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BIOGRAFIA
Giorgio Calcaterra è nato a Roma l’11 febbraio 1972. Dopo essersi diplomato al liceo scientifico, nel 1995 inizia a lavorare come tassista presso una cooperativa della Capitale. La passione per la corsa nasce all’età di 10 anni: il 14 marzo del 1982 ‒ incoraggiato dal padre ‒ partecipa alla stracittadina della Maratona di Roma. Da lì in poi non si ferma più. Nel 1990, compiuti 18 anni, partecipa alla Maratona di Roma, completandola in 3h29’. Ma trascorrono otto anni prima che Giorgio torni a cimentarsi sui 42,195 km: nell’ottobre del 1998 gareggia alla Maratona del Piceno di Grottazzolina (AP). Da allora il “tassista volante” ha inanellato in giro per il mondo una serie impressionante di maratone, arrivando a correrne 175 nei primi dieci anni, 31 nel solo 2004. Nel 2000 ‒ oltre a realizzare il primato personale con 2h13’15” ‒ stabilisce il record mondiale di maratone corse in un anno sotto le 2h20’ (16), ricevendo per questo un prestigioso riconoscimento dalla rivista specializzata americana Runners’s World. Dopo alcune esperienze nelle gare di 50 km, Giorgio nel 2006 decide di fare il grande salto partecipando alla classicissima 100 km del Passatore Firenze – Faenza. L’esordio assegna la vittoria in 6h45’ e il titolo italiano. Il grandissimo risultato lo proietta subito nel giro della Nazionale di Ultramaratona, con la quale prende parte ad altre edizioni del Campionato Mondiale ed Europeo dei 100 km su strada. Gareggia quasi ogni weekend, il che gli ha consentito di partecipare fino a oggi a più di 1000 gare, con un solo ritiro, al Mondiale di 100 km del 2007.
ULTRAMARATONA
Dopo anni in cui ho corso svariate maratone, le 42,195 km mi sono sembrate gare “facili”. Per facili non intendo che era facile correre veloci, ma semplicemente che i 42,195 km ‒ senza badare all’andatura ‒ avrei potuto improvvisarli in un qualsiasi giorno. La 100 km, e in particolare il mitico Passatore, no, non era una cosa così “semplice”! Avevo sentito racconti che me l’avevano fatta sembrare una gara tostissima! Ti si gonfieranno i piedi e a un certo punto dovrai cambiarti perché sentirai freddo, mi aveva detto un atleta che l’aveva corsa! E molti altri mi avevano raccontato le tante altre difficoltà!
Conclusione: il Passatore per me era diventata una sfida! Quello che prima era stata la maratona ora era diventata la 100 km!
In realtà, ho visto che ‒ almeno per chi riesce a correrla intorno alle sette ore ‒ la 100 km è una gara come tutte le altre, si parte e si arriva senza fermarsi mai. Non è vero che i piedi si gonfiano e sul finale si può sprintare come si farebbe in una gara più corta! Ci si riscalda prima della gara e si defatica subito dopo. Il giorno dopo si è un po’ affaticati, ma si riesce a correre lo stesso!
La 100 km è stata ed è per me una bellissima esperienza!
GARE ULTRA
2003: 1 gara. Pistoia-Abetone Ultramarathon – 50 km, 1° in 3h41’01”.
2004: 1 gara. 1 gara. Pistoia-Abetone Ultramarathon – 50 km, 1° in 3h30’20”.
2005: 1 gara. 1 gara. Pistoia-Abetone – 50 km, 3° in 3h46’55”.
2006: 6 gare, con debutto sulla 100 km al Passatore (27.5), 1° in 6h45’24”. 1° al Campionato Mondiale 50 km a Misari/Seul in 3h09’27” (nuovo personale). 1° alla 100 km degli Etruschi (11.11).
2007: 4 gare. 1° alla 100 km del Passatore (26.5) in 6h49’02”. 1° alla 100 km degli Etruschi (10.11).
