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Maratona e dintorni

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Maratona di Reggio Emilia: on line tutte le foto ed i video

13 Dicembre, 2017 Stefano Morselli - Redazione Podisti.Net
Sono finalmente on line tutte le immagini fotografiche della 22^ Maratona di Reggio Emilia, le trovate QUI. Di seguito trovate anche due video, il primo relativo al pregara ed alla partenza, mentre il secondo è stato girato al 15° chilometro dove abbiamo…
Rieti Maratona 2017 foto Daniela Gianaroli

Rieti – 4^ Maratona Città di Rieti

11 Dicembre, 2017 Fabio Marri - Direttore Podisti.Net
SERVIZIO FOTOGRAFICO “Ma che ci siete venuti a fare a Rieti?”, ha chiesto una negoziante al cui bancone stavamo facendo acquisti. “Per correre la maratona”. “E venite fino a Rieti per fare la maratona?”. Si può solo allargare le braccia, aggiungendo che Rieti…
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Reggio Emilia - 22^ Maratona di Reggio Emilia - Città del Tricolore

10 Dicembre, 2017 Comunicato stampa
SERVIZIO FOTOGRAFICO - CLASSIFICA GENERALE - Due prime volte e due record per la 22esima edizione della Maratona di Reggio Emilia-Città del Tricolore: vincono il ruandese Simukeka e l’etiope Tsehai. Iscritti: 2650 alla maratona- Vito Intini firma il record…
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22^Maratona di Reggio Emilia: 2600 iscritti

06 Dicembre, 2017 Comunicato stampa
SERVIZIO FOTOGRAFICO 2016 - Sono 2600 gli iscritti alla 22esima Maratona di Reggio Emilia-Città del Tricolore, con un atteso ritocco al rialzo visto che i conteggi sono ancora in corso e che sabato 9 dicembre verrà aperta una “finestra” per i ritardatari,…
Reali paolo valencia 2017

Valencia Marathon, una “fiesta” mobile

02 Dicembre, 2017 Paolo Reali
VIDEO IN FONDO AL RACCONTO - La nota frase del romanzo di Ernest Hemingway in effetti, si riferisce alla Parigi dello scrittore degli anni della sua giovinezza, ma mi è piaciuto apostrofare così la mia esperienza a Valencia. E’ sempre una grande emozione…

Lecce – 2^ Maratona del Barocco

30 Novembre, 2017 Michele Rizzitelli
Una maratona perfetta. L’unico errore è stato l’averla collocata nello stesso giorno di quella di Firenze. Una ingenuità di programmazione che è costato il dimezzamento degli arrivati (440) rispetto alla prima edizione (962). Nessuna città al mondo attrae…

Podisti.Net Abruzzo

Montesilvano (PE) – 3^ 21097 metri sul chilometro lanciato

20 Novembre, 2017 Paolo Sinibaldi
Con l’organizzazione del gruppo sportivo “Bersaglieri di Corsa” e il supporto del Comune di Montesilvano, è andata in scena la terza edizione della mezza maratona denominata “21097 metri sul chilometro lanciato”, a ricordare che su queste strade in passato si…

Controguerra (TE) - 21^ Corsa di San Martino

12 Novembre, 2017 Vittorio Camacci
Controguerra vale ancora una Messa, anche se ormai i podisti pugliesi superano quelli locali, urge l'aiuto del simpatico collega pugliese Roberto Annoscia, perché essi giungono qui a frotte in autobus allettati dal ricco pacchetto turistico che coinvolge 26…

Cologna Spiaggia (TE) - 28° Trofeo Annalia Rongai

03 Ottobre, 2017 Vittorio Camacci
La "Maratonina Colognese - 28° Trofeo Annalia Rongai" si è ripresentata come sempre ad inizio autunno con il suo classico percorso di 10 chilometri formato da due giri intorno al paese con passaggio anche sul lungomare della cittadina adriatica, con partenza…

Petriccione di Castellalto (TE) - 3^ Maratonina della Val Tordino

17 Settembre, 2017 Vittorio Camacci
Grande successo di pubblico e di atleti per la terza edizione della Maratonina della Val Tordino, che ha visto oltre 400 partecipanti ai tre eventi in programma: la gara competitiva di 10 chilometri (valida per il Criterium Piceni & Pretuzi, il Corri-Master…

Montorio al Vomano (TE) - 16° Trofeo Tre Colli

10 Settembre, 2017 Vittorio Camacci
Solo 120 iscritti, ma un interessante percorso di 8,7 chilometri, un bellissimo nervoso circuito che comprendeva le vie interne della cittadina abruzzese ed un'organizzazione appassionata, hanno contraddistinto la 16^ edizione del Trofeo tre Colli, che ha…

