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Integriamo l’impeccabile articolo del collega Fabio Maderna con alcune impressioni da concorrente in quanto, dopo un paio di comparsate nella non competitiva da 9 km circa, quest’anno ci siamo schierati ai nastri della manifestazione più importante, complice anche una offerta last minute che consentiva, dopo i primi 1800, un’iscrizione light senza pacco gara.

Il percorso della gara è sicuramente filante da quando si è passati al giro unico. Ci sono diverse curve ma è praticamente piatto. Bello il passaggio nella pista di atletica al km 10. Ci avevano detto che il panorama non sarebbe stato il massimo, ma girando in periferia il verde non mancava. Puntuali le indicazioni chilometriche, ottimo il servizio pacers, un plus che non si trova dappertutto su distanze sotto la maratona.

Organizzazione da promuovere a pieni voti anche per altri aspetti, come la riconsegna borse. Quando siamo arrivati allo “sportello” la ragazza aveva già adocchiato il numero di pettorale e preparato la borsa. Doccie e phon in spogliatoio, dove abbiamo avuto l’impressione che stazionasse anche un membro dell’organizzazione per evitare possibili furti. Super.

Unica possibile pista di miglioramento è quella relativa ai flussi nella tensostruttura, come riportato da Maderna. Entrare ed uscire è stato quasi faticoso come correre la gara, mentre all’interno ristori e consegna pettorali erano ben presidiati.

Concludiamo con la penosa prestazione del redivivo Podista Parvenu. Grasso come un frate, all’arrivo si vantava di aver battuto il velocissimo Pietro Britta, peccato che quest’ultimo si sia infortunato ed abbia concluso solo per onor di firma... Crono da dimenticare, 11 minuti sopra il suo personale, Parvenu ha preceduto di solo una quarantina di secondi il famoso quanto lento DJ, altro suo coetaneo: sunset boulevar.

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