2008: 3 gare. 1° nel Campionato Mondiale ed Europeo 100 km nella 100 km degli Etruschi (8.11) in 6h37’41” (nuovo personale). 1° alla 100 km del Passatore (31.5) in 6h37’45”.
2009: 3 gare. 3° al Campionato Mondiale 100 km a Torohut (19.6) in 6h42’05” e 2° al Campionato Europeo 100 km (stessa gara). 1° alla 100 km del Passatore (30.5) in 6h56’36”.
2010: 4 gare. 1° alla 100 km di Seregno (21.3) in 6h28’49” (nuovo personale) e 1° alla 100 km del Passatore (29.5) in 6h51’29”.
2011: 4 gare. 1° al Campionato Mondiale ed Europeo 100 km (10.9) a Winschoten in 6h27’32” e 1° nella 100 km del Passatore (28.5) in 6h25’46” (nuovo personale)
2012: 4 gare. 1° nel Campionato Mondiale ed Europeo 100 km (22.4) a Seregno in 6h23’20” (record personale). 1° alla 100 km del Passatore (26.5) in 6h44’49”.
2013: 4 gare. 1° al Campionato Italiano 100 km alla 100 km del Passatore (25.5) in 6h39’59”
2014: 3 gare. 87° al Campionato Mondiale 100 km (21.11) in 8h29’59”. 1° nella 100 km del Passatore (24.5) in 7h05’06”.
2015: 2 gare. 3° nel Campionato Mondiale ed Europeo 100 km (12.9) a Winschoten in 6h36’49” e 1° alla 100 km del Passatore (30.5) in 7h08’04” (decimo successo consecutivo).
2016: 5 gare. 7° al Campionato Mondiale 100 km (27.11) a Los Alcazares in 6h41’17”. 1° alla 100 km del Passatore (28.5) in 6h58’14”.
INTERVISTA
Come ti sei avvicinato all’atletica e in particolare alle corse di lunga distanza? È stato difficile coniugare all’inizio attività lavorativa e corsa?
All’atletica mi sono avvicinato grazie a mio papà. Un giorno abbiamo visto un manifesto di una gara. Lui mi ci ha portato, ci è piaciuto e così abbiamo cominciato a gareggiare spesso. La mia partecipazione alle gare lunghe è poi venuta spontaneamente: la voglia di correre e la curiosità di provare tutte le distanze era per entrambi molta e così, pian pian abbiamo aumentato i chilometri! Corro da quando avevo 10 anni, per me la corsa è sempre stata parte integrante della mia vita… Certo, qualche sacrificio per far entrare tutto nell’arco della giornata l’ho fatto e continuo a farlo, ma sempre volentieri.
Anche oggi, quanto tempo dedichi alla preparazione delle gare e come riesci a conciliarlo con il lavoro?
Il mio lavoro mi dà libertà di orari, e quindi riesco a trovare sempre un po’ di tempo per correre. L’importante è non perdersi d’animo e andare a correre anche se è tardi o se si ha poco tempo. In questi periodo sto preparando il Passatore e corro per circa 2h30’ al giorno.
Ricordiamo a tutti che nel 2006, alla prima partecipazione, hai vinto la 100 Km del Passatore. Come affronti, tecnicamente, una gara di lunga distanza come questa 100 km?
L’ho sempre affrontata in maniera molto istintiva. Spesso sono partito forte e poi ho avuto delle crisi, che per fortuna non sono mai state grandissime! È sbagliato, lo so, e spero di imparare a gestirla meglio.
Ora vorremmo affrontare qualche punto più “tecnico”. Che differenze ci sono, dal punto di vista della preparazione psico-fisica, fra la maratona e le ultra distanze?
