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Tempi duri per il podismo torinese: la gara più importante di domenica 10 dicembre era senza dubbio la Royal Half Marathon di Enzo Caporaso, anche se nel 2016 aveva dovuto subire la concorrenza di Un Po di corsa, raggranellando solo 209 classificati contro i 2200 della concorrente. Quest’anno le due gare avevano trovato l’accordo, Un Po il 3 e Royal il 10 dicembre, e si contava su una partecipazione consistente.
A soli quattro giorni dallo svolgimento della gara il Comune di Torino ha revocato il permesso per motivi di ordine pubblico (?!). In realtà, l’assessore allo Sport Roberto Finardi ha chiarito meglio il problema: “La sicurezza non c’entra, ma con quei numeri non puoi mandare i vigili a bloccare il traffico, se no dovresti farlo fuori dalla chiesa a ogni battesimo!”
Il progetto del Comune è di disciplinare le manifestazioni podistiche suddividendole in tre fasce: solo le Elite potranno avere una origine o uno sviluppo nel centro cittadino, le altre possono benissimo svolgersi nei parchi (a Torino ne abbiamo almeno una dozzina) o in periferia.
Solo in città quest’anno si sono organizzate 25 manifestazioni tra competitive e non competitive: le più frequentate, 15000 alla Just the woman I am, e 8000 alla Stratorino. Delle competitive solo sette possono rientrare nell’Elite, assommando da 5000 a 700 partecipanti, più o meno.
A parte il comprensibile disappunto dei podisti, bisogna ammettere che forse c’è troppa abbondanza di manifestazioni, almeno a Torino: una ogni due domeniche, con gli automobilisti sempre più insofferenti e (bisogna dirlo) non con tutti i torti.