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Le Olimpiadi son terminate, tutti sul "carro" delle medaglie conquistate, 28 sono gran bel numero per l'Italia, il Governo pontifica "investiremo sulla costruzione di nuove palestre, aumenteremo gli impianti polifunzionali, entreremo nella scuola (sic! sono anni che si afferma che la scuola è il bacino di utenza più importante per formare una cultura motoria e sportiva e ci siamo entrati con 2 ore la settimana quando va bene e quando ci sono Insegnanti competenti), ma fino a quando non ci schioderemo dall'ultimo o dal penultimo posto in Europa (forse nel mondo) in fatto di ore scolastiche di Educazione Fisica e Sportiva, cambierà ben poco!
E la formazione degli Insegnanti? E il loro continuo aggiornamento? Dopo i successi olimpici le "trombe ministeriali" hanno suonato a lungo e hanno prontamente affermato "Grande successo ai Giochi Olimpici", il massimo dirigente del C.O.N.I. "E' stato un grande successo" e così di seguito.
1° considerazione: L'atletica leggera? Che è considerata la regina dello sport che risultati ha ottenuto?
2° considerazione "Le palestre italiane?, gli Impianti Polifunzionali? Quanti sono modernizzati, quanti sicuri e funzionali?
3° considerazione "Abbiamo i campioni, ma dietro chi c'è? C'è un progetto federale o del C.O.N.I. per far "uscir fuori" i talenti sportivi?
I Licei Sportivi? Grande innovazione..........servono a poco come sono strutturati in Italia.
Non conta niente l'affermazione "potenzieremo l'Educazione Fisica e Sportiva", sarebbe stato meglio affermare "Ripensiamo l'Educazione Motoria e Sportiva e connotiamola meglio" oppure "Utilizziamo l'Educazione Fisica e Sportiva per sviluppare le potenzialità di ogni persona".
"Vinco ergo sum: lo sport spettacolo" Oggi chi vince è importante e gli altri? Non tutti hanno le potenzialità per diventare dei campioni nello sport, rispettiamo anche chi non ha queste possibilità e aiutiamoli a "pensare in grande" secondo le loro possibilità. Non parliamo poi delle disabilità in campo sportivo! Anche qui, nonostante tutti gli sforzi possibili e immaginabili, siamo all'età della pietra (salvo casi eccezionali!).
Lo sport, il gioco, giochiamo allo sport da bambini e non pratichiamolo!
Un luogo comune molto diffuso fa risalire l'origine dello sport all'antica Grecia, si tratta di una credenza ingannevole. Se adottiamo una definizione rigida di sport, risulta evidente che quello che noi definiamo con questo termine è qualcosa di profondamente diverso da ciò che facevano i greci. Del resto il termine sport è recente (si fa per dire!), nell'antichità non esisteva nessuna parola analoga. Il termine attuale, di origine inglese (da "disport", parola che indicava divertimenti e passatempi) deriverebbe dal francese antico "desport".
Purtroppo siamo nell'era tecnologica, i bambini e i giovani hanno tutto, non fanno fatica per ottenere qualcosa, sarebbe meglio ogni tanto rispolverare una frase del tipo "fatica, l'avere poche cose, i sacrifici e il dare il giusto valore alle cose".
Io non sopporto i genitori che "spingono" esageratamente i figli nello sport, credo fermamente che lo sport ad alto livello vada fatto se uno se lo sente dentro.
Io credo che debba cambiare in Italia la cultura, la cultura motoria e sportiva,..........."parliamone un po' di più a scuola, diffondiamo questi concetti sui media, lasciamo che ognuno scelga l'attività motoria e sportiva da praticare, senza nessuna spinta esterna". Ritorniamo a valorizzare il gioco, il piacere di giocare, non il gioco-spettacolo, ritorniamo al "piacere di farcela", ritorniamo ai diritti dei bambini e dei giovani, non solo....ai doveri.
"Ogni uomo è quello che ha giocato" (Roberto Ghiretti).
Io sto con i bambini e i giovani (Maurizio Mondoni)