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Abbiamo già detto della IV edizione dell’Ultra Milano-Sanremo (UMS): dopo la gara, abbiamo raccolto le impressioni di alcuni partecipanti di spicco.
Il pugliese di Gravina Michele Debenedictis, giunto felice in quarta posizione e primo degli italiani in 42h55’ assieme a Nerio Bartolini, ci ha detto:
Com’è andata la gara? È andata benissimo. Non mi sarei mai aspettato un risultato del genere; sono andato oltre le mie aspettative.
Difficile il percorso? Più che difficile, lo definirei impegnativo, data la sua lunghezza. Ma le condizioni meteorologiche sono state più che favorevoli.
Cosa hai assunto in gara? Tanta acqua, sali minerali quanto basta, barrette energetiche, frutta secca e fresca, una pizza a base di verdure, quattro panini con pomodoro e prosciutto, un gelato, pasta e the caldo offerti ai ristori.
Nel prossimo anno parteciperai alla medesima manifestazione? In questo momento non sono in grado di dare una risposta, visti gli impegni lavorativi.
Cosa dovrà essere migliorato nell’organizzazione? Maggiori indicazioni lungo il percorso.
Il rapporto qualità/prezzo lo ritieni positivo? Sì, mi ha soddisfatto.
Quale episodio in particolare ricordi? L’episodio che mi è rimasto più impresso riguarda il momento in cui giungevo ai punti di ristoro accolto da gente dello staff in modo caloroso.
Cosa hai pensato in gara? Pensavo a tante cose, ma soprattutto all’arrivo a Sanremo.
Prossimi obiettivi? Colle Marathon (7 maggio), 6 ore dei Templari (13 maggio), Nove Colli running (20 maggio), 100 km del Passatore (26 maggio), ecc.
Michele Debenedictis è nato il 4 agosto 1963 a Gravina in Puglia. Di professione elettricista, è tesserato da quest’anno per l’Atletica Adelfia nella categoria SM50. Come atleta ha al suo attivo la partecipazione a ben 74 gare ultra per un totale di oltre 5mila chilometri percorsi. Inoltre ha concluso oltre 50 maratone, esordendo a Roma nel marzo 2006. La sua prima ultramaratona risale al 2009, con la classica Pistoia-Abetone di 50 km, con il tempo di 5h09’21”. Nel 2010 Michele raddoppia la distanza e corre la 100 km del Passatore in 10h16’57”.
RECORD PERSONALI
GARA | PRESTAZIONE | LUOGO | MANIFESTAZIONE | DATA |
21,097 km | 1h28’43” | Pavia | Maratonina di Pavia | 11.10.2009 |
42,195 km | 3h16’44” | Bari | Bari Marathon | 15.11.2009 |
50 km | 4h07’02” | Seregno (MI) | 50 km di Seregno della Brianza | 03.04.2011 |
100 km | 10h16’57” | Firenze | 100 km del Passatore | 29.05.2010 |
6 h | 65˙963 m | Castellaneta Marina (TA) | 6 Ore al Mare | 17.01.2015 |
12 h | 112˙375 m | San Giovanni Lupatoto (VR) | Lupatotissima 12 Ore | 26.09.2015 |
24 h | 183˙190 m | Lavello (BA) | 2 Ore Per Telethon | 03.12.2016 |
All’ingresso nel Club Supermarathon Italia (dopo la 50° maratona o ultra) ha così ricordato la sua terra: «Sono nato 52 anni fa a Gravina di Puglia, dove vivo e lavoro facendo l’elettricista. Gravina di Puglia è un cittadina di 44mila abitanti, posto antico e suggestivo nell’entroterra. Prende il nome dalle “gravine”, spaccature della crosta che a volte formano delle profonde gole. Abbiamo tanti monumenti da visitare e le gravine da vedere, prima fra tutte quella di Botromagno. Ma c’è anche l’affascinante tracciato della Via Appia, la strada romana che collegava Roma a Brindisi, porto per la Grecia e l’antico Oriente. La mia è una città che mi consente di attraversare i millenni: da prima dei romani, al medioevo e al seicento. Ma torniamo alle corse. Fino a dieci anni fa giocavo solo a calcio e poi ho cominciato a correre per caso. Anzi per un caso curioso e divertente. Una mattina Piero ‒ un mio vicino di casa ‒ mi dice di andare per “funghi”. E così mi metto un paio di scarpe antinfortunistiche di gomma e lo seguo. A un certo punto si mette a correre. Gli dico: “Ma questi funghi mica scappano!”