Dario Santoro, nativo di Manfredonia come me, Matteo Simone, che circa trent’anni fa sono dovuto andare via alla ricerca di nuovi mondi.
In questo libro parlo anche di atleti di Manfredonia, compreso Vito Rubino, il ricercatore ingegnere espatriato anche lui in nuovi mondi per sperimentare non solo nell’ambito lavorativo ma anche in ambito sportivo, attraversando in bici tutta la l’America col portare a termine la RAAM (Race Across America).
La settimana della cultura, psicologia e sport si concluderà venerdì 30 dicembre, alle ore 18.30, presso la Sala Polivalente delle Civiche Bibiblioteche Unificate, Corso Manfredi 22, con la presentazione del libro Carlos Castaneda incontra don Juan, uno sciamano divenuto suo maestro.
La moderatrice sarà Mariantonietta di Sabato, Vice Direttore manfredonianews.it.
Si tratta di un libro in cui descrivo le esperienze raccontate da Castaneda nei suoi scritti, attraverso i quali si può comprendere come alcune esperienze riescono ad elevare la consapevolezza, soprattutto affidandosi a maestri, guide, persone che ti possano indicare delle strade: nel caso di Castaneda, il maestro è stato Don Juan, che ha utilizzato metodi stravaganti per demolire le rigide barriere mentali di Carlos, uomo accademico. A volte è importante uscire fuori dalla “zona di comfort” per scoprire doti particolari che non si sa di possedere. A volte può essere uno sport che praticato ci fa accorgere di sperimentare benessere: per esempio a Manfredonia succede che qualcuno inizi a seguire Michele Spagnuolo nelle sue uscite sperimentando piacere e benessere.
E, dopo l’evento, tutti insieme si cammina, perché questo è un obiettivo di Michele Spagnuolo a Manfredonia, ed anche il mio in quel di Roma attraverso la Move Week, la settimana del movimento, che coinvolge sempre più gente nella pratica dell’esercizio fisico per star bene insieme.
Abbiamo letto il libro Ultramaratoneti e gare estreme (298 pp., 14 €), gentilmente inviatoci, e ci siamo convinti, anche dalle note autobiografiche che traspaiono dalle pagine, che l’insegnamento di Simone sia più ‘socratico’ che ‘aristotelico’, si giovi cioè più della parola, e della pratica in scarpette da corsa, che della scrittura. Sicuramente la nazionale italiana di Ultramaratona ha ricevuto conforto e motivazioni dalle parole di Simone, frutto di studi personali e di una lunga serie di colloqui con gli atleti protagonisti. Tra essi, quasi tutti i più grandi campioni di ultramaratona e ultratrail degli ultimi vent’anni, da Ivan Cudin a Monica Casiraghi, da Giorgio Calcaterra a Lisa Borzani, da Francesca Canepa alla non meglio identificata Valentina alias UltraVale. Alcune di queste interviste erano già apparse su Podisti.net. Toccante fra tutti il racconto di Corrado Mazzetti, poco più che dead man walking, eppure riportato al mondo dall’attività fisica.
Il succo delle riflessioni di Simone è concentrato alle pp. 24-30, 249-291, e sintetizzato da alcune sigle facili da ricordare: ORA, Obiettivi – Risorse – Autoefficacia; ROSA, Respiro – Osservazione – Sensazioni – Attenzione; più complessa la sigla della “terapia professionale” di Simone stesso, EMDR, Eye Movement Desensitization and Reprocessing. Ma, ripetiamo, l’efficacia dei suoi consigli andrà sperimentata in modo ‘socratico’, vivendo in un certo senso con lui. Molto meno felice ci è parso il libro, troppo lungo e complicato, a cominciare dalle ben tre o quattro presentazioni-introduzioni per iniziati, e continuando con pagine spesso ripetitive. Come il rapporto di Vedilei col medico, ripetuto tal quale a p. 48 e 118; gli inizi della Casiraghi, tali e quali a p. 38 e 212; quelli di Cudin, ripetuti a 59 e 212; gli esordi di Angelo Fiorini (pp. 37 e 211), poi di Marco Zanchi, raccontati a p. 39 con nome e cognome e a 213 con riferimento a un misterioso atleta della nazionale. E si dovrebbe continuare.
Per concludere con una infinità di errori di stampa, tra accenti, apostrofi, virgole, parole scritte in maniera alternata, po’ o sì o ce con accento, senza accento, con apostrofo (c’è lo siamo gustati, p. 116), parole sbagliate per battiture scorrette o per altro, come il together scritto regolarmente togheter.
In casi come questi, un rigoroso editing avrebbe reso il libro all’altezza di quello che sicuramente valgono gli insegnamenti di Simone. [F. M.]