Alba Adriatica (TE) - 2^ Maratonina Alba Running

03 Settembre, 2017 Vittorio Camacci
Siamo solo alla seconda edizione, ma il bilancio è ricco di soddisfazioni per questa gara di 10 chilometri che si svolge nello splendido scenario di una delle riviere più belle d'Abruzzo, su un percorso chiuso al traffico, pianeggiante e suggestivo, un andata…

Podisti.Net Sicilia

Montelepre (PA) - 7° Trofeo Podistico M.SS. Immacolata

12 Dicembre, 2017 Ufficio Stampa Biorace
Ha concesso il bis Salvatore Pisciotta alla settima edizione del Trofeo Podistico M.SS. Immacolata Montelepre riconfermando il gradino più alto dl podio già conquistato nella scorsa edizione. La manifestazione organizzata egregiamente (giovedì 07 dicembre)…

Gela (CL) – 3^ Leopoldia Dune Sprint Trail

09 Dicembre, 2017 Ufficio Stampa Evento
Venerdì 8 dicembre la terza edizione del Leopoldia Dune Sprint Trail è stata vinta da Damiano Tandurella della società sportiva Atletica Gela. Sotto il sole di una splendida giornata invernale, una cinquantina di atleti, fra corridori e camminatori, ha…

Palermo – 1^ 6 Ore di Mondello

08 Dicembre, 2017 Ufficio Stampa Evento
Devastante e irriverente quanto basta, Massimo Buccafusca, palermitano tesserato per il club Atletica Partinico ha vinto e con merito la prima edizione della 6 Ore di Mondello, che si è disputata oggi nella splendida borgata marinara del capoluogo siciliano.…

Castelbuono (PA) - 1^ Corri tra le Vigne Wine Trail

12 Novembre, 2017 Ufficio Stampa Evento
Vincenzo Agnello (Atletica Nebrodi) e Christine Prothmann (Palermo h.13.30) sono i vincitori della prima edizione di “Corri tra le Vigne Wine Trail”, manifestazione organizzata dal Gruppo Atletico Polisportivo Castelbuonese, che ha avuto come partner e…

Patti (ME) - 5^ Scalata Patti-Tindari

08 Novembre, 2017 Ufficio Stampa Evento
Le emozioni che permeano la cronoscalata più partecipata della Sicilia colgono impreparati persino gli spettatori. Sorrisi, brividi e nemmeno le lacrime sono mancati all’appello della 5^ Scalata Patti-Tindari. 475 ai nastri di partenza, una Piazza Marconi…

Palermo - 8° Memorial Podistico Salvo D’Acquisto

03 Novembre, 2017 Ufficio stampa GP Sicilia
A detta di tutti i partecipanti l’ottava edizione del Memorial Podistico Salvo D’Acquisto è stata la migliore edizione fino ad ora organizzata, riuscendo a coinvolgere in maniera totale centinaia di atleti, associazioni ed importanti aziende siciliane e…

0 Stelvio Marathon 2017 foto Daniela Gianaroli

SERVIZIO FOTOGRAFICO

 

“Questi tedeschi”, diceva Peppone, “per la tecnica bisogna lasciarli stare, non c’è nessuno che li valga”. Il discorso si può applicare anche alle maratone: nella mia personale graduatoria, Berlino è la prima al mondo tra le maratone urbane; Interlaken, Davos e Zermatt primeggiano tra le maratone di montagna.

 

Chissà - mi chiedevo, risalendo venerdì la Val Venosta (Vinschgau) dove ridicoli nomi italiani si sono sovrapposti ai legittimi toponimi tedeschi (Silandro per Schlanders, Glorenza per Glurns, Covelano per Göflan, ecc.) - se questi sudtirolesi hanno conservato la mentalità tedesca anche nell’organizzare. (Purtroppo, il primo impatto con questa mentalità tedesca mi ha colto nell’albergo di Solda, dove alle 20,15 non servivano più la cena – ma questo è un altro discorso: st’altra volta andrò a Trafoi nell’albergo di Gustav Thoeni, che mi dicono abbia una cura speciale e personale per i clienti).

 

Ma quanto a questa maratona all’esordio, direi che quasi tutto sia andato ‘alla tedesca’, nel senso migliore del termine oltre che, s’intende, nel rispetto del bilinguismo fin dallo speakeraggio: nelle premiazioni finali, a un presentatore germanofono specialmente riservato alle signore (che infatti, direi, al 95% erano di madrelingua tedesca) corrispondeva un presentatore la cui cadenza  romagnola-bolognese deliziava i presenti. Mentre, nel precisissimo briefing della vigilia, a tradurre in italiano provvedeva lo stesso Gerald Burger: non esattamente un principiante, se da 18 anni ha portato al successo il giro del Lago di Resia (Reschensee), in programma tra un mese.

