Dodicesima edizione di questa manifestazione, che prende il nome dalla festa rionale di uno dei più famosi ed antichi quartieri della Capitale.

Partecipo per la prima volta a questa gara e, arrivando ad un’ora dalla partenza, faccio quasi mezzora di fila per il ritiro del pettorale: la fila sembra scorrere di più per chi si iscrive al momento, rispetto a chi l’ha fatto in precedenza: dovrebbe funzionare al contrario!

Dopo il minuto di silenzio per le vittime dell’attentato di Nizza, avviene la partenza con qualche minuto di ritardo.

Si parte e ci si addentra nei vicoli del quartiere in un susseguirsi di saliscendi, quasi tutti fatti di sampietrini e, nelle prime centinaia di metri, si deve far attenzione, poiché la strada è abbastanza stretta.

Nei primi due km mantengo un ritmo intorno ai 4’40”/km, nonostante dal km 1.4 inizi una salita, pressoché costante, che arriva fino al 3° km.

Ci sono alcune auto che riescono a passare e temo per la sicurezza dei podisti; la stessa cosa la riscontro intorno al 5° km, dove due motociclette sfrecciano a pochi cm da noi.

In salita, riesco a non camminare e a salire con il mio passo; il terzo km lo faccio a 5’30”; in prossimità della “cima Coppi” di questa gara, c’è un ristoro di acqua in bottigliette, che ci voleva proprio…

Si costeggia il fontanone del Gianicolo e da qui inizia una discesa di circa un km: cerco di non strafare, poiché non so cosa mi aspetta più avanti.

Questo km lo corro a 3’55”; poi c’è un lungo tratto di sampietrini, parallelo al Lungotevere: con il mio ritmo, ora attestatosi sui 4’20” al km, riesco a superare parecchie persone, fin quando un giro di boa ci immette sul Lungotevere asfaltato, per un tratto di circa un km, che, con una curva ad “elle”, ci porta sul traguardo finale.

Alla fine, da GPS, il percorso risulta essere di 6,3km, mentre dalle classifiche degli organizzatori risultano 6,7km.

Mi classifico 85° assoluto su 461 arrivati, quasi 130 runners in più rispetto al 2015.

I vincitori assoluti risultano essere Luca Parisi (Roma Atletica Footworks), in 20’52”, e Annalisa Gabriele (Amatori Villa Pamphili), che si classifica 21^ assoluta in 24’22”.

Una gara da migliorare: il ristoro finale dovrebbe offrire qualcosa di solido, oltre ai liquidi; sul percorso sono mancati i cartelli indicanti i km; occorre gestire meglio il traffico dei mezzi a motore; inoltre, migliorare il pacco gara, costituito solo da una t-shirt, o abbassare di qualche euro il suo costo.