Nelle ultra conta molto la testa. Per carità, anche nella maratona conta, ma in una Cento è tutto amplificato. Quando si è al 30° km, ne mancano 70, e se ci si comincia a pensare nella maniera sbagliata, si rischia di mollare di testa. Nelle ultra quindi bisogna allenarsi ad accettare la distanza, a non pensare troppo ai chilometri che mancano o a pensarci nella giusta maniera. Correre dei lunghi in solitudine può essere uno dei modi per prepararsi psicologicamente ad accettare tutti quei chilometri. Nella maratona si pensa più ai ritmi, mentre nella 100 km più alla distanza. Così negli allenamenti della maratona si fanno ripetute e medi, mentre per la 100 si fanno solo chilometri.
Nel tuo caso che importanza assume l’alimentazione?
L’alimentazione è molto importante sia prima che durante. Io per anni ho esagerato, e per paura di rimanere senza “benzina” la sera mangiavo troppo. Non bisogna esagerare né in un senso né nell’altro. Ma è il cibo che ci consente di correre e bisogna farci attenzione!
A tuo avviso ci sono degli effetti negativi legati all’attività sportiva?
Per chi sta fisicamente bene, no, a patto però di non esagerare. Spesso noi podisti andiamo troppo oltre i nostri limiti e non procediamo con la giusta gradualità, e di conseguenza ci infortuniamo.
MIGLIORI RISULTATI
Nel 2000 ho stabilito il record mondiale di maratone corse in un anno solare sotto il limite delle 2h20′, correndone 16. Nell’aprile del 2005 ho corso una Maratona a Padova in 2h20’ e il giorno dopo un’altra a Martinsicuro in 2h21’ (vincendola). Dal settembre del 1998 ho corso circa 150 maratone vincendone una quarantina, di cui tre all’estero: Luxor 2002, Helsinki 2003, Utrecht 2005. Nel 2006 ho vinto due titoli italiani, rispettivamente sui 50 km e sui 100 km. Sempre nel 2006 ho vestito la maglia azzurra partecipando ai Mondiali di 100 km a Seoul e classificandosi all’11° posto.
PERSONALI
GARA | TEMPO | ANNO |
5˙000 m | 14’35” | |
10˙000 m | 30’00” | 2000 |
21,097 km | 1h05’00 | 2000 |
42,195 km | 2h13’15” | 2000 |
50 km | 2h59’49” | 2006 |
100 km | 6h23’20” | 2012 |
IL NEGOZIO SPORTIVO
Siamo un negozio specializzato in running. Abbiamo cominciato la nostra attività dal settembre 2001 e da allora la nostra sede è in via Germanico 95 a Roma (zona San Pietro). Siamo aperti dal lunedì al sabato dalle ore 9.30 alle 19.45. Il negozio è gestito da mia sorella Lidia e da me, Giorgio. Siamo entrati nel mondo del running nel 1982, anno in cui nostro papà Antonio ci ha trasmesso la passione per la corsa.
IL SUO LIBRO
A fine maggio 2016 è uscito il libro Correre è la mia vita, scritto insieme al mio amico e collega di corsa Daniele Ottavi, più esperto di me in materia di scrittura. Se dovessi spiegare cosa racconta, direi che il filo conduttore è la libertà, uno dei principi che mi ha da sempre caratterizzato. Correre è libertà, è entusiasmo, è gioia. La corsa è una passione che scalda il corpo e l’anima, che mi aiuta a superare i momenti difficili e che esalta quelli speciali. Nella corsa la parola costanza è sinonimo di passione e non di imposizione: è un volere spontaneo, un piacere che non mi fa pesare quello che faccio. Ed è questa naturalezza, raccontata anche nel libro, che mi ha portato dieci volte consecutive alla vittoria della 100 km del Passatore e che mi ha visto tre volte campione del mondo nell’ultramaratona. E non solo. Il libro descrive le mie emozioni nelle scelte prese e nei traguardi raggiunti nella vita come nella corsa, perché come mi ripeteva spesso mio padre: «Correre è vita», la mia vita.
LA SQUADRA: CALCATERRA SPORT ASD
Giorgio Calcaterra è il presidente della Calcaterra Sport ASD, una società nata nel 2013. Vedi anche www.giorgiocalcaterra.com – www.calcaterrasport.it