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Materiali e Prodotti

Brooks Levitate 1

Recensione scarpe: Brooks Levitate

17 Novembre, 2017 Maurizio Lorenzini - Redazione Podisti.Net
Leviteranno davvero le prestazioni dei runner che calzeranno le Levitate? La traduzione dall’inglese all’italiano, a dire il vero un po’ forzata, serve per introdurre il nuovo prodotto di casa Brooks, da poche settimane in vendita sul mercato italiano. Un…
Salming Race

Recensioni scarpe , Salming Race

09 Novembre, 2017 Giambattista Rota - Redazione Podisti.net
Marca e Modello Salming Race 5 modello precedente: Salming Race 4 Specifiche tecniche principali Categoria: Scarpa da gara Differenziale (tallone/avampiede): 5 mm (11/16) Peso: 187 gr (peso rilevato per taglia EU 42,5) Utilizzo principale: Gare su strada a…
Salming Enroute

Recensioni scarpe: Salming enRoute

26 Ottobre, 2017 Giambattista Rota - Redazione Podisti.net
Marca e Modello Salming enRoute modello precedente: N.A. Specifiche tecniche principali Categoria: Protettiva massimo Ammortizzamento Differenziale (tallone/avampiede): 6 mm (18.5/24.5) Peso: 260 gr (peso rilevato per taglia EU 42,5) Utilizzo principale:…
Cutered

Protezione della pelle e attività sportiva: alcuni importanti fattori

07 Settembre, 2017 Centro Ricerche e Sviluppo Cutered Laboratoires
Dopo una delle più calde estati del secolo è giunto il momento di tornare a casa e di riprendere l’attività lavorativa: sicuramente uno dei periodi più brutti dell’anno ma, ahimè, da affrontare prima o poi. Ciò che si dimentica però è che nel corso delle…
M430 Polar panoramica

Recensione cardiofrequenzimetro e GPS: Polar M430

28 Giugno, 2017 Maurizio Lorenzini - Redazione Podisti.Net
Ma quante cose devono fare questi aggeggi, oltre a fornire tempi, calcolare distanze e rilevare la frequenza cardiaca? Il quesito è davvero poco amletico per chi vi scrive, un podista poco social ed invece più incline a valutare i parametri che servono…
NB 1080

La rotazione delle scarpe da running: esperienze e considerazioni

09 Giugno, 2017 Maurizio Lorenzini - Giambattista Rota - Redazione Podisti.Net
Per una volta non ci limitiamo ad uno specifico modello ma affrontiamo una questione che riteniamo importante, quasi a tutti i livelli e tipologia di runner. Lo facciamo in casa New Balance, ma naturalmente il concetto di rotazione vale sempre e la maggior…
Recensioni Outdoor Guide 2017

Recensioni: “Outdoor Guide 2017”

01 Giugno, 2017 Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.Net
La recensione odierna non riguarda un libro, anche se le dimensioni di questa opera lo possono far pensare. Outdoor Guide (Mulatero Editore) è infatti composto da ben 290 pagine. Al prezzo di 9 €, la guida di Skialper illustra con chiarezza e metodicità il…

sauncony triumph uomo donna

 

Il prodotto di punta in casa Saucony cambia, di poco, ma qualcosa cambia. Del resto la precedente versione ISO 2 aveva ottenuto diversi “awards” ma forse ancora più significativo il riconoscimento di tanti runners, in particolare quelli dediti alle lunghe percorrenze. Pochi cambiamenti , quindi un’evoluzione che da parte di chi ci metterà dentro i piedi potrebbe risultare più percepita che non realmente riconosciuta.

Suola e battistrada sono identici. Ecco le differenze, incrociando i due modelli per meglio comprenderle.

Nel modello precedente, Triumph ISO 2, erano presenti due inserti in EVERUN:

– la Topsole, posizionata sopra la struttura in POWERFOAM e POWERGRID dell’intersuola (appena sotto la soletta), estesa per tutta la lunghezza della scarpa, con uno spessore di 3 mm

la Landing Zone, inserto sempre in EVERUN (di compattezza leggermente superiore alla Topsole), posizionato in modo visibile sulla zona esterna tallonare della calzatura.

 

Nella Triumph ISO 3 gli inserti sono sempre due, Topsole e Landing Zone, cambia però il posizionamento e l’estensione della Landing Zone, non più visibile sull’esterno della scarpa. Adesso si trova centrata sotto il tallone ed aumentata sia in spessore che in estensione, per un volume complessivo sostanzialmente raddoppiato rispetto alla precedente versione. L’intendimento del produttore è quello di aumentare ancora di più la capacità ammortizzante e di ritorno dell’energia della calzatura.

Il risultato finale, unendo le caratteristiche confermate e le novità, è un autentico concentrato di tutte le tecnologie che dispone Saucony.

A questo aggiungiamo la cura dei particolari, ad esempio la linguetta, che forma un corpo quasi unico con la tomaia e non si sposta durante la corsa, anche in presenza di allacciature non corrette.

Il differenziale (drop) è di 8 mm, basso ma non bassissimo, secondo chi vi scrive ancora nei limiti per evitare problemi al tendine di Achille e al tricipite surale, a meno che non si corra abitualmente in salita ed allora la tensione potrebbe risultare un po’ elevata. Il peso è di 300 grammi nella misura uomo US 9-EU 43; un peso che può sembrare consistente, ma non è così; in una fase dove la ricerca della leggerezza diventa talvolta esasperata è bene ricordare che è difficile avere limitazioni prestative a causa di pochi grammi (in particolare se ci portiamo dietro qualche chilo di troppo…..), invece questa categoria di scarpe (massima ammortizzazione) è particolarmente indicata per proteggere. Diverso il discorso se oltre a possedere tendini e articolazioni da concorso di bellezza siamo capaci di spingere e trarre benefici da scarpe più leggere e più reattive. Ma anche in quest’ultimo caso i necessari chilometri di fondo e defaticamento si corrono al meglio dentro le ISO3.

In conclusione: tante conferme con pochi ma importanti aggiornamenti, del resto un modello vincente si fatica a cambiarlo troppo, un modello tra l’altro tra i più longevi sul mercato, infatti è nato nel 2004. Un prodotto perfetto per macinatori di chilometri, anche nel senso che promette di fare tanta strada prima di esaurirsi, grazie ad una struttura robusta ma che al tempo stesso permette di correre “bene”. Pur non essendo certo una scarpa da fuori strada, assorbe bene i terreni relativamente irregolari, anche in queste situazioni le Triumph ISO 3 dimostrano tutto il loro confort. Come la maggior parte delle scarpe di questa categoria sono idonee ad alloggiare un eventuale plantare ( e ovviamente le solette), una volta accertata la reale necessità

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