 

Centro maratona ubicato presso l’imponente area sportiva, tanto più grandiosa se pensiamo che Prato conta 3700 abitanti (magari, si potrebbe segnalarla meglio nei cartelli stradali, visto che è un km a valle del paese); pasta party compreso nel costo d’iscrizione (crescente, dai 70 ai 130 euro col passare del tempo, per qualsiasi distanza), briefing accurato con proiezione di diapositive chiarissime oltre che suggestive. Un po’ più complicato trovare, la mattina della gara, i camioncini dove depositare la propria sacca dei ricambi: in pratica, a mezza strada fra la partenza nel centro del paese e l’area sportiva della sera prima; coi blocchi del traffico del sabato, e le segnalazioni orali contrastanti, c’è un po’ di affanno (ma per fortuna, il tempo limite di consegna della sacca sarà un po’ allungato, senza far ricorso alla rigidità teutonica).

 

I circa 400 maratoneti compiono un primo ricciolo di 16 km, in parte su strade bianche e in parte su una pista ciclabile (invasa da famigliole con bimbi piccolissimi che pedalano in ordine e compostezza), raggiungendo prima Montechiaro (in realtà, Lichtenberg, il Monte della luce) poi il bel borgo di Glorenza, pieno di folla festante che ci applaude; e l’incitamento del pubblico ci sarà anche negli attraversamenti degli altri paesi o piccoli agglomerati, cosa sorprendente rispetto al silenzio o all’indifferenza che accompagna noi del centro-coda gruppo, anche in corse italiche ben più frequentate.

 

Si torna a Prato, da dove nel frattempo sono partiti gli altri circa 400 iscritti al percorso dei 26 km, che affrontano direttamente le rampe che porteranno allo Stelvio, sul versante sinistro della valle, da subito a un’altezza di 2-300 metri superiore a quella della strada statale: il che offre tra i km 17 e 21 alcuni degli scorci più favolosi su tutta la valle, fino a Solda e all’Ortles, oltre che sulla paurosa parete dello Stelvio che andremo ad affrontare.

 

Bello, sì, ma dal punto di vista ‘tecnico’, è fonte di discussioni che raccolgo tra i partecipanti: è giusto dare il nome di “maratona”, piuttosto che di Sky Marathon, a una gara dove una parte si svolge addirittura su “sentiero alpino”? D’accordo che, a parte 2-3 km intorno al trentesimo classificabili come EE, il resto sono sentieri in mezzo a boschi, su fondo in prevalenza terroso, e comode carraie lisce, dove non fanno difficoltà le normali scarpe da asfalto; anche la Jungfrau si continua a chiamare maratona sia pur comprendendo un paio di km sulla morena glaciale.

 

Però, alcuni colleghi rilevavano che  la corsa è molto più dura di quanto si aspettassero: ho in mente Massimo da Cesena, 28 anni e 8 maratone all’attivo, con cui ho camminato su qualcuno dei 25 mitici tornanti sotto il passo; o Giuseppe da S. Giovanni in Persiceto, con cui mi accomuna la venerazione per i maestri di podismo e di vita come l’ingegner Morisi, e il sarcasmo nei confronti di alcuni pseudo-podisti di oggi la cui massima attività sportiva è di raccontarsi sui blog.

 

Questo del percorso (a proposito: sicuramente più lungo, dai 200 ai 500 metri secondo i vari Gps, e con un dislivello maggiore dei 2350 metri dichiarati: forse oltre 2500 metri, causa l’esser saliti fino ai 2380 slm al km 32,8 per poi scendere ai 2130 dell’ingresso al tornante 25) genera problemi in quello che forse è l’unico punto dolente dell’organizzazione, il servizio pacemaker. Premetto che io non ho mai visto pacer nelle gare di montagna, mentre qui ce n’erano in quantità (ricordo in particolare Anna da Rovereto, con cui ho corso intorno ai 6’ /km nei primi 15 km); ma di nessuno mi risulta che abbia rispettato i tempi previsti (io sono arrivato poco sotto le 7 ore, con un pacer delle 6 ore e una ragazza, pure pacer, il cui tempo finale non era indicato; un altro pacer l’ho passato mentre stava sconsolatamente appoggiato a un paracarro della statale, negli ultimi km).

 

Da un lato, mi hanno confessato di non aver mai provato il percorso (dunque ne sapevano come me); dall’altro, credo che in queste gare ci vorrebbe un pacer per ogni concorrente, dato che c’è il podista che corre in salita e quello che cammina, quello che corre sull’asfalto ma va di passo sullo sterrato, quello che nelle discese sassose va più piano che nelle salite, quello che si ferma a rifiatare due minuti in piedi e quello che si siede. Insomma, giudico la proposta di pacer generosa, ma sostanzialmente fallita.

