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Apparentemente così simili eppure diverse, questa potrebbe essere una definizione molto sintetica dei prodotti presi in esame.
In effetti ad una prima impressione non parrebbe facile trovare sostanziali differenze, i drop sono simili ( 10 e 11 mm) , anche i prezzi proposti da Diadora sono molto vicini ( elemento che potrebbe significare una differente qualità del prodotto) , anche se ciò potrebbe essere spiegato da determinate politiche commerciali.
Invece utilizzandole in modo vario ed estensivo ( nel corso del test sono stati percorsi complessivamente 1100 chilometri) si possono cogliere ed apprezzare le differenze.
Il drop è simile, 10 mm le N-6100 contro 11 mm delle N-4100, e pare correttamente equilibrato tra le scarpe tradizionali e meno recenti , caratterizzate da sostanziali dislivelli antero - posteriori e le più moderne evoluzioni, che vedono una sorta di interminabile corsa della maggior parte dei produttori verso le scarpe piatte, una soluzione spesso non idonea per i tendini del podista medio, in particolare se dedito alla corse collinari e/o montane.
Il peso differisce di 30 grammi a favore delle N-4100, più pesanti, anche se questo elemento da solo non comporterebbe una grande differenza nell’utilizzo. Invece è soprattutto la mancanza della tecnologia Wi5 ( presente nelle N-6100), unitamente alla struttura complessiva della scarpa, a ridurre parzialmente la reattività, a vantaggio di una maggiore protezione. Secondo Diadora la N-4100 potrebbe essere utilizzata anche da podisti con lieve eccesso di pronazione.
Entrambi le scarpe si prestano ad un ampio utilizzo, fino alla maratona, pertanto la scelta dovrebbe essere opportunamente fatta in base alle caratteristiche del runner; si tende sempre, e spesso erroneamente, a standardizzare l’utilizzo in base alla sola tipologia dell’appoggio, neutro? Quindi A3, eccesso di pronazione? Allora ci vogliono le A4. Non è così o non più solo questo il criterio. Oggi la disponibilità di nuovi materiali e moderne tecnologie costruttive amplia, ma spesso complica, la scelta delle scarpe; ci sono delle A3 , comunemente intese come neutre e mancanti o con ridotti supporti mediali che, nonostante pesi molto contenuti, garantiscono un discreto livello di protezione in 260-280 grammi. Oppure le cosiddette intermedie ( A2 secondo le classificazioni ufficiali) che pesano 240-250 grammi e rappresentano un ottimo compromesso tra performance e protezione.
Ovviamente tutti e due i modelli godono dell’impatto Geox, meglio conosciuto come “ la scarpa che respira”, ciò si nota particolarmente negli inserti , che in realtà sono dei veri e propri buchi, nella suola. Non è facile percepire una reale differenza nella traspirazione rispetto ad altre scarpe, ma facciamo atto di fede. Invece certamente sono più portate a raccogliere terra e fango quando si corre off road, anche se il grip risulta sempre discreto anche correndo su fondi irregolari.
In conclusione, siccome ogni piede ha la sua scarpa e viceversa, proviamo a tirare le somme tra i due modelli presi in considerazione. Se sono utilizzati solo per correre a ritmi relativamente lenti ( 5-5’30/km) e da podisti di peso medio ( 70-75 kg) non sarà facile notare , e forse nemmeno percepire, le differenze. Diverso il discorso se si è più leggeri e/o si corre a ritmi più veloci e/o non si hanno problemi di appoggio, in questo caso sono da preferire le N-6100, capaci di restituire maggiore energia ( o disperderne meno, secondo come la si voglia intendere) perché meno strutturate. Altrimenti sono più indicate le N-4100, peraltro utili per tutti i macinatori di chilometri che troveranno soddisfazione anche in una durata delle scarpe ragionevolmente più estesa. Da tutto ciò consegue anche un indicazione in base all’utilizzo che si vuole fare: gare corte, ripetute brevi e medie, fartlek? N-6100, anche per chi non è un peso piuma e non fa 41 passi per percorrere 100 metri ( questo è quanto impiega Usain Bolt ). Oppure, corro la mezza maratona in 1h20’ e la maratona sotto le tre ore? I lunghi e in genere le sedute di defaticamento possono essere tranquillamente corsi dentro le N-4100.