Quinta edizione di questa manifestazione, che si svolge in una parte del X Municipio di Roma, a cui partecipo per la prima volta.

E’ una giornata fresca e poco assolata; la novità di questa edizione è il chip di rilevamento tempo.

Arrivo sul luogo del ritrovo quasi un’ora prima della partenza e vado a ritirare il pettorale insieme al presidente della mia società.

C’è giusto il tempo di cambiarsi e fare un po’di riscaldamento, che puntualmente avviene la partenza.

Il primo km si sviluppa su un lungo rettilineo, non tanto largo, ai cui lati vi sono parcheggiate le auto; sto attento più che altro a non andare addosso alle altre persone e a non beccare le buche.

Parto parecchio più veloce di quanto volevo, passando al 1° km in poco più di 4 minuti, facendo fatica a rallentare; anche perché dopo il 2°km si entra nella riserva naturale di Dragona, all’inizio su viali asfaltati, poi su un po’ di sterrato, prevalentemente in piano.

Non so per quanto riuscirò a mantenere questo ritmo, che si alza, dal 6° km in poi, quando si esce dalla riserva, in cui è posizionato il ristoro intermedio con sola acqua, dove rallento per bere.

Tra il 6° e l’8° km, il mio ritmo è all’incirca di 4’20”/km, e in questo tratto mi superano sette-otto runners, che non riesco a riprendere prima dell’arrivo.

Negli ultimi due km non riesco ad accelerare, dato che mi sono “spremuto” troppo nella prima metà di gara, e concludo al 44°posto, con un real time di 41’47”, ad una media di 4’11” al km, che rappresenta il mio PB “romano” sulla distanza.

I vincitori risultano essere Marco Giovannini (Calcaterra Sport), con il tempo di 34’27”; mentre tra le donne vince, classificandosi 14^ assoluta, l’atleta della LBM Sport, Elisabetta Beltrame, in 38’10”.

Una gara ben organizzata, con un lauto ristoro finale, ed un buon pacco gara alimentare, che meriterebbe molti più dei 235 arrivati, anche se questo numero rappresenta un aumento di una cinquantina di unità rispetto al 2015.