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Non si placa la polemica (come dicono i giornalisti dei tg) sui cani in corsa e sui loro padroni. A Podisti.net si sono rivolte due podiste, e amanti dei cani, ma non al punto da portarli con sé nelle gare XXL. Ospitiamo volentieri il loro punto di vista. Il primo dei pezzi che vi presentiamo è stato originato dall’articolo su un quotidiano locale, che narrava di come la cagnolina Stella, 13 anni e già ‘classificata’ in varie maratone, quest’anno sia stata prima squalificata e poi riammessa nella graduatoria della maratona di Padova, perché titolare della “Run Card” che le aveva già permesso parecchi ‘piazzamenti’ insieme col suo padrone Leonardo Candian. Cinzia ha scritto agli organizzatori di Padova, indi a noi, che le lasciamo la parola. [F.M.]
Sino allo scorso anno correvo maratone, ora che il fisico non me lo consente più vado spesso ad assistere o a dar man forte a compagni di squadra.
Ho notato in questi anni un fenomeno riprovevole, quello della corsa con il cane.
Riprovevole per vari motivi:
1) è uno schiaffo al regolamento, e ve lo dice una persona che si è imbattuta in giudici che applicando il regolamento l'hanno ammonita per uso dell'i-pod.
2) è un comportamento che rasenta il maltrattamento dell'animale. Ho consultato veterinari ed educatori cinofili in tal senso.
Forse la cura dell'animale e la sua salvaguardia non è vostra priorità, e non siete l'ente a ciò preposto (per questo mi sto già attivando su vari fronti), ma siete sicuramente garanti della corretta applicazione del regolamento.
Il sig. Leonardo Candian (pettorale 2181) ERA DA SQUALIFICARE, E NON ALL'ARRIVO MA ALLA PARTENZA!
Leggere poi che invece il cane ha partecipato con un proprio pettorale ed è in possesso di RUN CARD (!) mi ha lasciato di stucco.
Perché non portare allora un criceto, una mucca, un cavallo?
E sottolineo che a me preme la tutela dell'animale; ma se l'unico mezzo per salvaguardarla è fare leva sul regolamento allora è quello che intendo fare.
Lamentele si levano da più parti a questo proposito ma ci mordiamo spesso la lingua. Per questo motivo vi informo che provvederò ad inviare mail alla FIDAL.
Ovviamente visto il dilagare del fenomeno non mi fermerò qui: è mia intenzione promuovere una campagna su questo tema coinvolgendo siti di corsa, riviste ecc.
Sollecita (4 maggio) la risposta dell’ Assindustria Sport Padova, organizzatrice della Maratona di Sant’Antonio.
Ci dispiace aver causato questa situazione di malumore, in passato non avevamo mai avuto problemi a riguardo. La cagnolina Stella, che da anni partecipa alla nostra maratona, è considerata quasi una mascotte dell'evento, poiché partecipa anche alla Corri X Padova ogni settimana da molto tempo; la conosciamo bene e sappiamo essere abituata a correre tale distanza in mezzo alla gente; ci teniamo inoltre a sottolineare che è sempre partita in fondo alla gara.
Capiamo la bizzarria del fatto che le sia stato permesso di avere la Run Card, ma questo non dipende da noi, bensì dalla FIDAL.
Accoglieremo comunque la sua richiesta e le assicuriamo che negli anni a venire ci atterremo in maniera più scrupolosa al regolamento federale.
La tenace (non vorremmo dire ‘mordace’) Cinzia ha prontamente risposto:
Ma avete notato che il cane ha 13 anni? Visto che qualcuno gli ha concesso la run card, forse dovrebbe accertare le sue condizioni di salute, ma ancora più la sua volontà di affrontare queste corse.
Se il buon senso non basta a tutelare i più deboli, allora non resta scelta che appellarsi al regolamento.
13 anni... che le faccian fare una corsetta in campagna a piacimento, non 42 km che non può scegliere, sull'asfalto (abrasioni ai polpastrelli più che probabili) e al caldo; forse molti non sanno che i cani hanno un sistema di termoregolazione diverso dagli umani.
Credo che possa rimanere mascotte dell'evento aspettando il padrone all'arrivo e facendo quello che fanno i cani... annusare, scondinzolare, muoversi, fermarsi, non a piacimento di qualcuno che deve portare a termine 42 km, nel caso specifico in 5 ore.
Ma voi l'avete mai visto un cane trottare per 5 ore sia pure a passo lento? Non credo...
Ho appena portato fuori i miei cani e dopo mezz'ora si sono messi all'ombra pancia a terra... poi dopo qualche minuto han ripreso la loro perlustrazione.
Chissà, forse un giorno la nostra cultura ci porterà a porci un po’ meno al di sopra delle altre creature terrestri, e arrogarci meno il diritto di decidere per loro.