Commenti e Opinioni
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11 Dic, 2017 -
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22 Nov, 2017 -
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Caso Moroni: doping o no?
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UTMB 2017 in cifre
20 Ott, 2017 -
Mezze e maratone Fidal: selezione seria o caos?
19 Ott, 2017 -
Panetta fa ancora il pienone
11 Ott, 2017 -
“Elite” Fidal per dimenticare Londra
30 Set, 2017 -
René Cunéaz: primo italiano a Berlino
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Bertone come Radcliffe…
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23 Set, 2017 -
L’Ultra del Gran Sasso si propone…
22 Set, 2017 -
Eurini arrugginiti sull’atletica italiana
20 Set, 2017 -
Monza, una “mezza” tra corsa e nuoto
20 Set, 2017 -
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Recensione: Jeremy Jackson, “Più veloce dei ricordi”
06 Set, 2017 -
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E’ tutto merito delle endorfine?
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Tutti a Barcellona
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The President
18 Ago, 2017 -
La vedova Gaia
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Un altro morto senza un perché
13 Ago, 2017 -
Avete perso? Consolatevi con Bragagna
12 Ago, 2017 -
I 100 metri e la Gaia retorica
06 Ago, 2017 -
Ma si continua a correre…
06 Ago, 2017 -
Vincenzo Pelliccia, supermaratoneta operaio
05 Ago, 2017 -
Ma domani si corre?
04 Ago, 2017 -
Ripensando alla Trans D’Havet 2017
03 Ago, 2017 -
L’aquilone di Luca non vola più
02 Ago, 2017 -
Fidal-Eps: urge un Azzecca-garbugli!
02 Ago, 2017 -
I “corridori del cielo”
26 Lug, 2017
Che bella notizia per l'atletica italiana! Una procura chiede la squalifica di 26 atleti azzurri, tra i migliori che abbiamo nelle diverse specialità, perché non hanno comunicato per troppo tempo i loro spostamenti alle autorità di controllo anti-doping, sottraendosi così alla possibilità di essere reperiti per i test a sorpresa. Ora è tutto un gioco allo scaricabarile. E' colpa della Fidal che è allo sbando. No, è colpa del personale medico che non usa le mail. No, è colpa degli atleti che hanno sfruttato l'onda dell'ignavia fingendo nulla. Intanto, oltre frontiera, la Iaaf è commissariata. L'ex presidente Lamine Diack è finito in galera con l'accusa di aver incassato tangenti pur di coprire il doping di atleti di tutto il mondo. La Russia è praticamente esclusa dalle prossime Olimpiadi visto che tutto il parterre dei suoi atleti di punta è incriminato per doping. Ora non ci resta che attendere fiduciosi le sorti di quegli "eroi" degli altipiani africani che corrono la maratona in 2 ore e 3 minuti. Marziani che non hanno niente in comune con la fenomenologia dello sport di massa, quella che alimenta il mercato dell'indotto. Che senso ha riservare il montepremi ai più drogati in gara? Io una ricetta ce l'avrei. Abolirei tutte le classifiche e promuoverei le manifestazioni di massa a carattere non competitivo. Credo sarebbe una scelta saggia, funzionale alla filosofia del binomio sport-salute. Non solo: boicotterei tutte le manifestazioni ufficiali, almeno fino a quando, in riferimento all'atletica, non sarà rivoltata come un calzino a livello dirigenziale e di metodo. Del resto la miglior cura contro la corruzione sono i soldi: basta toglierli. Niente più iscrizioni, niente più tessere e magari niente più fondi ai gruppi militari. Inauguriamo un'atltetica francescana, riscopriamo il valore della lealtà e ricordiamo ai falsi campioni, che lo sport non ha bisogno degli eroi finti per essere trainato alla popolarità. Lo sport di massa è un altro mondo che cammina con le proprie gambe e la propria testa. Basta prenderci in giro.