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Marca e Modello
Hoka Huaka
modello precedente: NN
Specifiche tecniche principali
Categoria : Massimalista veloce
Differenziale (tallone/avampiede): 2 mm
Peso: 265 grammi
Utilizzo principale:
Scarpa da gara/allenamento, su distanze medie, a ritmi medi e veloci sia su strada che in off-road leggero.
Il mio parere in un flash
La Hoka che non ti aspetti… oltre a quella che ti aspetti
Nuove sfumature in casa Hoka, non più solo massimalismo incondizionato.
Subito , a prima vista, si percepisce che la Huaka ha qualcosa di nuovo rispetto a tutte le altre calzature del parco prodotti Hoka.
Non ho, per varie ragioni, completamente e sempre apprezzato tutti i modelli Hoka che ho avuto l’occasione di utilizzare. Questo soprattutto a causa del fatto che alcuni modelli Hoka top cushioning rendono, a mio parere, difficoltosa l’azione propulsiva del piede il che a sua volta non consente di percepire quel feeling a terra che tanto apprezzo.
Non è il caso delle Huaka. Questa bella calzatura, estremamente leggera, porta il piede sensibilmente più vicino a terra rispetto allo standard Hoka e con il suo drop basso regala una transizione rapida e fluida, il tutto condito da buona reattività ed una super ammortizzazione…E qui Hoka non si smentisce…
Ecco, in flash, la novità : abbiamo ai piedi una vera Hoka ma rivolta anche alla performance!... dove il piede sta su una nuvola (come recita il mantra Hoka) senza essere lontano da terra e senza perciò privarci della necessaria trazione.
Se poi ci mettiamo il fatto che la bella suola in RMAT consente efficaci escursioni off road ecco che abbiamo veramente a che fare con ciò che paragonerei ad una auto da rally : veloce, efficace, assettata, stabile quanto basta e reattiva su strada....così come in grado di filtrare le asperità del terreno assicurando un buon grip in escursioni off road seppur non estreme.
Informazioni generali
Intento del fabbricante : creare una scarpa neutra, veloce ed estremamente protettiva per uso prevalente su strada ma nel contempo adatta, grazie soprattutto al suo potere ammortizzante, a percorsi off-road non etremi.
Tomaia
Caratterizzata dall’assenza di cuciture ed estremamente leggera.
Sistema di allacciatura “HOKA Race-Lace System” a stringa chiusa e clip di sicurezza
Struttura / intersuola / suola
Geometria “flat”. Drop 2 mm. Avanpiede 25mm – Tallone 27mm
Geometria “Meta-Rocker” che conferisce alla scarpa la caratteristica forma leggermente a “banana” che ha l’intento di facilitare la fase di stacco ed uscita del piede dopo la fase di appoggio.
Intersuola realizzata, a tutta lunghezza, in materiale RMAT che si estende fino alla parte esterna della suola. Questo nuovo materiale è in grado di assicurare alla scarpa maggiore dinamicità e reattività rispetto alla tradizionale EVA.
La scarpa viene fornita con la classica soletta Hoka Ortholite già inserita. Nella confezione si trova però anche una soletta aggiuntiva che, se inserita, ha funzioni di riempimento per piedi particolarmente magri oltre che servire per aumentare l’ammortizzazione.
Primo contatto
Leggerezza , morbidezza comodità e basso drop.
Queste sono le mie prime sensazioni calzando la Huaka.
Anche se la linea piuttosto tozza (…il dna Hoka non mente) fa sembrare la scarpa non un peso leggero i materiali utilizzati per la suola e la tomaia portano il peso ad un valore degno di una buona categoria A2 della vecchia nomenclatura.
Si nota subito anche un confortante spazio per le dita e metatarso. Questo consente al piede di assumere una posizione libera, ampia e senza costrizione , a tutto vantaggio della naturale stabilizzazione dell’appoggio che il piede è in grado creare in queste condizioni di lavoro.
Ho utilizzato la Huaka sempre e solo con la sola soletta Ortholite pre-inserita. L’utilizzo delle 2 solette a mio parere allontana troppo il piede dal terreno limitando la bella sensazione di feeling che la Huaka regala nella configurazione a singola soletta.
Tutta la struttura inferiore dalla Huaka contribuisce a creare in confortante cuscino sui cui il piede lavora. Non si tratta del medesimo effetto “Ride Plush” che Hoka ottiene con modelli come la Clifton ma, considerando che stiamo parlando di una scarpa in grado di fornire una ottima reattività (adatta quindi anche a gare e, a mio parere, a ritmi da 3’30” a 4’/km), direi che il livello di confort è piuttosto elevato.
