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La recente catastrofe (annunciata) di Londra pone ancora all’attenzione la catalessi della nostra amatissima Atletica, 38° posto nella classifica IAAF per Nazioni, il punto più basso finora toccato.
Come ha insegnato Giambattista Vico, oltre tre secoli fa la storia è fatta di corsi e ricorsi, e se si esamina il passato si scopre che nel 1969 il giovane Presidente della FISU (Federazione Internazionale Sport Universitario) Primo Nebiolo si presentò alle elezioni della FIDAL con la lista Rinnovamento formata da persone grintose e decise per rilanciare l’atletica italiana.
Nebiolo tenne il timone della FIDAL per 20 anni e nel frattempo, nel 1981, diventò Presidente della IAAF.
La sua cura per riportare l’atletica non solo italiana alla ribalta era estremamente semplice, l’atletica-spettacolo attraverso circuiti di meeting di alto livello.
Non a caso solo due anni dopo la sua ascesa alla IAAF il 7 agosto 1983 a Helsinki nascevano i Campionati Mondiali di Atletica Leggera su pista, 153 nazioni e 1572 atleti presenti.
La sua grinta e la sua determinazione ebbero grandi effetti anche in Italia, dall’osservatorio privilegiato di Torino posso dire che si generò uno spirito di emulazione tra gli industriali dell’epoca e l’Avvocato chiamò Boniperti e gli dette l’incarico di creare la “Juventus dell’atletica”, così sono passati da Torino quasi tutti i più grandi atleti italiani, con una formula molto semplice, venivano assunti dalla FIAT e lavoravano part time con un permesso retribuito per allenamento sportivo, non solo, alla fine della carriera sportiva restavano in azienda, superando il massimo problema di oggi, l’Atletica non dà un futuro, se non si riesce a superare questo ostacolo non avremo mai numerosi atleti di alto livello.
Purtroppo Nebiolo dovette lasciare la FIDAL al Colonnello Gianni Gola nel 1989 e fu l’inizio della fine. Il sistema FIAT fu adottato dalle “sette sorelle” cioè le Società sportive militari, copiando il dilettantismo di Stato dei Paesi Sovietici, oggi solo in Atletica (il sistema vale per tutti gli sport olimpici) ogni Società militare può tesserare fino a 50 atleti e 50 atlete e le Società civili non possono rifiutare il trasferimento, ricevono una modesta indennità di preparazione e basta.
La maggior parte delle Società si disinteressò quindi del settore assoluto a cominciare dalla Sisport e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.I problemi dell’Atletica sono moltissimi e complessi a cominciare dall’Educazione Fisica assente o quasi nelle scuole, alla mancanza di una politica dello sport che destini risorse certe e mirate alla Promozione e all’Attività di vertice, ma quello che manca maggiormente è lo spirito di riscossa, la voglia di osare strade nuove anche a costo di sbagliare, quello che non è accettabile è la “morta gora”.
Mondiali | atletica | |||||||
anno | sede | nazioni | atleti | azzurri | finalisti | classifica | presidente | |
1983 | Helsinki | 153 | 1572 | 36 | 9 | 8 | NEBIOLO | |
1987 | Roma | 157 | 1741 | 54 | 13 | 7 | NEBIOLO | |
1991 | Tokyo | 164 | 1551 | 48 | 10 | 10 | GOLA | |
1993 | Stoccarda | 187 | 1689 | 44 | 5 | 11 | GOLA | |
1995 | Goteborg | 191 | 1804 | 49 | 7 | 6 | GOLA | |
1997 | Atene | 200 | 2266 | 64 | 8 | 9 | GOLA | |
1999 | Siviglia | 198 | 1903 | 41 | 10 | 9 | GOLA | |
2001 | Edmonton | 200 | 1766 | 38 | 4 | 12 | GOLA | |
2003 | St. Denis | 203 | 2008 | 40 | 4 | 13 | GOLA | |
2005 | Helsinki | 209 | 1900 | 51 | 3 | 23 | ARESE | |
2007 | Osaka | 200 | 1978 | 35 | 4 | 15 | ARESE | |
2009 | Berlino | 202 | 2101 | 38 | 4 | 19 | ARESE | |
2011 | Daegu | 202 | 1945 | 33 | 3 | 19 | ARESE | |
2013 | Mosca | 206 | 1974 | 57 | 6 | 19 | GIOMI | |
2015 | Pechino | 206 | 1933 | 36 | 4 | 29 | GIOMI | |
2017 | Londra | 204 | 1795 | 36 | 2 | 38 | GIOMI |