. E lui mi risponde: “Ma che hai capito? Quali funghi e funghi? Siamo venuti a fare running!”. E così mi feci 5 bei chilometri con le scarpe di gomma seguendo lui. Ma vedevo che riuscivo a stargli dietro. Il giorno dopo presi un vecchio buono di sconto del 30%, che mi aveva passato un amico, e andai a comprare un paio di scarpe da corsa. Alla sera andai di nuovo con Piero a correre, e stavolta gli stavo davanti. Da allora il running non mi ha più abbandonato. La mia prima maratona l’ho corsa a Roma nel 2006. Grande emozione tutta quella gente e il gran giro della Capitale. L’ho ricorsa per un paio di anni, poi ho ottenuto il mio best time a Bari nel 2009 con 3h16’44’. Nel 2010 ho corso la New York City Marathon e la mia prima 100 km al Passatore. L’anno scorso a Putignano ho fatto la mia prima 24 ore, dove ho corso oltre 168 chilometri. Il mio sogno è di girare il mondo facendo maratone, fra quelle che amerei più di tutte è San Pietroburgo, una città che mi affascina da sempre. Ma bisogna starci attenti: prima la famiglia e il lavoro poi la “maratonite”. Ma il fuoco se lo conosci ti può essere amico e alimentare la passione, per cui cari amici, a presto sulle strade del mondo».
Con la sua stupenda prestazione all’UMS 2017 il simpatico Michele dimostra chiaramente come anche dopo i 40 anni nella corsa di endurance si possono ottenere eccellenti prestazioni.
Come il pugliese, anche la sua amica di tante battaglie, la laziale di origine moldava Aurelia Rocchi (ASD Villa De Sanctis), seconda assoluta in 48h48’, ci ha rilasciato le sue impressioni.
Com’è andata la gara? Benissimo. Sono molto soddisfatta del tempo impiegato. In una gara così lunga è difficile puntare sul tempo, perché non sai mai le sorprese che ti porta il tuo fisico in gara.
Difficile il percorso? Il percorso è bellissimo, con un po’ di salite e discese che fanno parte della gara. Il panorama stupendo.
Le condizioni meteorologiche sono state favorevoli? Il tempo è stato ideale per correre, solo che nelle ultime sei ore ha piovuto, con tanto vento forte lungo il mare; ma tre minuti prima dell’arrivo è uscito il sole e ho tagliato il bellissimo traguardo sulla spiaggia di Sanremo.
Cosa hai assunto in gara? Durante la gara ho mangiato frutta secca, ma non dolce, e la pasta a una sosta, poi due ore di riposo e massaggio ai piedi.
Nel prossimo anno parteciperai alla medesima manifestazione? Secondo me le gare estreme vanno fatte una sola volta, non mi piace rifarle.
Cosa dovrà essere migliorato nell’organizzazione? Ottima l’organizzazione. Grande Simone Leo e il suo team Impossible Target. Criticità? La strada dovrebbe essere ben segnalata. Mi sono persa tante volte, specialmente di notte.
Il rapporto qualità/prezzo lo ritieni positivo? Un po’ troppo elevato il prezzo, anche perché con la mia famiglia abbiamo avuto pure le spese del viaggio.
Quale episodio in particolare ricordi? Arrivare al traguardo, abbracciare mio figlio che mi aspettava e sentire le sue parole: «Grande mamma. Ce l’hai fatta!».
Tuoi prossimi obiettivi? Un po’ di recupero. Sono iscritta alla 100 km del Passatore del 27 maggio.
E’ ora il turno del 50enne perugino Filippo Poponesi, tesserato per l’Atletica Avis Perugia, che ha concluso al settimo posto, terzo italiano.
Com’è andata la gara? Molto meglio di quanto mi aspettassi essendo una competizione così lunga e piena d’imprevisti. Già essere arrivato al traguardo è stato, per me, come averla vinta, in quanto quello era l’obiettivo, cioè toccare il mare di Sanremo entro le 48 ore.
Soddisfatto del tuo tempo e del piazzamento in classifica?Enormemente soddisfatto. E chi se lo sarebbe mai aspettato! Anche perché venivo da un lungo periodo di scarsi risultati dovuti a problemi fisici e per tutta la gara il primo pensiero è stato quello di ascoltare sempre i messaggi del corpo per evitare eventuali infortuni, rallentando o riposandomi all’occorrenza.