 

Un ultimo punto su cui propongo sommessamente un miglioramento è nel rilevamento chip, previsto solo in partenza, al km 21 (cioè nel paese di Stelvio) e poi al 35 cioè verso l’immissione sull’asfalto della statale. Sarebbe occorso un controllo nei primi 16 km, perché qui siamo tutti onesti ma (Passatore docet) c’è anche il furbastro che trova inutile farsi un ricciolo che lo riporta alla partenza, e si avvia direttamente dal ‘secondo giro’. Non ho nessun sospetto, e anzi metterei la mano sul fuoco per il 99% dei colleghi; però capita di vedere che, dei due rilevamenti intermedi programmati, a qualcuno in classifica ne manca uno (magari per un semplice problema tecnico): ed essere “visto” solo una volta in 42 km mi pare poco.

 

Tutto il resto si svolge all’insegna della più perfetta tecnologia germanica (a proposito, al passaggio per Stelvio mi ha dato ritmo persino una musica ripescata dalle antiche marce che accompagnavano l’incedere della Wermacht per il Regno dei mille anni…): segnalazioni attente su un tracciato divenuto permanente (un po’ di scelta ci viene lasciata sulle varianti di sentiero nel tratto più alpino), grande presenza di volontari, che ho constatato di persona al km 30,5 quando, inciampato e rotolato per qualche metro tra i ginepri, non ho fatto in tempo a rimettermi in piedi che già due addetti in maglietta rossa erano lì a chiedermi come andava).

 

Ristori addirittura esagerati: 13 ne erano annunciati, a me sono sembrati addirittura di più, ed è sicuramente un record mondiale (perché è vero che New York bevi ogni miglio, ma non hai niente da mangiare salvo in due punti quel gel diarroico). Allo Stelvio c’era di tutto, e in testa alle preferenze metto le fette di Wassermelone (pardon, anguria) che sono state il mio alimento principale; poi acqua, cola, succhi di frutta, mele, arance, banane, frutta secca, due diversi tipi di torte, e sicuramente dimentico qualcosa. Primo ristoro (e spugnaggio) dopo 2,5 km, e aumento progressivo della cadenza col passare dei km: non è “normale”, gli ho detto, che ci sia un ristoro ai -5, uno ai -3, uno all’ultimo km (quello l’ho saltato)! Anormale, ma utile, specie se ci si riesce a regolare non ingozzandosi di liquidi.

 

Al Passo dopo l’arrivo, poi, trovo un’organizzazione industriale che devono aver preso dalla Volkswagen o dalla Siemens: è vero che devi fare dieci scalini, ma poi appare un meraviglioso attaccapanni numerato dove stanno appese le sacche in perfetto ordine, una tenda enorme dove hai ristoro comprensivo di birra a volontà (alkoholfrei, schade!) e puoi cominciare a rivestirti o scambiare le impressioni coi colleghi (Stefano da Bolzano, Leonardo da Pescara, l’immancabile sior Vitòrio da Manzano, mentre si fa aspettare Herr Hartmann Stampfer, forse impegnato a fotografare i panorami, ed è già andato via il grande Gianni Baldini da Viterbo). Per le docce, siamo suddivisi mediante voucher tra due hotel vicini, ma con tolleranza italica veniamo ammessi anche nell’hotel diverso dal nostro: doccia caldissima, bagni pulitissimi, ampia possibilità di rimettersi in borghese comodamente seduti, e forse pure di tuffarsi nell’attigua piscina.

 

Il rientro (perdurando la chiusura del Passo in discesa verso Prato fin verso le 17: solo per noi podisti e per il Giro d’Italia si chiude la statale!) è gestito mediante navette che sconfinano in Svizzera tramite l’Umbrail. Io riesco invece a scendere, poco più tardi, in auto per la SS 38, incontrando ancora una decina di colleghi atleti che, scaduto il tempo massimo, provano ugualmente a raggiungere il traguardo, senza più i ristori ma col fotografo che li aspetta al tornante 12.

 

Un po’ in ritardo la premiazione finale a Prato, appunto causa problemi di traffico, e anche per il soccorso a un atleta sentitosi male dopo la fine (provvede Gerald Burger di persona), ma arricchita dall’inattesa e mitica presenza di Gustav Thoeni: pensate che emozione, ricevere l’abbondante cassetta gastronomica del premio di categoria dalle mani di un coetaneo che quarant’anni  fa era l’idolo mio e di tutti. Gli strappano la mezza promessa di partecipare alla maratona l’anno prossimo, e sono convinto che, col fisico integro che si ritrova, andrebbe a premio anche lui.

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