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Domenica scorsa, la 43enne (compirà 44 anni il prossimo 6 maggio) Catherine Bertone ha corso in 2h30:19 la maratona di Rotterdam, ottenendo il quarto posto alle spalle della vincitrice, l’etiope Leterbrhan Haylay Gebreslasea, prima in 2h26:15, dell’altra etiope Sutume Asefa Kebede, seconda in 2h28:04 e della keniana Rebecca Korir, terza in 2h29:16.
Per la portacolori dell’Atletica Sandro Calvesi, già bronzo ai Campionati Mondiali di corsa in montagna Lunghe Distanze di Zermatt 2015, già campionessa italiana italiana 2015 di maratona a Ravenna in 2h39:19, il raggiungimento del personal best (migliora il 2h32:46 ottenuto a Torino nel 2014), il record italiano master SF40 e il miglior tempo di un'italiana sulla distanza nel 2016.
A questo punto, è naturale immaginare Bertone alle Olimpiadi di Rio, insieme alle due già convocate Valeria Straneo e Anna Incerti, considerando che nelle ultime due stagioni solo la stessa Incerti ha ottenuto un tempo migliore sulla distanza (2h29:10 a Nagoya nel marzo 2015).
A conferma la dichiarazione del DT Magnani, riportata il 22/10/2015 sul sito Fidal, in ottica Rio, sulla maratona femminile: "In questo momento le atlete indicate ed accettate dal CONI per l'Olimpiade sono Valeria Straneo e Anna Incerti. Per il terzo posto a disposizione, i risultati conseguiti alla fine del mese di novembre 2015, data utile indicata dalla Direzione Tecnica per il conseguimento dei requisiti, non hanno fatto emergere nomi che possano completare la squadra olimpica. In ragione di questo abbiamo stabilito un'ulteriore proroga all'inizio della primavera per valutare prestazioni tecnicamente significative per una possibile terza convocata sui 42,195km. Saranno presi in considerazione risultati ottenuti in maratone internazionali in linea con la certificazione IAAF e in condizioni agonistiche possibilmente non influenzate dalla presenza di pacemaker".
Ricordiamo che il minimo IAAF per la Maratona femminile olimpica è di 2:42:00.
Tutti d’accordo, allora?
Purtroppo no, perchè la Gazzetta dello Sport di lunedì scorso, riporta, a seguito del risultato di Catherine Bertone, una “nuova” dichiarazione del DT Massimo Magnani che rivoluziona ogni ottica precedente: “Catherine è stata bravissima e dev’essere un esempio per tante. Ma non può essere presa in considerazione per Rio: il CONI ci ha chiesto massimo rigore e insieme abbiamo concordato che per un’eventuale convocazione sarebbe stato imprescindibile un tempo sotto le 2h29′. Di certo, se lo vorrà, avrà una maglia per la mezza degli Europei di Amsterdam”.
Ora è normale domandarsi:
da dove, improvvisamente, spunti il minimo di 2h29’, finora mai richiesto da nessuno e in nessun comunicato;
se il 2h30’ in maratona femminile non sia sufficiente per andare a Rio, quanti potranno essere gli atleti convocati;
se la Bertone sia “antipatica” a qualcuno;
se, nessun’altra maratoneta otterrà il minimo di 2h29’, saranno solo due le maratonete azzurre a Rio.
Rimaniamo dell’idea che, al momento, Catherine Bertone meriti di andare alle Olimpiadi di Rio.