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Stavo in piedi davanti alle onde e ne condividevo il respiro.
Sopra di me le stelle brillavano numerose. Sembravano così vicine da poter cadere in testa.
La piazza di Candelaria era illuminata per la festa di Capodanno. Da un piccolo palco musicisti locali riempivano l'aria di canzoni spagnole.
Cinque minuti prima della mezzanotte si è richiesto il silenzio. La musica è stata archiviata. La mente doveva essere piena di pensieri positivi per l'anno futuro.
Il campanile della basilica dedicata alla Madonna ha iniziato a scandire il tempo. Le persone nella piazza sussurravano piano il numero dei rintocchi. L'ultimo, che chiudeva un anno e ne apriva uno nuovo, è stato accolto con un boato a cui hanno fatto eco i fuochi artificiali.
Il cielo si è riempito di stelle cadenti colorate.
Mentre la luna, enorme e rosea, sorgeva dall'oceano, ho sentito il cuore leggero e felice.
Il passato non può più tornare.
Il 2015 è stato, per me, un anno difficile e meraviglioso.
Ho vissuto momenti molto duri che resteranno incastrati in ricordi ciechi. Ha vinto la luce generata dalla fede in un Dio chiamato con molti nomi nel mondo, ma riconducibile a semplice e grande amore.
Podisticamente, tornare a correre la maratona è stata l'emozione più forte. Dopo sette anni e sei mesi, l'arrivo di quei 42,195 km per me ha segnato un traguardo ben più grande della distanza chilometrica della gara.
Dopo questo primo anno nel Casone Noceto, volevo ringraziare in particolare: Pierluigi, per me ormai un secondo papà; il presidente Mauro; Giovanni e Laura e tutti i compagni e le compagne di squadra che mi hanno accolto con affetto.
Se la salute mi assiste, mi sto allenando seriamente per i campionati italiani. Vorrei arrivare questa volta in forma in modo da dare un contributo sostanzioso alla squadra femminile.
Non posso dimenticare il supporto datomi dai triatleti del Bullring di Salò in alcuni allenamenti.
Sempre grazie a loro ho iniziato a seguire i giovani triatleti nella corsa, studiando e preparandomi per un'esperienza colma di gratificazioni.
Non mi ha dimenticato neanche la mia ex squadra, Lippo Calderara. A loro un enorme ringraziamento per avermi dato anni di affetto e di fiducia.
Auguro a tutti un buon anno, ricco di salute e gioia.
L'importanza dei chilometri non sta nel loro numero, ma nel valore che ne attribuiamo.