Difficile il percorso? Più difficile mentalmente che fisicamente. Gli interminabili rettilinei del primo tratto e quello degli ultimi 17 chilometri hanno richiesto una particolare concentrazione e lavoro di testa, almeno per me.
Le condizioni meteorologiche sono state favorevoli? Direi favorevoli. Il caldo e il freddo si gestiscono. La cosa che più mi preoccupava prima della partenza era la pioggia, che per fortuna è arrivata solo alla fine.
Cosa hai assunto in gara? Pasta, pizza, pane e bresaola, patate, riso, tanta acqua, coca cola, tè, caffè. Come integratori, 4 borraccette di carbogel. Non ne ho assunte di più perché mi stavano dando la nausea e così ho preferito mangiare un paio di gelati.
Nel prossimo anno parteciperai alla medesima manifestazione? Penso di sì, se le condizioni fisiche e di forma me lo consentiranno.
Cosa dovrà essere migliorato nell’organizzazione? La segnaletica stradale. In alcuni casi ho avuto problemi a individuare il percorso giusto. Sicuramente non è stato facile per l’organizzazione tracciare e mantenere alla perfezione la segnaletica verticale, vuoi anche perché qualche buontempone di passante può essersi divertito a strappare le fettucce di segnalazione. A parte questo, se si ha la crew non vi sono altre criticità. Senza crew i check point sono un po’ distanti, ma questo si sapeva già prima della partenza.
Il rapporto qualità/prezzo lo ritieni positivo? Paragonando questa manifestazione ad altre di pari livello, mi sento di dire che il costo dei pacchetti è alto per ciò che offrono. Si potrebbe fare un piccolo sforzo per incentivare nuovi atleti a partecipare.
Quale episodio in particolare ricordi? Un momento bellissimo della prima notte in cui la mia crew ha comprato un paio di pizze e ci siamo trovati in quattro, amicizia nata lungo il percorso, a “sbranarci” un paio di tranci ciascuno come se fosse la cena del sabato sera. Emozionante!
Cosa hai pensato in gara?In questo tipo di gare pensi a tutto meno a ciò che stai facendo, altrimenti non partiresti neanche. Il pensiero fisso è il momento in cui arrivi al traguardo perché è ciò che ti dà la motivazione per non fermarti, in quanto la motivazione è la prefigurazione della soddisfazione che si proverà al raggiungimento dell’obiettivo. Questo è ciò che mi dà sempre la spinta necessaria.
Prossimi obiettivi? Nove Colli Running (202 km) il 20 maggio. Poi 100 di Asolo a luglio, forse una 6 giorni e a novembre ASA (Atene Sparta Atene, 490 km), che è il secondo vero obiettivo dell’anno dopo la UMS.
Filippo Poponesi, chiamato “Popof” dagli amici, classe 1967, residente a Corciano (Perugia), donatore Avis, ha cominciato a correre per non ingrassare e come mezzo di allenamento per praticare altri sport. Poi un amico lo ha convinto a iscriversi all’Atletica Avis Perugia. Così ha iniziato a partecipare alle gare di 5 e 10 km, per passare alle mezze maratone e maratone. La prima ultramaratona è stata la Strasimeno di 58 km dalle sue parti, per poi allungare con il Passatore (100 km), la Nove Colli Running (202,2 km), la Spartathlon (246 km: 45° assoluto nel 2010), le gare a tempo da 6/8/12/24/48 ore e la 6 giorni. Nei suoi 16 anni di attività ultra ha partecipato a 49 gare per un totale di oltre 5mila chilometri percorsi. È stato vincitore alla 2a Ultramaratona Città di Fano 24 ore con 192,926 km nel 2010. Il suo sogno è correre una Coast to Coast negli USA o in Australia. Questi i suoi record personali:
GARA | PRESTAZIONE | ANNO | LUOGO |
21,097 km | 1h35’03” | 2015 | Bastia Umbria (PG) |
42,195 km | 3h39’48” | 2011 | Terni |
50 km | 4h16’55” | 2008 | Castelbolognese (RA) |
100 km strada | 9h21’21” | 2004 | Firenze-Faenza |
100 km pista | 13h14’30” | 2015 | Padova |
6 ore | 63,360 km | 2015 | Ravenna |
12 ore | 82,640 km | 2017 | Provaglio d’Iseo (BS) |
24 ore strada | 192,926 km | 2010 | Fano (AN) |
24 ore pista | 172,000 km | 2015 | Padova |
48 ore | 261,080 km | 2015 | Potenza (PZ) |
6 giorni | 611,520 km | 2012 | Pantano (PZ) |