Da Comignago a Ghevio di Meina due corse per passisti-scalatori

Domenica, 28 Giugno 2015 23:09 | di Sandro Bottelli |

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Ghevio di Meina

Torna Ghevio, frazione di Meina, già cantata dal poeta spadaccino Felice Cavallotti che l'aveva definita "paese dalle diafane aurore". Ci troviamo nel cuore del Vergante, dove ci sarà un bis domenica 5 luglio con la non meno impegnativa corsa di Colazza. Ghevio ha offerto ai 473 fortunati che l'hanno preferita ad altre corse una decina di chilometri collinari molto scorrevoli e soprattutto ombreggiati dai boschi di castagno. Peccato l'inutile finale su asfalto e sotto il sole, che potrebbe essere tranquillamente eliminato allungando il percorso nella parte alta della Fortezza. E peccato anche per quella troppo precipitosa partenza del minigiro che va spesso a complicare la propria corsa e anche quella del giro lungo tra sentieri già intasati. Qui, però, la soluzione è più semplice: basta far partire il minigiro non dopo cinque minuti ma dopo un quarto d'ora e il problema è risolto. Inopportune, comunque, le intemperanze di alcuni podisti (tra i più giovani) per aver dovuto frenare la propria corsa. Qui si corre per diletto e salute. Chi si sente "sprecato" può tranquillamente emigrare altrove, cioè tra i competitivi, dove troverà senz'altro pane per i propri denti.

Bel podio a Ghevio per il giro lungo con Massimo Vanzan primo, Carlo Carlini secondo e Claudio Guglielmetti terzo. Idem in campo femminile dove si è nuovamente imposta la novarese Mara Dellavecchia attaccando altre due specialiste della corsa in montagna: la vergiatese Adele Montonati (ora residente a Paruzzaro) e la cusiana Giovanna Cerutti, protagonista anche quest'anno di una grande stagione. Ancora Federico Poletti e Martina Boca primi nei 1998-2000 e ormai prossimi al salto di categoria, dove si spera possano continuare sugli stessi livelli a differenza di molti che, annunciati come nuove promesse, sono subito spariti dalla circolazione. Tra i ragazzi più giovani bene a Ghevio anche Davide Pastore e Noemi Velatta, Lorenzo Ponti e Annalisa Mattioli. Insomma, la carne suo fuoco non manca. Attenzione a non bruciarla.

Brumana-Schiavon, largo ai giovani

Sono stati 570 i partecipanti alla serale di Comignago, meglio conosciuta come la Camminata dei "baruzit". Qualcuno si era lamentato per l'eccessiva durezza del percorso e gli organizzatori hanno creduto bene di modificare il tracciato apportando qualche interessante variante. Largo ai giovani per l'ordine di arrivo che ha visto l'affermazione del pratese Andrea Brumana davanti ad Andrea Medina e Massimo Vanzan. Una giovanissima prima classificata anche in campo femminile dove si è imposta la borgomanerese Chiara Schiavon precedendo Katia Rognoni e Monica Moia. Queste, invece, le coppie vincenti nelle categorie giovanili: Luca Allegra e Alice Gattoni, Samuele e Chiara Negrato, Luca Balsarini e Annalisa Mattioli.

Podisti a tutta... birra

Dopo Ornavasso, l'altra sera ci ha provato anche Suna di Pallanza. Kermesse su circuito di 1 km da ripetere 6 volte. Ma attenzione: ad ogni passaggio già pronto un bicchiere di birra, scolando il quale ti venivano tolti dal tempo effettivo 90 secondi, ovvero un minuto e mezzo. Non ci crederete, gli iscritti erano 500 e gli organizzatori, che già avevano chiuso il "bar", si sono visti costretti a riaprire per altri cento arrivati tardi dalle varie "hostarie" del Verbano Cusio Ossola. Conclusione: ettolitri di birra consumati (e andati in pancia anche e soprattutto ad improbabili podisti) e gran lavoro degli addetti alla compilazione di una classifica mai tanto complicata. Per la "storia" di Suna è risultato primo Alessandro Martignoni, precedendo i più famosi (non per la birra) Stefano Cerlini ed Enrico Zambonini. Molta allegria anche tra le donne: Alessandra Betteo, Manuela Baruffaldi e Arianna Cattaldo ai primi tre posti, sicuramente evitando qualche bicchierino di troppo. Prosit.

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