Partecipo a questa manifestazione per la terza volta, non consecutiva, a due anni dalla mia ultima partecipazione.

La grande novità di quest’anno è che la lunghezza del percorso è stata ridotta a 8km e che, nella mattinata in cui si svolge la gara, ci sono tante gare da corollario in pista, che coinvolgono bambini di tutte le età.

Arrivo al ritrovo della gara, a mezzora dallo start, e dopo aver ritirato il pettorale all’apposito gazebo, mi cambio, indeciso cosa indossare, dato che il tempo è nuvoloso e non fa caldissimo: alla fine opto per la sola canotta societaria.

Sono emozionato, perché per la prima volta, ci sarà mio figlio, che mi aspetterà al traguardo.

Sulla linea di partenza, mi posiziono in un punto dove passando posso salutarlo, e mi accingo ad affrontare i vari saliscendi del parco di Tor Tre Teste.

L’asfalto rappresenta una minima parte del percorso, in più punti ci sono dei giri di boa, in cui, almeno inizialmente, si vedono i primi.

Il mio ritmo è subito sui 4e15 al km, nonostante la conformità del percorso non consenta di avere un ritmo lineare.

Sento le gambe pesanti, forse per la preparazione della maratona, ed allora decido di alzare il ritmo di una decina di secondi.

In un tratto centrale del percorso, vi è una discesa sullo sterrato, piena di radici, in cui cade colui che mi precede: dopo essermi accertato che sia tutto a posto, proseguo la mia corsa.

Sento la necessità di bere, ma non essendoci un ristoro intermedio, penso per un attimo a fermarmi a qualche fontanella del parco, ma alla fine resisto e proseguo.

Dopo il 6° km, si ripassa dove siamo partiti, e appena prima c’è una breve ma ripida salita, che si fa sentire; dalla”cima”di questa salita, si vede la pista dello stadio, dove è previsto l’arrivo, e vedo che il mio piccolo è quasi in posizione.

Cerco di correre il più velocemente possibile, ma la salita posizionata al 7°km mi stronca un pochino, e ne approfittano due-tre runner per superarmi; mi riprendo negli ultimi 3-400 metri in discesa, che portano in pista, di cui si calpesterà il tartan per 300 metri.

Il mio piccolo è a 50 metri dall’arco di arrivo, mi avvicino a lui chiamandolo, lo prendo in braccio e taglio il traguardo insieme a lui, un’emozione più grande di quanto pensassi!

Per la cronaca, concludo la mia gara in 34min e 25 minuti, ad una media di 4e18, finendo al 60°posto assoluto su 247 arrivati.

I vincitori risultano essere tra gli uomini, Davide Maugliani (Atletica Vicovaro), con il tempo di 27minuti e 20 secondi; tra le donne prima, nonchè 47esima assoluta, Eleonora Bazzoni (ASD Runner’s Academy), con il tempo di 32minuti e 55 secondi.

Alla restituzione del chip, c’è il ritiro del pacco gara, costituito da un pacco alimentare ed una maglia tecnica, e ci accoglie un lauto ristoro finale.