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Marca e Modello
Hoka Clifton3
modello precedente : Clifton2
Specifiche tecniche principali
Categoria : Massimalista leggera , massimo ammortizzamento
Differenziale (tallone/avampiede) : 5 mm (29/24)
Peso : 258 gr (peso rilevato per taglia EU 42 2/3)
Utilizzo principale :
Allenamenti su strada a ritmi medio/bassi e medi.
Può essere adatta anche per gare medio/lunghe o lunghe a ritmi medi.
Per atleti di peso leggero e medio caratterizzati da un appoggio neutro.
Il mio parere in un Flash
La migliore espressione dell’ essenza di Hoka : Plush and Lightweight
Quando un’azienda evolve il proprio credo di base applicandolo in maniera ragionata ed attenta ad uno specifico prodotto, molto spesso il successo è garantito.
Questo è quello che a mio parere rappresenta la genesi del prodotto Clifton.
Si partiva da una ottima base la Clifton , che fin da subito riscosse un grande successo per le sue caratteristiche di grande ammortizzazione e confort e, passando per la Clifton2, si è arrivati alla 3 con un miglioramento continuo.
La Clifton ha effettivamente incarnato, fin da subito, il concetto di effetto “Plush” che a mio parere rappresenta la vera essenza di Hoka.
Ma che cosa è in pratica per Hoka l’effetto Plush? E’ il livello massimo di ammortizzazione , come se si corresse su un cuscino “Highest (premium) level of cushion offered by Hoka. Think of it as a pillow-top mattress”. Così si esprime l’azienda della East Coast Americana.
Con tutti i pregi e difetti di correre su un cuscino.
Per pregi intendo la capacità di filtrare alla grande gli impatti a terra regalando appoggi e transizioni morbide.
Per difetti intendo una bassa portanza, soprattutto in zona tallone, che, pur senza alterare la bontà generale della calzatura ed in particolari condizioni di corsa, porta con se una eccessiva cedevolezza con conseguente sensazione di leggera instabilità.
La calzata della Clifton3 è ottima grazie ad una tomaia capace di avvolgere efficacemente il piede distribuendo bene la pressione di allacciatura, e grazie alla maggiore ampiezza della zona avampiede rispetto alle versioni Clifton precedenti.
A questo proposito segnalo con piacere la tendenza dei progettisti Hoka ad aumentare, nei nuovi modelli, il volume disponibile in zona metatarso ponendo così rimedio a spazi per le dita spesso ridotti tipici di molti modelli Hoka.
Informazioni generali
Intento del fabbricante :
creare una scarpa neutra, per uso su strada, estremamente protettiva e nel contempo dal peso contenuto
Tomaia
La tomaia della C3 è la parte che ha subito le maggiori modifiche rispetto alla C2.
E’ caratterizzata dall’assenza di cuciture ed estremamente leggera.
Si notano con piacere una gradevole morbidezza (cosa non scontata in molti modelli Hoka) una buona traspirabilità e tenuta all’acqua (punto debole mio parere della C2 dove spesso ho percepito anche semplici schizzi) così come una maggiore durabilità generale.
Struttura / intersuola / suola
Drop 5mm. Avampiede 24mm – Tallone 29mm
Geometria “semi-flat” in grado di assicurare un grande contatto a terra a tutto vantaggio della dispersione dei carichi derivanti dall’impatto < Full Ground Contact Design>
Struttura basata su una piattaforma molto leggera ottenuta grazie all’ottimizzazione, in termini di peso, della materia prima e della relativa densità < Full-Length Compression Molded EVA Midsole>
Riduzione al minimo delle cuciture < No Sew SpeedFrame Construction >
Geometria <Meta-Rocker> , per facilitare la fase di stacco ed uscita del piede dopo la fase di appoggio, concentrata nella parte avanzata della scarpa
Suola dotata di specifici inserti antiusura nei punti sottoposti al maggior contatto con il terreno <Strategic Rubber Placement Provides Durability>
La scarpa viene fornita con la classica soletta Hoka Ortholite già inserita.
A differenza di altri modelli Hoka precedentemente acquistati non ho trovato nella confezione la soletta aggiuntiva che, se inserita, aveva funzioni di riempimento per piedi particolarmente magri oltre che servire per aumentare l’ammortizzazione.
