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La Corrincesano è la prima dopo le vacanze estive e rappresenta un test per noi podisti del Corrimilano. E’ un po’ come l’esame di riparazione per gli studenti o meglio il test di valutazione che si fa all’inizio dell’anno scolastico per capire il livello di preparazione che è poi una diretta conseguenza del fatto che si siano fatto più o meno bene i “compiti per le vacanze”. I partecipanti a questa gara sono sempre centinaia, io come la maggior parte dei partecipanti, non corro per vincere (ahimè non ne ho le capacità) e quindi cerco e trovo altre battaglie che si annidano all’interno della gara. Queste battaglie sono frutto dell’immaginario dei singoli atleti. Mi spiego meglio: Il livello di preparazione non si può misurare con il cronometro. Infatti il cronometro, non tiene conto della difficoltà del percorso di cui spesso si ignora anche la misura esatta, non tiene conto delle condizioni meteo, della temperatura ambientale, del grado di umidità, del tipo di terreno ecc. Inoltre il cronometro fornisce uno sterile numeretto che se fosse troppo alto, si presta poco a improbabili
giustifiche. Allora, noi podisti ci confrontiamo con pochi diretti avversari. Il bello del Corrimilano è che si è il solito gruppetto di 4/5 persone a prescindere del numero di iscritti. Allora riconosci pregi e difetti dei tuoi competitor. C’è quello che parte a razzo e finisce a caxxo, quello che ti si pianta a un metro di distanza fino agli ultimi cento metri, proprio li trova risorse sorprendenti che usa per arrivare davanti a te di pochi centimetri, c’è quello che lasci andare tanto dopo lo riprendi, c’è l’altro che non conviene superare tanto dopo ti riprende. Ognuno ha il suo gruppetto; ognuno ha i suoi punti di riferimento; ognuno ha i suoi rivali immaginari, conduce le proprie battaglie inventate, a volte si crede vincitore altre volte si autogiustifica con fantomatiche scusanti: oggi ho mangiato il pane, ho messo le scarpe scariche, ho corso con la canotta, sono partito troppo lento, ecc.; raramente perde. In effetti il bello di questo sport, di correre, di gareggiare è che non si perde mai, anzi si vince
spesso! Presentarsi al gonfiabile di partenza e soprattutto a quello di arrivo è già di per sé una bella vittoria, perché come recitava un vecchio slogan “perde solo chi resta seduto a guardare”.
Durante questa estate appena passata, nonostante le proibitive temperature, sono riuscito a fare dei buoni allenamenti; ero pronto quindi a sostenere la mia prova settembrina, ma il piede destro ha deciso di non collaborare e il mio esame è solo rimandato.
Chi corre non è mai bocciato!