Hoka non è mai stata caratterizzata da drop elevati ma con la Huaka, l’azienda della East Coast, si è spinta oltre : molto vicino al drop zero. Se questo fatto, a detta di molti, può portare ad un miglioramento dell’appoggio ed in generale della biomeccanica di corsa rendendo la Huaka ancora più divertente durante le sessioni di corsa più brillanti, va a mio parere trattato con cautela ed grande attenzione.
A mio modo di vedere l’uso di una calzatura running dal drop così basso va introdotto con estrema gradualità, abituando pian piano il piede, e tutta la catena posteriore della gamba, ad un lavoro ben diverso (e per certi versi più severo) rispetto a quello che si ha con una scarpa dal drop più alto. Godibilità quindi ma anche attenzione ed ascolto di se stessi utilizzando la Huaka. I nostri tendini ringrazieranno.
La morbidezza ed il confort nella parte inferiore non sono del tutto parificati a mio parere dalla qualità della tomaia. Nessuna grossa pecca, intendiamoci ma avrei preferito , anche a costo di aumentare il peso di qualche grammo, un filo di imbottitura in più nella zona del tendine d’achille oltre che delle migliori finiture dei bordi a contatto con il collo del piede. Un plauso che mi sento di fare alla tomaia è rivolto invece alla ottima flessibilità della stessa.
Segnalo anche la grande efficacia del sistema di allacciatura a stringa chiusa e clip di serraggio. Quest’ ultima, una soluzione non comune ma efficace, è in grado di distribuire in modo impeccabile la pressione dell’allacciatura su tutto collo del piede regalando una bella sensazione di tutt’uno del piede con la scarpa. Aggiungo, per la felicità dei triathleti, che la scarpa si allaccia a puntino in pochissimo tempo….e allora via, pronti per il primo passo nelle Huaka.
Sensazioni all’utilizzo
Sottolineo, ancora una volta, l’importanza di adattarsi con grande cautela ed attenzione all’uso di differenziali così bassi. Per me la cautela e l’attento adattamento sono un elemento molto importante per utilizzare con soddisfazione, senza generare sovraccarichi, calzature con questo tipo di geometria. Ritengo questo approccio necessario anche con le Huaka, nonostante la sua ottima ammortizzazione possa magari perdonare qualche azzardo.
Su strada fin dai primi passi vien voglia di spingere. La geometria “Meta-Rocker” della Huaka, insieme al “Full Ground Contact Design” aiuta ad assumere una postura di corsa aggressiva : il busto si trova in modo quasi spontaneo leggermente proteso in avanti per sfruttare la gravità durante l’incedere. Il tutto agevolato dal rapido giro gambe che la Huaka, passo dopo passo, consente. Nell’utilizzo di questa Hoka dall’anima pepata mi sono sentito quindi ben predisposto all’appoggio in avanpiede ,cogliendo poi un uscita ed il successivo richiamo del piede veramente efficaci. Il tutto viaggiando in condizioni di confort veramente alte e che ritengo non comuni in una scarpa nata per ritmi medio/veloci come è , di fatto, la Huaka.
Mi piace sottolineare che non serve essere un top runner, anche un felice tapascione come me può godere di queste caratteristiche e divertirsi di conseguenza. Basta solo saper ascoltare le sensazioni che i nostri piedi e relativi ricettori ci sanno regalare.
Nell’utilizzo fuori strada la Huaka assorbe bene gli impatti e filtra bene le asperità. In off non ho del tutto colto quegli aspetti dinamici che ho assaporato su strada. Posso però dire che il grip assicurato dalla suola in “RMAT” è buono in condizioni di asciutto mentre lo ritengo migliorabile in condizioni di umido o bagnato.
Un neo che ho osservato già dopo non molti Km di utilizzo su strada (…non in off) è il repentino consumo del battistrada della suola “RMAT”. Questo fatto lo ritengo imputabile alla natura fisico/chimica del materiale della suola unito alla forma dl battistrada leggermente affusolato che concentrando la pressione su pochi centimetri quadrati ne accentua l’usura. Mi sento però di dire che nonostante la visibile usura non ho colto cali drastici nella resa dinamica scarpa.
Mi sento di inserire la Huaka tra i tre modelli Hoka che più amo.
La porrei esattamente a metà strada tra la Cifton e la Clayton.
Ritengo la Huaka più reattiva e meno ammortizzante della “plush” Clifton ,ma più ammortizzante e meno reattiva della “racer” Clayton…A breve una bella comparativa!!...in attesa delle annunciate Huaka2…
Buone corse!
Plus Leggerezza Ottimo compromesso tra ammortizzamento e reattività Efficacia del sistema di allacciatura Buone performance anche nell’uso off-road non estremo |
Minus Finiture della tomaia. Soprattutto sui bordi aperti. Rapido consumo della suola con uso su strada. |