Per me personalmente non è un gran problema in quanto non ho mai utilizzato la soletta aggiuntiva. Sarebbe però interessate capire se si tratta di un errore casuale di confezionamento o se vi sono effettivi motivi che hanno indotto Hoka a non fornire un componente che per qualcuno poteva essere di interesse. Approfondiremo se possibile…
Primo contatto
Leggerezza , morbidezza, comodità e percezione di drop più basso della media
Queste sono le mie prime sensazioni calzando la Clfton3
Direi che sono sensazioni tipiche di una Hoka e qui dove, a mio parere, abbiamo ai piedi le vera essenza Hoka, lo sono ancora di più.
Ci abbiamo fatto l’occhio e ormai la linea tozza tipica Hoka non desta più particolari patemi o timori di avere ai piedi una “zatterona” ingestibile.
Appena indossata la C3 si nota subito il buono spazio per le dita in zona avampiede e la struttura che copia bene l’arco plantare senza essere assolutamente invasiva.
La parte di tomaia intorno al tallone non è eccessivamente rigida o strutturata. Direi rigida al punto giusto per assecondare e contenere i movimenti del piede del runner dall’appoggio neutro a cui la C3 si rivolge.
Si percepisce anche la leggerezza. Evidenza di ciò e data, per esempio, dalla facilità con cu si eseguono le rotazioni del piede in fase di riscaldamento : quasi per nulla si percepisce l’inerzia della calzatura.
Con la Clifton3 ci si accorge subito che la protezione data dalla suola, in termini di assorbimento dell’impatto, è ai massimi livelli. Grande confort e morbidezza si percepiscono immediatamente.
Questa morbidezza è presente , a mio parere, un filo troppo in zona tallone. Qui avrei preferito una struttura meno cedevole in grado di deformarsi meno sotto carico garantendo così un assetto più costante al variare delle sollecitazioni. Questo soprattutto quando, con il passare dei kilometri, l’appoggio sul tallone per molti runner diviene inevitabile.
Il drop è basso (non bassissimo) come praticamente per tutti modelli Hoka. I 5mm delle C3 regalano ottime sensazioni in fase di appoggio ma ritengo che un certa fase di adattamento (soprattutto per chi viene da anni di utilizzo di drop classici 10-12mm) sia necessaria. La grande ammortizzazione che la C3 offre non espone a severi contatti a terra ma un cauto adattamento al suo ridotto differenziale è, per me, consigliabile. Soprattutto se, come spesso mi capota di vedere, il runner che si approccia al prodotto Hoka non è più giovanissimo.
La morbidezza ed il confort nella parte inferiore sono parificati da una tomaia ottima.
Nessuna cucitura se non dove sia strettamente necessario.
Ottima flessibilità.
Linguetta morbida e stabile
Stringhe piatte e leggermente elastiche (come in genere piace a me) assicurano una allacciatura da 10 e lode.
Via allora… pronti per il primo passo nelle Clifton3
Sensazioni all’utilizzo
Su strada fin dai primi passi si capisce cosa sia l’effetto “Plush” di Hoka.
Atterraggi morbidi , transizioni facili e delicate , leggerezza di una piuma.
Il piacere di corsa è condito dall’appoggio in avampiede facilitato dalla geometria <Meta-Rocker> e dal ridotto drop.
Ottime sensazioni quindi. Non abbiamo una reattività eccelsa ma di certo beneficiamo della massima protezione e di una impagabile sensazione di “corsa facile”.
Ritengo quindi la C3 ideale per le uscite facili (per recuperare un duro allenamento del giorno precedente) e per le uscite lunghe dove l’alta protezione non guasta mai.
Ciò che avrei gradito nella C3 è , come accennato, una zona tallone dotata di maggiore portanza.
Ho infatti riscontrato, soprattutto in condizioni di gambe affaticate quando l’appoggio in avampiede non più così facile, che la cedevolezza della suola in zona tallone porta ad una leggera instabilità. In questa fase viene, a mio parere, meno l’ottimo feeling che , in conduzioni di assetto ideale, la C3 assicura.
Mi sento anche di segnalare un interessante aspetto legato alla versatilità della C3. Infatti, grazie soprattutto alla leggerezza, la Clifton3 non disdegna qualche “sparata” a ritmi medi e veloci pur non essendo nel suo dna una scarpa nata per questo. ”The fast pillow” mi vien da dire….
Ritengo la Cifton3 un “must” nel parco scarpe del runner che , come me , ama una rotazione delle calzature in funzione del tipo di utilizzo e (perché no, quando possibile) dei gusti del giorno.
Vi auguro buone corse con le C3….. in attesa della Clifton4 che già timidamente spunta in USA.
Plus Grande ammortizzazione Leggerezza Facilità della fase di transizione Tomaia ed allacciatura impeccabili |
Minus Supporto in zona tallone migliorabile in particolari condizioni di appoggio |